SCOGLIA (1) s.f.

0.1 iscogla, scogli, scoglia, scoglie, scoglio.

0.2 Etimo incerto: lat. spolia incrociato con scaglia (DELI 2 s.v. scoglia)?

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi mediani e merid.: Gillio Lelli, Rime (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 Anche s.m. (scoglio).

Locuz. e fras. a scoglio a scoglio 2.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Involucro deposto dai rettili (spec. dai serpenti) durante la muta. 1.1 Masch. 1.2 Pelle o corazza di un animale vivo (rif. in partic. al serpente). 1.3 Squama della pelle di un rettile. 2 Estens. Rivestimento esterno, scorza. 2.1 Masch.

0.8 Marco Maggiore 28.11.2017.

1 Involucro deposto dai rettili (spec. dai serpenti) durante la muta.

[1] f Dotto Reali (ed. CLPIO), XIII sm. (tosc.), L 075.45, pag. 151: O!, quante pene passa, / chi lassa - voglia! - Doglia / da sé dispoglia, - scoglia / como fa serpente. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 19, pag. 283.23: elli [[scil. serpenti]] dimagrano fortemente et la loro pelle alarga et comincia a piegare in suo corpo; allora entrano per força nelo stretto di due pietre tanto che elli si dispoglano dela vecchia iscogla: allora diventano freschi et giovani et bene vedenti.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 275.25: Se 'l pesco per lo sole s'abbronza, rechilisi della terra a piedi, e poi dopo vespero s'innacqui, e facciaseli ombra. Aiutasi ancora sospendendovi suso la scoglia della serpe.

[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 295.10: hec scuama, me, la scoglia e la piastra de la coraçça e la scoglia de la serpe e la raschiatura del pescie.

1.1 Masch.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 153.1, pag. 64: E cinsesi uno scoglio di serpente, / e fece fummi e sue congiurazioni, / e l'anima rivenne immantenente / nel corpo...

- Fig. [Nella Commedia e nei commenti danteschi, come metaf. del peccato abbandonato dal penitente].

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.122, vol. 2, pag. 34: Correte al monte a spogliarvi lo scoglio / ch'esser non lascia a voi Dio manifesto.

[3] Gl <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 2, 118-133, pag. 36, col. 2.6: Lo scoglio, zoè: 'l peccado...

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 347.7: però che per questo tu t'avacci a farti santo, e a spogliarti lo scoglio del peccato, pentuto e confesso...

1.1.1 Masch.Estens. Spoglie abbandonate da un animale o da una creatura leggendaria che si rigenera (in contesti fig.).

[1] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 3.16, pag. 129: E s'io potesse contrafar natura / de la finìs che s'arde e poi rivene, / eo m'arsera per tornar d'altro scoglio, / e surgeria chiamando pïetanza... || Cfr. Lubello in PSs, vol. III, p. 342: «scoglio: 'scorza, spoglia', forma maschile di scoglia, con riferimento alla pelle del serpente in Intelligenza 153».

[2] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 10.9, pag. 589: Madonna, il vostro fedel servo / a voi ne manda, che ci riceviate, / dicendo che lo scoglio di doglienza / ave gittato come face 'l cervo... || Cfr. Contini, p. 589: «qui Lapo pensa al cervo che, mangiando serpi, e poi bevendo molta acqua, si credeva ringiovanisse e si spogliasse delle corna vecchie».

1.2 Pelle o corazza di un animale vivo (rif. in partic. al serpente).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 221.32: E Regolo andando con l'oste a uccidere la bestia [[scil. serpente]], e sanza frutto lanciandogli le lance, perchè abbiendo egli una scoglia durissima, si rintuzzavano, e i colpi tornavano addietro...

1.2.1 Masch.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 222.3: comandò Regolo che con fortissime balestra fosse saettato, co' colpi delle quali lo scoglio, che come sasso era duro, dalle coste si cominciò a spiccare.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 315.10: però che 'l serpente va con lo scoglio, avegna che si trovino alcuni serpenti, ch'hanno brancuccie, ma non l'hanno pilose...

1.3 Squama della pelle di un rettile.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 222.8: le quali ha dalla bocca infino al ventre di sotto igualemente disposte in tale modo, che le scoglie usa in modo di unghioni, e le coste in modo di piedi.

[2] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 295.9: hec scuama, me, la scoglia e la piastra de la coraçça e la scoglia de la serpe e la raschiatura del pescie.

1.3.1 Masch.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 113.26: Allora appario il vegghiante Drago terribile cogli scogli risonanti, e suffolando col petto torto spazzava la terra.

2 Estens. Rivestimento esterno, scorza (anche in contesto fig.).

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 14.7, pag. 476: Disnaturato son come la foglia / quand' è caduta de la sua verdura, / e tanto più che m'è secca la scoglia / e la radice de la sua natura...

2.1 Masch.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2566, pag. 264: Ma pènsati davanti / se per modo d'orgoglio / enfiaste unque lo scoglio...

[2] Gillio Lelli, Rime (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 12.1.10, pag. 792: Tu credi ad un che ti pasce di vento, / ché non può aver per sé pur de lo scoglio; / e lasce quel che ti può far contento. || Cfr. Marti, p. 792: «pur de lo scoglio: neanche la scorza, nonché il frutto».

[4] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 123.7: e tutte [[scil. nocciole]] manifestano la loro maturitade, quando da' loro scogli si partono, le quali quando saranno secche al Sole, lungamente si conservano.

[5] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5, 49.4, pag. 71: nel mio Signor buon, Iesù Cristo, el quale / fu Dio e omo, sempre creder voglio, / e sono apparecchiato a ogni male / patir per lui, in questo lieve scoglio / di questa trista carne vile e frale...

- Locuz. avv. A scoglio a scoglio: uno strato dopo l'altro.

[6] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 41.149, pag. 111: Alcuno i panni, ch' i' aveva induti, / A scoglio a scoglio mi trae' di dosso, / I qua' grondavan sanz' esser premuti.

[u.r. 17.09.2021]