RIGIÙNGERE v.

0.1 reçonçer, reçonçerà , reçonto, regiongeva, regiongia, reiunti, rejonse, rejonsemmo, rejunsero, rigiónto, rigiugneravi, rigiugnerò, rigiugnersi, rigiungeranno, rigiunse, rigiunsi, rigungeli, riiungiri, riiungu.

0.2 Da giungere.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.); Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Comporre nuovamente in unità (ciò che era stato smembrato). 1.1 Pron. Ricostituirsi in unità con qsa da cui si era stati separati. 1.2 Accomunare (qno) in una stessa condizione. 1.3 [Rif. a un oggetto:] tornare al precedente stato in seguito a rottura o guasto. 2 Mettere nuovamente in più, aggiungere ulteriormente. 3 Lo stesso che raggiungere. Estens. Colpire (rif. a un proiettile). 4 Tornare in un luogo da cui ci si era allontanati (anche fig.). 4.1 Arrivare in un luogo al termine di un percorso.

0.8 Marco Maggiore 20.09.2017.

1 Comporre nuovamente in unità (ciò che era stato smembrato).

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 9, vol. 2, pag. 181.22: Eu aiu una gaia; et si la disfaczu tucta da virga a virga et poi la riiungu comu da prima, eu aiu disfacta la gaia et rifactula killa midesma.

1.1 Pron. Ricostituirsi in unità con qsa da cui si era stati separati.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 251.10: imperò che l'appetito che ha di rigiugnersi col suo corpo, le dà alcuno impedimento di non gittarsi tutta...

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 29, 22-36, pag. 766.21: imperò che li cieli sempre staranno coniunti coi suoi motori, e l'anime umane co li suoi corpi; e benchè a tempo si dissolvano, anco poi si rigiungeranno insieme e staranno coniunte in perpetuo...

1.1.1 [Rif. a corsi d'acqua:] confluire nuovamente in un solo fiume.

[1] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 127.12: la mità intrava dentro la cità e l'altra mità ne andava intorno alle mura e all'altra porta di fore l'una et l'altra parte del fiume insieme se regiongeva.

1.2 Accomunare (qno) in una stessa condizione.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 15.20, pag. 54: Como da tene a mene - fo appicciato amure, / simo reiunti en pene - con etterno sciamure...

1.3 [Rif. a un oggetto:] tornare al precedente stato in seguito a rottura o guasto.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 167, pag. 157.40: Et in quella Tristan disse: «Ha, damisela, atanto almen disé-me, s'el ve piaxe, per qui questo scudo sè sfendudo e s'el porà çià mai reçonçer».

2 Mettere nuovamente in più, aggiungere ulteriormente.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 337.33: Or giunto che v'arai dell'ariento [[...]], e che sia fonduto [[...]], e per lo detto modo ne lo trarrai e lascerai riposare, e gitterane fuori lo salvaggio, e l'altro ritornerai al fuoco e rigiugneravi dell'altro ariento sopr'esso che avessi a partire...

[2] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 227, pag. 114: Tuo' vischio de cerro terci dui, / E de sunça colada un terço toi, / E mitelo al foco e fallo disfare / Tutto insieme bene incorporare, / E poi lo cerca e s' el ti par duro, / Rigungeli anche de la sunça puro...

3 Lo stesso che raggiungere. Estens. Colpire (rif. a un proiettile).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.41, vol. 1, pag. 247: e poi rigiugnerò la mia masnada, / che va piangendo i suoi etterni danni.

[2] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 9.14, pag. 671: per che tu m'hai con tua saetta giónto, / e già non m'è valuto esser fuggito / tanto, che dai tuoi stral non sia rigiónto.

4 Tornare in un luogo da cui ci si era allontanati (anche fig.).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 74, pag. 358.22: concepette [[...]] sanza nulla concupiscenzia, e questo si mostra per quattro grandi cose che fuoro in lei (de le quali non udii, ché mmi parti' qui, se non un poco da sezzo, ché rigiunsi tardi).

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.15, vol. 2, pag. 157: E questo fece i nostri passi scarsi, / tanto che pria lo scemo de la luna / rigiunse al letto suo per ricorcarsi, / che noi fossimo fuor di quella cruna...

4.1 Arrivare in un luogo al termine di un percorso.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 323, pag. 70: Rejonsemmo in Aquila, lo dì dello Perduno, / Alegri con gran festa, cantando cescasuno; / Appresso allo vespero rejonse quisto comuno; / Jemmone ad Collemagio, anco mancare alcuno.

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 12, pag. 241.28: cossì convene che da l'altra parte el dicto sangue prema più giù lo fondo so, infin a tanto che esso regiongia infin al loco ove se piange la tirampnia.