SEDIZIONE s.f.

0.1 esseditïon, sedicion, sediciuni, sedition, sedizione, sedizioni, sedizzione, ssedizioni.

0.2 Lat. seditio, seditionem (DELI 2 s.v. sedizione).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); f Frontino volg., a. 1381 (bologn.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. commuovere la sedizione 2.1; commuovere sedizione 2.1; concitare grande sedizione 2.1; fare grande sedizione 2.1; fare sedizione 2.1; muovere la sedizione 2.1; muovere sedizione 2.1; smuovere la sedizione 2.1; smuovere sedizione 2.1.

0.7 1 [Rif. a una comunità politica, a una città:] divisione che provoca contrasti interni. 1.1 Guerra civile. 2 [Rif. all'opposizione a un'autorità, a un gruppo o a una parte sociale:] condizione di dissenso o contrasto (anche non conclamato). 2.1 Ribellione, rivolta.

0.8 Fiammetta Papi 30.09.2016.

1 [Rif. a una comunità politica, a una città:] divisione che provoca contrasti interni.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 28.6: Furono uomini folli sanza discrezione, li quali [[...]] cuminciaro a mettere sedizione e distruggimento nelle cittadi e ne' comuni et a corrompere la vita degli uomini...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 171.21: Ma imperò la citati di Ruma, divisa per murtalissima sediciuni, vòlissi essiri unita et pacificata per li mani di Agrippa...

[3] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 5, par. 6, pag. 171.5: correggiendo in che elli gli à rispiarmati, acciò che llui più aspro ellino non si tornassero in questa sedizione (questo è discordante divisione).

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (ii), par. 35, pag. 135.19: come il savio re pone il suo real solio in quella parte del suo regno, nella qual conosce esser di maggior bisogno la sua presenza, acciò che per quella si tolgan via le sedizioni e i movimenti inimichevoli, fu di bisogno la ragione esser posta nel cerebro, per ciò che quivi è più di pericolo che in tutto il rimanente del nostro corpo.

[5] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 19.6: niuno debito nuovo le città hanno fatto e molte di quelle da vecchi e gravi debiti per te esser liberate, molte terre ruinate e quasi abbandonate [[...]] per te esser ricreate, non esser nelle terre alcuna divisione o sedizione, niuna discordia.

- [In associazione con scandalo].

[6] Accursu di Cremona, 1321/37 (mess.), L. VII, cap. 2, vol. 2, pag. 108.2: levau de mezu et lu facituri et la causa di una grandissima sediciuni et scandali.

[7] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. VI-IX), c. 1346 (tosc.), chiosa f [VII.2.6], pag. 178v.4: [di grandissimo scandalo] Aciò che 'l favore del popolo aquistasse e per questo avesse la signoria, la quale l'autore chiama seditione, nel testo suo litterale, e qui il chiama scandalo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Guerra civile.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 10, pag. 10.17: Ch' el adeven sovente fiade che lo retor no po esser en stado de paxe, over per vera che à la citade con altri, o sia per sedicion dentro da la citade...

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.25], vol. 5, pag. 272.20: alla paura nata delle cose di fuori s'aggiunse una sedizione la quale nella terra si cominciò. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXXIV, 25, 6: «intestina seditio».

[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. III, cap. 17, vol. 2, pag. 56.9: Quanto fosse misera quella repubblica per tanto lunga etade e per tanti anni in fino alla seconda guerra africana, tempestando di fuori le continue guerre e dentro le civili sedizioni e discordie, brievemente fu scritto da Sallustio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 [Rif. all'opposizione a un'autorità, a un gruppo o a una parte sociale:] condizione di dissenso o contrasto (anche non conclamato).

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 71, pag. 102.6: E questi perigoli de' mostrar no perch'el è temudo ello, ma azò ke lli citadini temando li perigoli se varda d'entrar en sedicion contra lo recthor.

[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 25, pag. 140.7: onde non è buona nè giusta cosa, che la città pericoli, nè si divida per questi romori, e per questa sedizione...

[3] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.7], vol. 5, pag. 249.22: Il consolo poco avanti nelle sue parole usava invidiosi nomi, chiamando questo raunamento delle donne sedizione e seccessione muliebre. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXXIV, 7, 14: «seditionem muliebrem et secessionem appellando».

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 5, pag. 59.37: Dunque quand'ellino sono bene regholati e ordinati e a lloro medesimi e a' loro sugietti, ellino ne sofferano meno di sedizione e mormorìo, e per conseguente meno disolazioni e sseparazioni delle loro sengnorie e ofici...

- Lo stesso che congiura.

[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 14, par. 3, pag. 77.25: se Cicciero che era consolo di Roma i cittadini e possenti di Roma conplicie di Chatellina, congiuratori contra il ben comune, però di morte colpevoli, gli avrebe puniti per la leggie [[...]] per la sedizzione che ggià i detti congiuratori aveano pensato e ismosso nel popolo contr'al detto consolo e lli altri principanti.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, 1-15, pag. 642.15: cioè di Catellina e de' suoi, li quali furono sconfitti dai Romani in su quello di Pistoia, quando fu la sedizione Catellinaria?

2.1 Ribellione, rivolta.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 7, pag. 643.3: Ma a ciò che si raccontino li fatti della violenta sedizione, così in pace come con arme, il popolo divelti i ferri della carcere...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 7, vol. 2, pag. 215.1: Cap. VIJ, di la violencia et di la sediciuni. 1. Ma per tal ke si ricuntinu li fatti di la violencia et di la sediciuni, cussì di la tugata, commu di la armata [[...]] lu populu ruppi la carceri et per forza ende lu strassi et purtarulu in collu con grandissima alegria d'animu.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 136.17: onde veggiamo, che per questo rispetto nelle terre, che si reggono a tirannia, si fanno tutto dì molte rivolture, e molte sedizioni, perchè non pate lo cuore dell' uomo di essere suddito a chi non è suo Signore per ragione...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 24, pag. 327.16: Non pertanto la forma del romano campo stava per quella una speranza, che essi stimavano i tribuni non essere senza parte del pensiero del furore della sedizione e della ribellione...

[5] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 34-42, pag. 175.27: lo quale cittadino di Corinto per sedizione s'era partito della sua città e venuto ad abitare a Tarquini...

[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 34.39, pag. 232: Et quando audirete i gran tumulti / et le oppinïon de le bataglie / con le esseditïon de obscuri vulti, / però con voi paura non se aguaglie, / perché il conven queste cose se façça.

- Concitare grande sedizione: organizzare una rivolta.

[7] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 18, pag. 106.10: E dopo questo, sopravvenendo d' Antioccia e da Iconio certi Giudei, concitorono grande sedizione contro agli Apostoli; e con molta turba a furore gli cominciarono a lapidare, ed a cacciare Paolo fuori della città.

[8] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 21, pag. 123.21: E udendo e cognoscendo gli Giudei di Tessalonica, che Paolo avea predicato in Berroem, trassono là, e mostraronne grande turbazione e concitarono grande sedizione contro agli Apostoli; onde gli Cristiani, per lo meglio, gli fecero partire e andarne insino al mare.

[9] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 17, vol. 9, pag. 700.16: E conoscendo e udendo li giudei di Tessalonica, che Paulo aveva predicato a Berea la parola di Dio, vennero e mostrorono grande turbazione, e concitorono grande sedizione contra gli apostoli.

- Commuovere, muovere, smuovere (la) sedizione: incitare alla ribellione, suscitare una rivolta (anche fig.).

[10] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 6, cap. 27, vol. 2, pag. 123.5: Per queste parole incontenente la sedizione fu smossa...

[11] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [V.13], vol. 5, pag. 352.25: Nabide tiranno de' Lacedemonii, udito ciò che Damocrito legato degli Etoli gli avea detto, incontenente mandò d'intorno a tutte le ville poste sopra le marine a commuovere sedizioni infra loro... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[12] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 16, par. 21, pag. 102.28: considerando che coloro che tuttodì guatano e intendono continuamente a vertù son privati della principazione data loro alquna volta giustamente, e' smoveranno sedizione; la quale per ciertano ellino non tenterebbono punto ismuovere, sperando ellino potere essere presi ed elletti a principazione in tenpo dovuto.

[13] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XIX, cap. 12, vol. 8, pag. 58.25: per provedere alla sua mortalitade, che per la necessità si ribellava contro a sé, e muovea la sedizione della fame a discompagnare e ad escludere l'anima e la vita dal corpo, quanto più tostamente poteva, rapiva, portava e divorava... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[14] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Nm 16, vol. 2, pag. 95.14: Ed essendo commossa la sedizione, e la mormorazione cresciuta, [43] Moisè e Aaron fuggirono nel tabernacolo santo.

[15] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 4, vol. 8, pag. 571.15: E trattandosi queste cagioni, addivenne che quelli di Tarso e quelli di Mallo moverono sedizione, per ch' erano dati in dono alla concubina dello re Antioco.

- Fare (grande) sedizione: ribellarsi, suscitare una rivolta.

[16] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 71, pag. 101.27: kè l'omo ke à gran dextro, no siando ben lial, po far gran sedition.

[17] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 21, pag. 122.16: Allora gli Giudei irati, accesi d' un pazzo zelo della legge, concitaro e indussono certi mali uomini del popolo; e fecero grande sedizione in tutta la città, e a furore andarono alla casa d' uno Cristiano, ch' avea nome Giasone, nella quale Paolo e Sila tornavano.

[18] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. IV, [cap. 5], pag. 82r.8: Cesare, essendo facta sedicione nel tumulto del'arme civile, trasse de auctorità tutta la legione quando li animi erano più infiati; e cum la secure percosse li duci dela sedicione e prestamente restituì nel suo honore quilli che aveva tracto de auctoritate... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.