0.1 sollecitatissimi, sollicitata; f: sollecitato, sollicitada.
0.2 V. sollecitare.
0.3 Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Marco Maggiore 16.01.2018.
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 568.18: Il sommo Deo mandòe il suo figliuolo Mercurio a liberare la sua amata dalla sollicitata guardia d'Argo.
[2] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 2, 31.5, pag. 306.12: credevano essere in inferno uno fiume chiamato Acheronte, di là dal quale [[...]] non potesse passare niuna anima insino a tanto che il corpo [[...]] non fosse sepellito [[...]]; e per cotale credenza erano sollecitatissimi i parenti e gli amici che rimanieno a sepellire i corpi di coloro che morieno...
2 Oggetto di attenzioni particolari.
[1] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 509-12], pag. 40v.29: Qui aloga mostra Ovidio che diese al'omo e prova çò per exempi, e dise che la forma non molto curada né molto sollicitada diese ali homini valorosi, né non besogna ali valenti omini e provalo per tre exempi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Ov., Ars am., I, 509: «Forma viros neglecta decet».