SOLLÉCITO agg./s.m.

0.1 soleceta, soleceto, solecido, solecita, soleciti, solecito, solicita, soliçita, solicite, soliciti, soliçiti, solicito, soliçito, sollecete, solleceto, sollecita, sollecite, solleciti, sollecitissima, sollecitissimo, sollecito, sollecitti, sollichitu, sollicita, sollicite, solliciti, sollicitissima, sollicito, sollicitu, ssolicito, ssolleciti, ssollicito, sullichitu, sullicita, sulliciti, sullicitu; a: solliçito.

0.2 Lat. sollicitus (DELI 2 s.v. sollecito 1).

0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1260; Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. lucch., 1295 (2); Lett. pist., 1320-22; Doc. volt., 1329; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. collig., 1345; Doc. amiat., 1370.

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. ver., 1356 (2); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. viterb., c. 1345; Stat. castell., XIV pm.; Stat. casert., XIV pm.; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. Montecassino, XIV (luc.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. a sollecito 2; essere sollecito che 2; in sollecito 2; non sollecito 2.

0.7 1 Inquieto perché agitato da preoccupazioni (anche in contesti fig.); preoccupato (di qsa). 1.1 Sost. Individuo inquieto, timoroso. 1.2 Estens. Cauto in quanto consapevole di un pericolo? 1.3 [Rif. a enti astratti o inanimati:] pieno di angoscia; che desta preoccupazione. 1.4 Bramoso (di qsa), mosso da desiderio o interesse (verso qsa). 2 Solerte nell'iniziativa e operoso nell'azione (spec. nell'esecuzione di un compito); motivato e pronto ad agire. 2.1 Sost. Individuo solerte e operoso. 2.2 [In partic.:] zelante o premuroso nel servizio (di qno). 2.3 Che ha cura di qno o qsa e dimostra attenzione nei suoi confronti. 2.4 Pienamente concentrato o assorto (in qsa). 2.5 [In senso sessuale:] ben disposto verso qno. 2.6 Che denota solerzia, energia o impegno. 2.7 Svelto o tempestivo in quanto privo di indugi. 2.8 Che agisce con insistenza (anche in senso neg.). 3 Estens. Rapido nel movimento. 4 [In senso concreto, con rif. al terreno:] smosso, agitato. 5 [Per errore di trad.?].

0.8 Marco Maggiore 11.01.2018.

1 Inquieto perché agitato da preoccupazioni (anche in contesti fig.); preoccupato (di qsa).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 47.24: Tu solicito en tanti penseri et en tanti periguli, eu fi demenadho en tanti modhi q'eu no lo sai pensar con la mente.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 32, pag. 190.10: Buona coscientia chiama la gente, la rea fa l'uomo sollecito (e) angoscioso etia(n)dio qua(n)do è solo.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 18, pag. 247.14: Grandissima fue la paura, e da non potere credere, ch'ebbero allotta i senatori, e tutto il popolo di Roma, e di molte rangole fuoro solliciti...

[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 6, pag. 157.5: Ène tristo [[scil. l'avaro]], lamentevole, clamoso, sollecito, sospecto, dubio, de l'altrui largo, del proprio scarso.

[5] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 505, pag. 344: Ma lu Timor sollicitu, ke sempremay à cura / de la sua compangnia, / respuse a la Iustitia: «Io aio gran paura...

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 2, pag. 7.2: «Considerate i gigli del campo, gli uccelli del cielo, e non siate solliciti del dì di domane».

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.661, pag. 176: Ma ancor te toje lo reposo; / che, se lo mondo avessi in scoso, / semper solicito seressi, / ni sacià no te porressi.

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 116.24: Li quali commu ubederu tostu a li soy cumandamenti, cussì lu ficiru cu animi sulliciti et pagurusi per la guerra qui era luytana et pagurusa.

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 72, pag. 620.3: parlandogli Venere, [[...]] madre d'Enea, sì come sollicita degli avvenimenti d'Enea, il quale era dalla fortuna del mare...

1.1 Sost. Individuo inquieto, timoroso.

[1] Esopo ven., XIV, cap. 13, pag. 15.15: L'autore a nostro amaistramento dixe che la deletanza la quale è circumdata da paura non è senciera né segura, né la bresca della miele no è dolcie ala boca dello solicito e dello spaurosso...

1.2 Estens. Cauto in quanto consapevole di un pericolo?

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 226.1: Ma quelli è savio che diviene sollicito e maestro per la caduta delli altri.

1.3 [Rif. a enti astratti o inanimati:] pieno di angoscia; che desta preoccupazione.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 212.15: Et poeta disse: l'amore è cosa sollicita, piena di paura. || Ma cfr. Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 10, pag. 88.3: «L'amore è cosa piena di sollicita paura», per trad. di Ov., Her., I, 12: «Res est solliciti plena timoris amor».

[2] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), son. 14.9, pag. 731: Amore è un solicito pensero / continüato sovr' alcun piacere / che ll'occhio ha rimirato volentero...

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 37, cap. 3, par. 6, pag. 527.21: e pognamo che per lo tempo futuro non vi fosse paura veruna, essa medesima difesa della grande ventura è tormentosa e sollicita.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 58.6: e ripetente i sospiri, segni di pianto, dal solicito petto, disse: o fanciullo...

1.4 Bramoso (di qsa), mosso da desiderio o interesse (verso qsa).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 70, pag. 179: No t'á metudho il mondo a quel intendemento / Ke tu dibli ess sollicito ni d'oro ni d'argento...

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 68, pag. 159.22: Il ladro è più sollecito delle cose serrate, che delle palesi.

[3] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 267.5: Sicché, amico, questo comandamento ti serva: che qual femmina tu truovi sollecita di raccogliere pecunia, dal principio la schifa e non ti volere a lei obligare...

2 Solerte nell'iniziativa e operoso nell'azione (spec. nell'esecuzione di un compito); motivato e pronto ad agire.

[1] Lett. sen., 1260, pag. 266.2: P(er) la q(ua)le chosa ti pregiamo te che tu istiei inteso (e) siei solecido a fare (e) adoparare bene ciò che tu ài a fare...

[2] Stat. fior., a. 1284, II, par. 2, pag. 44.33: Li camarlinghi di questa Compagnia siano solliciti di venire ogni sera ala chiesa di San Gilio e apparecchiare lo leggio...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 4, pag. 193.30: Ché incontenente ch'elle sono nate, la natura è sollecita e mette il latte nelle pópole delle loro madri, acciò ch'ei figliuoli sieno mantenuti e vivano.

[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 187.7: E cche mattessa maggio che solicito e llargho esser omo inn accatar male, e negrigiente e scharso bene acquistando?

[5] Lett. lucch., 1295 (2), pag. 25.3: p(er) che noi p(re)ghiamo lui (e) voi che ssiate istudiosi (e) solliciti i(n) quello che voi vedete che ffae p(er) noi p(er) quella via che voi credete che ssi cho(n)vengna...

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 5, pag. 18.10: per la qual cosa ve poso et deio consegliare ke nui siamo attenti et soliciti ke questo malo s'amorti per le vostre bone overe e 'l vostro seno.

[7] Stat. tod., 1305 (?), pag. 281.40: e fo ordenata et facta dal nemico de Dio, el quale ène sempre solicito ad empedementire omne cosa che sia nostra salvatione...

[8] a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), I, 2.1, pag. 127: Vella e si' sollicitu aczò chi se co(n)vene, / no essere dormillusu, né lientu a far(e) bene...

[9] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 122, pag. 566: Per lo bene che voli[o]te e per devocione / dico che si' sollicito de la purgacione, / ca lo tiempo requédello e vogllo la raisone / che evacuare degiase quella corruccione...

[10] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 67, pag. 104.18: Le formige e li ragni e semeiante cosse k'in tanti soliciti in sove ovre in creadi per dari a nuy exemplo e magistramento de bone ovre...

[11] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 14, pag. 91.34: Jn tale manera chisto Ysaac era sollicitu de guardare la povertate sua, como li avari homini so solliciti de guardare li ricchiçi...

[12] Stat. pis., 1321, cap. 35, pag. 222.15: E questo cercherò et investigherò piò cautamente che potrò, et in 'vestighare et perquirere sollicito et intento sarò.

[13] Lett. pist., 1320-22, 12, pag. 51.21: Anzi se bene intendi le lectere nostre, puoi dire che siamo stati molto solliciti, inperò ch'io ti mandai CC fiorini d'oro senza avere tua lectera a noi...

[14] Doc. volt., 1329, 13, pag. 29.26: I quali [[scil. operari]] per loro negligentia e pigritia non sono solliciti a ffare quello che all'aconcio di quella opera si richiede.

[15] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 5, pag. 667.7: E molte volte il cuore per sua negligenzia non cura e non sta sollecito a difendersi da' male assalimenti che fa il nimico...

[16] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.7: né le lor done né altre femene eran constrechie d'esser tanto sollicite e ingorde de filar caveci, né ordir né texer tele...

[17] Stat. catan., c. 1344, cap. 6, pag. 35.23: Et si per avintura alcunu defectu chi avinissi a lu officiu, sia sollicitu lu priolu sapiri lu defectu per cui avinni...

[18] Stat. viterb., c. 1345, pag. 170.40: E se 'l governatore trovasse alcuno di quelli dela fraternitade che 'nfermassero che fosse a bisogno, aia licentia il governatore di sovenillo del dinari dela fraternitade [[...]]. E di ciò lu governatore sia bene sollecito.

[19] Stat. casert., XIV pm., pag. 64.6: Li mastri de chesta casa como a guardiane delle anime deli fratelli (et) sorelle degiano e(ss)ere solliciti de lle arecordare tucte chelle cose ch(e) so salute delle a(n)i(m)e loro...

[20] Doc. ver., 1356 (2), pag. 318.17: ovra(n)dogi igi ben, lialmentre e solicitamentre, a usança de boni, liali e soliciti mercanti e staçoneri e da lì en là al ben piaxer dele dite p(ar)te.

[21] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 12, pag. 56.20: promittendu a li guardiani grandi premii, poy di la vinuta di so maritu, a zo chi fussiru pluy solliciti ad guardari.

[22] a Lett. ven./salent., 1361 (4), pag. 321.40: Volemo hanc et cho(m)metemoti che debié e(s)er solliçito a spiar(e) et saver(e) tanto dalo inp(er)ador qua(n)to da altri chi po(r)ray del fato dele galee chi çe(r)cava li Catharini...

[23] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1228, pag. 287: Lo viscovo de Valve pur vicquese lo plaito; / Persona più sollicita non fo may, crederailo...

[24] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 3, pag. 14.4: Fece capo vinticinque, tutti romani. Ordinao tutti conestavili. Moito li teneva solliciti. Bene guardava le porte. Spesso faceva parlamento. Moite spie avea.

[25] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 213.2: e de questa cosa sia lo ministro solicito de scrivere lo proprio prèvee de çaschauno d'i compagnuni, da lo quale o da i quali diligentemente domandi se i fa tuti cusì la confessione como nu avemo statuì.

- [Con rif. allo zelo religioso].

[26] Poes. an. urbin., XIII, 39.43, pag. 621: Dé essare solleceto a star 'n oratïone, / rengratïare Deo, perçò ked è rasone...

[27] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 757.12: per che se questa dea favoreggiante con sommo studio a' miei voleri, sollicita vegno e onoro di sacrificio debito alla sua deità, niuno se ne dee maravigliare.

[28] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 2, 24, pag. 46.5: El se leçe che 'l fo un clerego [[...]], lo qual la biada madre de Dio sovra tuti li altri santi con ardente e desiroso cuor amava, con boca speso nomava ed in solicita memoria retigniva.

- [In funzione avv.].

[29] Guittone, Lettere inprosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 131.14: Adonque siate gieloze de voi medesmo, e dal nemico d'entro, ch'è vostro corpo, e da quelli de fori, che demoni e homini sono, solicito guardate in tutte guardie...

[30] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.17, pag. 92: Non vo pensate, femmene, co' gran preda tollete, / a Cristo, dolce sire, mortal daite ferite? / Serve de lo dïavolo, sollecete i servite: / co le vostre scrimite - molt' aneme i mannate.

- Essere sollecito che: prodigarsi allo scopo di assicurare la realizzazione di qsa.

[31] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 79, pag. 109.1: lo zudese de' esser solicito ke le leze sia ben servade.

[32] Stat. sen., c. 1318, Tavola delle rubriche. Incipit, pag. 10.8: Che 'l rectore, el camarlingo, el castaldo e 'l pelegrinieri del detto Ospitale sieno solliciti che li sacerdoti secolari, li quali serano nel detto Ospitale, sieno onesti omini.

[33] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 178.6: sia etiamdio soleceto che essa paramenta e pangni sieno monde...

- Locuz. avv. A / in sollecito: con solerzia, prontamente?

[34] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 20.11, pag. 107: donque, chi sente sé tenpo, sti'accorto, / in solicito, stato avere altèro. || Ageno: «sollecitamente».

[35] ? Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 22.154, vol. 1, pag. 281: Camminando, sieno ose / le membra tue a sollicito tutto: / s' el ti grida, sta mutto, / né te 'n turbar, né mostrar che te 'n doglia.

- Locuz. agg. Non sollecito: negligente.

[36] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 3, 46-57, pag. 71, col. 1.17: si fono anime ch'in li soi vudi fono negligenti, çoè no sollicite.

[37] Stat. collig., 1345, cap. 5, pag. 8.7: e dela mala e non sollicita amministratione e di dolo o frodo commesso e tucti statuti non servati puniscano e condampnino...

[38] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. I, [Prol.-cap. 1], pag. 1v.10: Açiò che no mi riprenda per non solicito colui che trovarà esere lassato alcuno exemplo da nui... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2.1 Sost. Individuo solerte e operoso. || Anche in contrapposizione con pigro.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. III, rubricario, pag. 41v.14: Come la prima vocatione non fa prode al pigro, et l'ultima non nuoce al sollicito. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 20, cap. 1, par. 5, pag. 329.13: Alle opere si dee aggiugnere ozio, non quello per lo quale isvanisce la virtù, ma quello per lo quale si riconforta; perché 'l primo eziandio a' pigri è da schifare, lo secondo a' solliciti è da desiderare...

2.2 [In partic.:] zelante o premuroso nel servizio (di qno).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 36, pag. 408.23: Guarda, frate mio, guarda come soliciti e presti servendo e ubidendo son servi d'esti signori, e come noi!

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 342.10: Uno male servigiale sollicito riportò l'udite boce co la ricordevole bocca a li orec[c]hi de la moglie di Cefalo.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.134, vol. 2, pag. 101: Molti rifiutan lo comune incarco; / ma il popol tuo solicito risponde / sanza chiamare, e grida: «I' mi sobbarco!».

2.3 Che ha cura di qno o qsa e dimostra attenzione nei suoi confronti.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 10, pag. 106.10: Il doge adunque, a cui l'onore si dà di tanta signoria, ed alla cui fidanza [[...]] la gloria della repubblica è data, non solamente di tutta l'oste, ma di catuno cavaliere dee essere sollecito.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 37, vol. 3, pag. 362.14: L'altro comandamento è, ch'egli [[scil. lo signore]] sia sollecito di tutti li corpi della città, e ch'egli guardi le cose comuni [[...]] al bisogno di tutti, e non d'alcuno singulare.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 3, pag. 48.25: Vedete l'errore vostro! Tuttodì siete solliciti del corpo e non dell'anima.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 76, col. 1.39: E perciò l'Apostolo diceva a Corinti: io sono sollicito non solamente per una anima, ma per tutta la multitudine de' fedeli.

[5] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 57.14: s(et) si la multitudine no(n) p(er)mitte che dormene i(n) uno loco, decze voy vinty dormanu con ly sengiori, li quali siane solliciti sup(er) issy.

[6] Lett. napol., 1356, 3, pag. 127.20: Altro no savimo che ve scrivire se no cha ve p(re)gamo affectuosamente che ce siate soliciti como par(e) ad voy, avenga dio cha ce site troppo solicite.

2.3.1 Fig. Attento.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, pag. 706.32: e il già cantante Teogapen con orecchia sollecita ascoltano come l'altre.

2.4 Pienamente concentrato o assorto (in qsa).

[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 740, pag. 281: [L]a biada Katerina comença de pensare / et è molto solicita pensando ke de' fare...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 4, proemio, pag. 46.31: tanto era sollicito a quello che li dicea Manfredi predetto, che l' anima sensitiva non si acorgea che 'l Sole era già cinquanta gradi salito sopra l' Orizzonte.

2.5 [In senso sessuale:] ben disposto verso qno.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 54, pag. 436.33: vi mostreremo che la vedova più sollecita è a' piaceri dell'amante che la pulcella.

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 549, pag. 802.13: e oltre a questo Ovidio v'insegna quello che voi dovete fare per rendere molto solliciti li amichi vostri.

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 64, pag. 316.23: Lo gallo ène sollecito inverso a molte femine...

2.5.1 Incline (a un vizio).

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 31, vol. 6, pag. 291.1: [30] Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.

2.6 Che denota solerzia, energia o impegno.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 36, pag. 119.1: che apparecchiamento sollicito de battaglia [fae] tostana vittoria.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: [65] P(er) la qual cosa no(n) si dè di subbito né in frecta p(ro)cedere, anti co(n) diligente deliberame(n)to (et) co(n) solicita cura tucte le cose si deno fare...

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 186.14: Qual'è cosa sì dura, che grande e ferma voglia e sollicita e ssaggia operassione non ben finisca?

[4] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 69, pag. 314.1: e che le vostre overe laudevele e solicite togam via questo fogo lo quale è acenso in questa terra...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 66, vol. 3, pag. 148.13: e a' borghi di sotto faccendo dare continovi e solleciti assalti e battaglie da più parti...

[6] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.15: la quale fede [[scil. catholica]] la prechiara devotione de li discepoli de Cristo ardente de fuoco de caritade amaestrò con paraula de solecita predicatione ei populi de le genti li quali andavano per le tenebrie...

[7] Stat. lucch., XIV m., pag. 211.14: Anco comandiamo ke lla badessa abbia buona e sollicita cura delle 'nferme monache e faccia a lloro provedere...

[8] Doc. amiat., 1370, pag. 107.16: no(n) inte(n)diamo deviare da' vosstri coma(n)dame(n)ti, ma co(n) solleciti (et) fedeli studii sempre i(n)tendare [[...]] a tucte q(ue)lle cose che a la cictà vosstra e 'l vosstro reggime(n)to tornino a gra(n)deçça (et) buono stato.

[9] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 397.22: O quanto exemplo dee esser a la gente del mondo che stanno ociosa la sollicita voluntate de Ulixe per lassar a li posteri perpetua fama di sé!

2.7.1 Che denota ricercatezza, elegante.

[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 115, pag. 379.28: A qual uomo tu vedrai avere parlamento pulito, e sollecito, sappi, che 'l suo animo eziandio è impacciato in cose minute, e di piccol pregio.

2.7 Svelto o tempestivo in quanto privo di indugi.

[1] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 17, 70-84, pag. 339, col. 1.6: Nota sempre l'A. de essere sollicito per no perder tempo, e adovrarlo, se non pò in viaço, in parladura.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 216, vol. 2, pag. 401.9: e per lo sollecito soccorso, e che quegli di Modona non v'erano ancora giunti, [[i Bolognesi]] racquistarono il castello, e' traditori strussono.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 101, vol. 1, pag. 455.2: furono presi e rasegnati a messer Gran Cane, il quale per la sua sollicita tornata filicemente racquistò Verona e uccise i traditori.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 196, pag. 204.29: Uno autore che fi dito Abix insegna un bon muodo de preparare lo aloes e dixe che quellù che vuole essere solicito in preparare lo aloes sì debia recevere una lievra de aloes che sea triò e crivellò...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 109.17: Sì che, per la plu sollicita executione de quisto facto, davante che ordenassero nulla altra cosa, sì ordenaro de fare uno mayuri principe per loro caporale...

2.8 Che agisce con insistenza (anche in senso neg.).

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 3, pag. 646.11: e la tredecima volta tornata, disse Mitridanes: «Buona femina, tu se' assai sollicita a questo tuo dimandare» e nondimeno le fece limosina.

[2] a Consigli mercatura, XIV (tosc.), pag. 118.30: Solecito non si può essere mai troppo, e in ispeziale a rischuotere, però che lo stato del mercante è sottoposto a infiniti pericholi...

3 Estens. Rapido nel movimento.

[1] ? Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 37.46, pag. 404: Ma sse tu puoi aver quel animale [[scil. orsa]], / Che dalla parte dinanzi è ssì forte, / Da quella di dietro sollicita tanto, / In sul qual m' è detto che l'altrieri andavi, / Tu giungnierai davanti a llei tosto.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 15, pag. 83.9: il misero Lelio [[...]] non s' accorgeva, anzi con solleciti passi si studiava di pervenire a' dolenti fati...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 101, vol. 2, pag. 647.28: il Bavero si partì da Grosseto a dì XVIII di settembre, e con sollecito cavalcare entrò in Pisa a dì XXI di settembre...

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 16-30, pag. 594.31: per l'andar; cioè nostro, che fusse ratto; cioè perchè fusse lo nostro andare sollicito...

4 [In senso concreto, con rif. al terreno:] smosso, agitato. || Prob. per errore interpretativo.

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 80, pag. 695.26: Dice «trista», perché levandosi empie il viso e gli occhi, onde l'uomo lagrima; e dice «sollicita» per li piedi dei cavalli, che la sollicitano e spandono. || Cfr. Ov., Ars. am., I, 163-64: «Hos aditus Circusque novo praebebit amori / sparsaque sollicito tristis harena foro».

5 [Per errore di trad.?].

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 228.1: O Romolo, tu fosti il primo il quale facesti giuochi solliciti d'amore, quando le rapite Sabine vidoro li loro mariti vedovi. || Cfr. Ov., Ars am., I, 101: «Primus sollicitos fecisti, Romule, ludos»; e cfr. Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 55.3: «O Romulo, tu fusti lo primo che facesti li giuochi solliciti...».