SUASIONE s.f.

0.1 suasione, suasioni, suasone.

0.2 Lat. suasio, suasionem (Nocentini s.v. suadere).

0.3 Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi mediani e merid.: Stat. Montecassino, XIV (luc.).

0.7 1 Atto tendente a convincere qno.

0.8 Lisa Ciccone 30.09.2016.

1 Atto tendente a convincere qno.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 35, vol. 2, pag. 181.13: tanto adornò sue parole, che lle sapea ben dire, e tanta suasione fece di larghe promesse da sé e da' conestaboli de' cavalieri di fare tosto la vendetta, [[...]] che fu rimandato nell'oste da capo...

[2] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. II, cap. 10, pag. 66.28: ciascuno de' sopradetti ordini si trasse dietro ne' suoi errori li cuori degli stolti, pervertendo con loro suasioni le menti degli infermi, e conducendole a morte. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 2, 58-75, pag. 68.9: Qui litteralmente intende dell'ornato parlare del poeta Virgilio, per lo quale, chi bene lo ragguarda, l'uomo è confortato alle virtù e spaventato da' vizi; et allegoricamente si può intendere con le suasioni della ragione pratica significata per Virgilio.

[4] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 128.29: "Illa autem vestimenta" etc. S(et) quelle vestimente, le quale ène spoliatu, sianu r(e)posite i(n)nello vestiario res(er)vandole, czò che si alqua fiata co(n)senciendoli suasione de lu diabulo che exiga de lu monasterio, la quale cose no(n) sia...

[u.r. 27.02.2019]