0.1 moctetti, moteto, motetto, mottetti, mottetto, muteti.
0.2 Fr. ant. motet (DELI 2 s.v. motto).
0.3 Lapo degli Uberti, Guido, quando, XIII/XIV (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Lapo degli Uberti, Guido, quando, XIII/XIV (fior.).
In testi sett.: Poes. an. padov., p. 1369.
0.6 N In ambito poetico (v. 2) non sembra codificare un vero e proprio genere: sulla questione si vedano Giunta, Sul 'mottetto'; Barbieri, Rec. a Giunta, Sul 'mottetto'; Giunta, Ancora sul 'mottetto'.
0.7 1 Battuta spiritosa, discorsetto arguto o sentenzioso. 2 [Metr.] Breve componimento poetico, di genere non ben precisabile. 3 [Mus.] Genere polifonico vocale (talvolta con accompagnamento strumentale, di ambito prevalentemente liturgico, elaborato inizialmente in Francia nei sec. XII-XIII). [Generic.:] breve canzone, strofetta.
0.8 Gaia Tomazzoli 30.09.2016.
1 Battuta spiritosa, discorsetto arguto o sentenzioso.
[1] Poes. an. padov., p. 1369, 7, pag. 54: Se Verità no mente, / moteto ne intende / da quel<o> santo / che pregò Dio che senta / le acerbe penne et an' l'afano...
[2] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 15, pag. 12.7: In tal modo fano elleno, che quando elleno ànno uditi tanti de' belli moctetti, che a lloro par d'essere tenute da amare, sì c'allora sono prengne per l'orecchie, e elleno filgliam per la boccha a uno disdire, e entrano volentieri in altre parole per costume, altresì come se avessero paura d'essere prese...
[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 228, pag. 588.16: De' mottetti, che certe piacevole donne hanno già detto, ne sono assai, come per a drieto d'alcune è narrato e come innanzi forse se ne potrà dire....
2 [Metr.] Breve componimento poetico, di genere non ben precisabile.
[1] Lapo degli Uberti, Guido, quando, XIII/XIV (fior.), 14, pag. 309: Però rasetta, se vuo', tuo motetto.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 6.4, vol. 2, pag. 258: Come le regule danno intramento / in ogni insegnamento, / così convien ancor noi per intrare / certi mottetti usare / li quagli intesi non volian che sieno / da quey che con noi eno / o se d'alchun, dagli altri non talora.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 447.30: Qui satisfàe alla domanda, seconda parte, e palesa uno Lucchese, nome Bonagiunta Orbicciani, degno di fama, perchè fu uomo di valore, e disse in rima canzoni e mottetti assai cortesemente.
[4] F Rubriche Chig. L VIII 305, XIV m. (fior.): Risposta di Guido de' Cavalcanti a Gianni degli Alfani per uno mottetto rimatetto il quale udirete qui appresso. || Ms. Chig. L VIII 305, c. 61r.
3 [Mus.] Genere polifonico vocale (talvolta con accompagnamento strumentale, di ambito prevalentemente liturgico, elaborato inizialmente in Francia nei sec. XII-XIII). [Generic.:] breve canzone, strofetta.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 7.36: Oh Dio! chi sapesse bene tutta l'entrata, e la canzone, com'elli vi troverebbe di buone notolette! che elli non è dottanza che nella canzone, che la sapienzia di Dio fece quelli che 'nsegna li uccelli a cantare non abbia mottetti di note dolci e sovrane, ancora v'abbia elli poco di lettera.
[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [JacBol] madr. 16.8, pag. 42: Pochi l'hano e tuti se fa magistri, / fa ballate, matrical e muteti, / tut'èn Fioràn, Filipoti e Marcheti.