0.1 homicidiali, humicidiale, humicidïale, humicidiali, mecidiale, mecidiali, micidial, micidïal, micidiale, micidïale, micidiali, omicidial, omicidiale, omicidiali, umicidiali.
0.2 Lat. tardo homicidialis (DELI 2 s.v. omicida).
0.3 Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 3.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Gloss. lat.-aret., XIV m.; Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.).
In testi sett.: Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.); a Vang. venez., XIV pm.; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Lucidario ver., XIV; Poes. an. bologn., XIV sm. (3).
In testi mediani e merid.: a Stat. viterb., 1355; St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.).
0.5 Locuz. e fras. micidiale di sé 1.1.
0.6 N Si riuniscono per ragioni semantiche i tipi omicidiale e micidiale, collocando in entrata la variante con aferesi che si è affermata nell'italiano moderno.
0.7 1 Capace di uccidere, sanguinario. 1.1 Sost. Chi è direttamente responsabile dell'uccisione di una o più persone. Estens. Individuo capace di crudeltà e atti efferati contro le persone. 1.2 Sost. Chi è riconosciuto colpevole davanti alla legge del reato di omicidio. 1.3 Sost. Chi ha il compito di eseguire le sentenze di morte, boia. 1.4 [Dir.] Che ha il potere di comminare la pena di morte. 2 Estens. Che provoca la morte (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 3 Fig. [In testi lirici, in partic. con rif. alla donna amata:] che causa sofferenze distruttive per l'anima. 3.1 S.f. [Con rif. alla donna amata, con valore metaf.:] colei che causa sofferenze distruttive per l'anima dell'innamorato.
0.8 Marco Maggiore 09.05.2017.
1 Capace di uccidere, sanguinario.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 33, pag. 488.30: E poscia Nepoziano, figliuolo della serocchia di Constantino, atato dagli uomini micidiali, occupò lo imperio...
[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 11, pag. 172.18: Sechondo è per chomandamento, onde assai è micidiale il singniore che chomanda che occida; inperò Pilato fu iudicato omicidiale che disse «Accipite eum vos et crucifigite»...
[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 45, pag. 62.12: E' adorano Maccomet. E' sono mala gente e micidiale: sempre stanno col bicchiere a bocca, ché molto beono volontieri...
[4] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 291.37: Et poi Vitello nato de lo nobile Luçio Vitellio, lo quale era stato tre volte consolo, riceveo la signoria e regnò viij mesi, lo quale fu superbo e crudele e avaro e micidiale.
1.1 Sost. Chi è direttamente responsabile dell'uccisione di una o più persone. Estens. Individuo capace di crudeltà e atti efferati contro le persone.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. I, cap. 6, pag. 71.6: così p(er) la sottractione dele limosine p(er) avaritia si fa l'uomo micidiale (e) p(er) diritta via si ne va al ni(n)ferno.
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: Et nota che li giudici iustame(n)te (et) dengname(n)te pu[on]o fare vendecta (et) ucidere li malifactori, (et) li altri lad(r)oni, (et) li micidiali, (et) li altri che simiglia(n)te cose co(n)mecteno...
[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 178.26: Come cità può dire ove ladroni fanno leggie e più pubrichi istanno che mercatanti? e ove singnioreggiano micidiali, e non pena, ma merto ricieveno dei micidi?
[4] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 88, pag. 159, col. 1: e vui, simia, scrivan facent, / scrivème l'ordenament, / sì che per scrito sempre se trova / e bein ne sia in memoria, / che in bant mortor sia cridà / quel malvasio omicidial.
[5] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 5.64, pag. 25: se tal manera a me tener non vale, / convene a me stesso es[s]ere nemico: / poi non truovo omo amico, / de le mie man' sarònne micidiale.
[6] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VIII, cap. 20, pag. 140v.12: Dipo la morte d'Abel iusto, acciò che tucta la generatione degli omini non prendesse cominciamento dal micidiale del fratello et da mal uomo, i· lluogo d'Abello [[...]], sì nacque Secte... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 26, pag. 132.24: Onde i lussuriosi sempre rimarrà loro quella rabbia; i micidiali altressì la loro, che se Idio gli lasciasse fare, ancora rifarebbono il micidio continuamente.
[8] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 20, pag. 93.1: E per maggior suo contracuore fu lassato Baraba, ch'era pubblico ladrone ed omicidiale, e diliberato a grida di popolo...
[9] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 20, pag. 205.27: tu di me diventi micidiale, credendomi tòrre dalla morte, e come nemica tenti di prolungare i danni miei.
[10] a Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 22, pag. 88.13: [7] Et lo re oldì questo che elli aveva fato, sì fo molto choroçado, et mandà la soa hoste et 'la destrudì questi omicidiali et arse et bruxà le soe çitade.
[11] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 312.15: hic et hec homicida, de, mecidiale.
[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 180.23: e tuto lo tempo de la vita soa pianse, perché Dee l'avea exaudio, e reputavase omicidial de queli.
[13] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 46, pag. 310.13: Apresso saranno i peccatori ordinati per simile modo, ciò è micidiali con micidiali e così adulteri e traditori con loro simili come a Dio piacerà.
[14] Poes. an. bologn., XIV sm. (3), 11, pag. 42, col. 1: Perché el facea e uxava rie brigade, / El doventtò humicidiale e robadore.
[15] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 18, pag. 193.11: D. Chi è quelli che sono apelai membri di diavoli? M. Li regoiosi e li invidiosi [[...]] li heretici, e queli che usa lo bere malamente, e li luxuriosi, li homicidiali, e li crudeli homini, e li latroni...
- Fig.
[16] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 1, pag. 173.33: Dico che, se tu ài alcuno peccato mortale, che in nullo modo lo déi pigliare [[scil. il corpo di Cristo]], però che se' micidiale di Cristo, come io dissi.
- Micidiale di sé: suicida.
[17] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 70, pag. 165.24: Tu troverai alcuni savi, che diranno, che l'uomo non si de' fare forza, e che essere micidiale di se medesimo è gran soperchio...
[18] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 9.1, pag. 23: Tucti color di sè humicidiali / la pena lor si fa che son conversi / in tristi sterpi e 'n arbori diversi...
1.2 Sost. Chi è riconosciuto colpevole davanti alla legge del reato di omicidio.
[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 48.8: l'uno di loro disse: «P. Orazio, io ti giudico e condanno come micidiale; va tu, diss'egli, o sergente, e legagli le mani».
[2] a Stat. viterb., 1355, cap. 7, pag. 40.14: Anque ordinamo e confermamo che omicidiali, latroni, usurieri [[...]] per nullu muodu poççanu né devanu essere ricepute per alcuni officiali nela decta fraternita.
1.3 Sost. Chi ha il compito di eseguire le sentenze di morte, boia.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 549.6: Ma con ciò fosse cosa che il martire di Dio ancora palpitasse, il crudele micidiale tolse il coltello e trafissegliele per le coste.
1.4 [Dir.] Che ha il potere di comminare la pena di morte.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 11, pag. 173.16: onde quanto vuole abbia scienza e sappia che per la leggie sia dengnio di morire e' sia signiore a poterllo fare, se llo fa sanza chonsiglio di giudicie omicidiale e giudicato.
2 Estens. Che provoca la morte (anche in contesti fig. e con valore metaf.).
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. V, cap. 25, pag. 92v.2: però che 'l disiderio dela gola non sarebbe per sé stesso tanto nocevole, se non menasse altre più gravi passioni [[...]], le quali per sé medesmo non è dubio che sono nocevoli et micidiali dell'anima. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 13.40, pag. 595: Perché tu, fonte d'ogni crudeltate, / madre di vanitate, / se' fatta arciera e di noi fa' segnale, / di colpo micidial - se' sì fornita?
[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ipermestra, pag. 133.32: Allora li nostri mariti, allegri di molto vino, [[...]] entrarono nelle loro camere mortali, ciascuno colla sua novella sposa; e vinti dal sonno entrarono ne' micidiali letti.
3 Fig. [In testi lirici, in partic. con rif. alla donna amata:] che causa sofferenze distruttive per l'anima.
[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 7.34, pag. 112: che li sguardi micidiali / voi facete tanti e tali / che aucidete la gente.
[2] Dante, Rime, a. 1321, 20.49, pag. 64: anzi vie più bella ora / che mai e vie più lieta par che rida; / e alza li occhi micidiali, e grida / sopra colei che piange il suo partire.
[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 46.7, pag. 63: Però i dì miei fien lagrimosi et manchi, / ché gran duol rade volte aven che 'nvecchi: / ma più ne colpo i micidiali specchi, / che 'n vagheggiar voi stessa avete stanchi.
[4] a Antonio di Cecco, XIV (tosc.), canz. II.56, pag. 48: Piatosa, micidial, benigna e grata, / Vener<e> m'è stata...
3.1 S.f. Fig. [Con rif. alla donna amata:] colei che causa sofferenze distruttive per l'anima dell'innamorato.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 201.9, pag. 133: Poy se volse ver' la humicidïale: / «Vàne de qui, se non che tu se' morta, / falsa donna et exemplo d'onni male».
[2] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 2.5, pag. 34: Però ch'una leggiadra micidiale, / ch'Amor vagheggia e tien per suo disio, / m'ha fitto per lo petto nel cor mio / una spina che punge più che strale.
3.1.1 S.m. Fig. [Con rif. ad Amore personificato].
[1] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 1.46, pag. 632: Amor, ad esser micidial piatoso / t'invita il mio tormento: / secondo c' ho talento, / dammi di morte gioia...