MOZIONE s.f.

0.1 mociom; f: mozione.

0.2 Lat. motio, motionem (DEI s.v. mozione).

0.3 f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.): 1; Serapiom volg., p. 1390 (padov.): 2.

0.4 Att. nel corpus solo in Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.7 1 Lo stesso che movimento. 2 [Med.] Lesione causata da un evento traumatico.

0.8 Federica Fusaroli 30.09.2016.

1 Lo stesso che movimento.

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XI, cap. 6, vol. 4, pag. 197.10: or chi non veggia che li tempi non sarebbono stati, se non fosse stata la creatura, la quale per qualunque movimento muterebbe qualche cosa; della quale mozione e mutazione, che non possono essere insieme, con ciò sia cosa che l'una cosa succede e dà luogo all'altra, con più brevi e con più lunghi intervalli seguiterebbe il tempo? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 [Med.] Lesione causata da un evento traumatico.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 72, pag. 79.2: l'ancha e a le ulceratiom dei buèli e alla infiaxom e alla conquassatiom, çoè mociom dei nervi.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 5, pag. 411.25: le apostematiom che sè rie da ressolvere, como è q(ue)lle che ven alle oreye per mociom over per firaùra...