RAGGIÙNGERE v.

0.1 iragiungnere, raggionga, raggiugne, raggiugnea, raggiugnendo, raggiugnere, raggiugnerò, raggiugnersi, raggiugneva, raggiugniere, raggiunge, raggiunghi, raggiungono, raggiuns', raggiunse, raggiunsero, raggiunsi, raggiunsono, raggiunta, raggiunte, raggiunti, raggiunto, ragionta, ragiugniere, ragiugnj, ragiunge, ragiungere, ragiungj, ragiungne, ragiungnerà , ragiungnere, ragiungni, ragiungnj, ragiuntj, ragiunto, reggiunse, rragiungono, rragiuntj; a: raggiugni, ragiungiere, ragiunte; f: ragiungnie.

0.2 Da aggiungere.

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.); Dante, Commedia, a. 1321; a Libro di ragioni, XIV po.q. (pis.); Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).

N L'es. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 La forma reggiunse di Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 3, pag. 24.6 (v. 2 [4]), foneticamente irregolare (se non è un es. di rigiungere), sembra dipendere da un emendamento dell'editore Muzzi a partire da un rinchiuse del ms. (cfr. ibid.).

La forma iragiungnere in Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 23, pag. 32.24 sembra interessata da un'irregolare prostesi vocalica. Tuttavia il contesto («Senpre ragiungnj 5 e 4 che fa 9 e senpre multjpricha l'uno per l'altro, che fa 20, e senpre iragiungnere: e' è il partjtore e il multjprichatore e' è il partjto») potrebbe indurre a segmentare diversamente la forma ( [= il / in?] ragiugnere), oppure a ipotizzare un errore di lettura da un rragiungnere con raddoppiamento iniziale.

0.7 1 Mettere più elementi l'uno accanto all'altro; far aderire. 1.1 [Rif. alle parti di un discorso:] mettere in collegamento. 1.2 Ricomporre in unità (anche pron.). 1.3 Pron. Ricongiungersi con qno da cui ci si era allontanati. 2 Arrivare nel punto in cui si trova qno che si insegue o che precede nel percorso. Estens. Unirsi a qno o qsa che era già presente. 2.1 Fig. Estendersi (nello spazio) fino a un det. punto. 2.2 Arrivare a colpire. 2.3 Estens. Pervenire (nello stesso luogo). 3 Riuscire a ottenere. 4 [Mat.] Sommare aritmeticamente (due o più numeri). 5 Mettere in più, lo stesso che aggiungere.

0.8 Marco Maggiore 19.09.2017.

1 Mettere più elementi l'uno accanto all'altro; far aderire.

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VII [Phars., VII, 492-495], pag. 131.14: La schiera di Pompeio, attorneata di spesse compagnie, avea ordinatamente raggiunte l'armi con legati scudi, e stava per modo che appena avea luogo di potere muovere le mani e le lancie...

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 3, pag. 18.15: La quale [[serpe]], più sicura fatta per quello, e più fiera, al dato morso raggiunse la iniqua bocca...

[3] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 4, pag. 256.4: or si piegava, or si torceva, or si raggiugneva la cottola colle calcagna, e gittavasi in alto e immantanente ricadeva supino.

1.1 [Rif. alle parti di un discorso:] mettere in collegamento.

[1] f Quintiliano volg., XIV: Ancora riempiei gli sparti membri con raggiugnimenti, e raggiunsi questo, e quello. || Crusca (1) s.v. raggiugnere.

1.2 Ricomporre in unità (anche pron.).

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 19, vol. 2, pag. 320.21: la schiera de' Romani era [più] distinta e ordinata di più parti, leggiera a partire tutte le volte che fosse bisogno, leggiera a raggiugnersi.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 102, S. Germano, vol. 2, pag. 867.8: E fue fatta la cena, e, mangiato, santo Germano fece raggiugnere insieme tutte l'ossa del vitello e, a l'orazione sua, il vitello si levò ritto sanza dimoranza.

1.3 Pron. Ricongiungersi con qno da cui ci si era allontanati.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.67, vol. 1, pag. 303: I' mi raggiunsi con la scorta mia; / poscia con pochi passi divenimmo / là 'v' uno scoglio de la ripa uscia.

- [Prob. per errore di trad.].

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 84.24: lo palidore e la vecchiaia si partì; e le cave crespe si raggiunsono collo aggiunto corpo: le membra diventarono lussuriose. || Cfr. Ov., Met., VII, 291: «adiectoque cavae supplentur corpore rugae».

2 Arrivare nel punto in cui si trova qno che si insegue o che precede nel percorso. Estens. Unirsi a qno o qsa che era già presente.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 3 rubr., pag. 134.18: e come poi [[i cavalieri di Cesare]] inseguirono Petreio ed Afranio che con la loro gente aveano lasciato il poggio; e come gli raggiunsero, e tesero il loro campo sì vicino all'altro, che si parlavano insieme.

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 14, pag. 168.3: e [[questi vapori]] vanno sagliendo continuamente in sù infino che rragiungono i vapori ch'andarono innanzi e sono infiammati dal fuoco...

[3] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 15, ch., pag. 187.25: e [[i vapori rimasi disotto]] sono uno thesauro di quelli che ssono andati infino a la parte disotto del fuoco, e vanno saliendo continuamente in su infino che raggiungono i vapori ch'andarono innanzi e sono infiammati dal fuoco.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 3, pag. 24.6: E, poichè gli ebbe sconfitti, li reggiunse, che fuggiano nella principale città del regno, che à nome Saba...

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 93.8, pag. 126: Un tempo fu che 'n te stesso 'l sentivi, / volgare exemplo a l'amoroso choro; / poi di man mi ti tolse altro lavoro; / ma già ti raggiuns'io mentre fuggivi.

[6] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 468.30: e in questo spazio Ipomenès le 'ntrava innanzi; e veggendosi ragiungere, gittò la seconda [[scil. mela]], e poi la terza...

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, pag. 402.17: e però seguita lo tuo cammino, io ti verrò accostato e poi raggiugnerò la mia brigata che va piangendo li suoi eterni danni.

2.1 Fig. Estendersi (nello spazio) fino a un det. punto.

[1] Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.), pag. 38.24: E cossì [[Europia]] è circundata dal mare Ocieanio e contiene in sé Spagnia e Normandia e Inghilterra [[...]] infino a Vinegia e da Vinegia ragiungne i suoi confini infino a la detta Città di Branditio.

[2] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), cap. 10, pag. 145.18: e lle femmine portano solamente una vile camiscia che no ragiunge al ginochio, avendo maniche larghe e lunghe che attingono fine a terra...

2.2 Arrivare a colpire.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 9.2453, pag. 276: L'uomo ch'è prode figliuol di virtute, / Più fa col cuore che non fa con bocca / Quando il raggiungono l'aspre ferute.

2.3 Estens. Pervenire (nello stesso luogo).

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 14, pag. 143.10: La qual battaglia [[...]] tra gl'idii e' giganti nel detto luogo per cotal modo si fece che, essendo l'una parte e l'altra raggiunta, finalmente gli giganti combattendo avrebbero vinto...

3 Riuscire a ottenere.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 102.9, pag. 220: Ma s' i' veggio mai 'l dì ch'i' ne raggionga [[scil. denari]], / ben lo terrò più savio che Merlino, / a ch'i dena' mi trarrà de la ponga.

4 [Mat.] Sommare aritmeticamente (due o più numeri).

[1] a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. VII, pag. 36.14: Et raggiugni insieme queste once, cioè 45 et once 82, che ssono once 127.

[2] a Libro di ragioni, XIV po.q. (pis.), pag. 39.32: Or dei fare cusìe, che tti conviene ragiungiere le parte insieme, farai cusì: 3 e 4 fanno 7...

[3] a Paolo Gherardi, Liber habaci, XIV pm. (fior.), [15], pag. 136.33: Multipricha x via x fanno C, ragiungni insieme C e C e C faranno iij.C...

[4] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 164, pag. 136.37: e ora multjpricha 12 per xè, fa 144, e ragiungnj chon 256, fa 400.

5 Mettere in più, lo stesso che aggiungere.

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 43.61, pag. 187: e quivi coronata / della fronda pennea, con somma cura / raggiugnea fior per farsi più ornata...

[2] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 265.24: ma cotte in acqua più lodevoli sono, imperocchè l'acqua molto di ventosità toglie loro e la grossezza, massimamente se la prima acqua della cocitura si getti, e di nuovo vi si raggiunga l'acqua.