DATTORNO avv./prep./agg.

0.1 datorno, d'atorno, da torno, dattorno, d'attorno, da tuorno, da turno.

0.2 Da da o di e attorno 1.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.); Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.).

In testi sett.: Poes. an. ven., XIII; Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Doc. venez., 1315 (12); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Framm. Milione, XIV pm. (emil.); Doc. padov., c. 1375 (2); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Agg. invariabile.

Locuz. e fras. andare dattorno 1.2, 1.2.1, 2.1.4; dattorno attorno 1, 1.2.3; dattorno attorno di 2.1.3; dattorno a 2.1; dattorno di 2.1.1, 3; guardare dattorno 5.1; mandare dattorno 1.2.2; stare dattorno 2.1.5; tutto dattorno 1.

0.7 1 In senso circolare, in partic. in modo da avvolgere qsa. 1.1 Dalle immediate vicinanze, in tutte le direzioni. Estens. Nei luoghi circostanti. 1.2 Estens. [Per indicare gen. spostamento nello spazio:] in direzione indeterminata, in circolazione. Andare dattorno: perlustrare un luogo in tutte le direzioni. 1.3 [Rif. all'atto di ispezionare un ambiente:] nello spazio circostante (in contesto fig.). 2 Prep. [Rif. a un movimento:] con andatura circolare rispetto a qsa o qno che funge da centro. 2.1 [Con rif. alla disposizione nello spazio:] ai lati o sui margini di qsa (in partic. in modo da circondare). Estens. Nelle immediate vicinanze, nei pressi (di qno o qsa). 3 Agg. Che si trova nelle immediate vicinanze; circostante. 4 Locuz. prep. Dattorno di: all'incirca, pressappoco (con rif. a una quantità o a una misura). 5 In maniera relativa o attinente (a una data questione). 5.1 Fig. Da ogni punto di vista.

0.8 Marco Maggiore 06.09.2015.

1 In senso circolare, in partic. in modo da avvolgere qsa.

[1] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 43, pag. 639: Sovra la cità è fato un cel reondo / d'açal e de ferro, d'andranego e de bronço, / de saxi e de monti tuta muraa d'atorno / açò k'el peccaor çamai no se 'n retorno.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, introduzione, pag. 179.28: fattosi aprire un giardino che di costa era al palagio, in quello, che tutto era da torno murato, se n'entrarono...

- Dattorno attorno.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 4, proemio, pag. 48.28: che 'l Sole fa lo suo corso per uno circulo obliquo, il quale cigne la predetta spera d' atorno atorno, e tocca uno delli estremi [de] lo circulo, o vero Tropico estuale...

[4] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 141.25: per la qual cagione spesse volte si seccano, quando i pedali d'attorno attorno si parton dalla corteccia infino alla carne lignea ovvero erbale della pianta...

- Tutto dattorno: da ogni parte.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 6, pag. 303.9: fattagli una ghirlanda di rose e tutto da torno delle rose che colte avevano empiutolo, disse alla fante...

1.1 Dalle immediate vicinanze, in tutte le direzioni. Estens. Nei luoghi circostanti.

[1] Poes. an. ven., XIII, 295, pag. 144: Lo to fruto à resanado l'animo / E lla fontana che da torno meni / Sì 'nd' à frescadi a li biadi regni.

[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 22.4, pag. 381: qual più li piace, damigella o dama, / abbiane molte che li sien da torno...

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 9, pag. 162.4: Sì che co' cavalli di messer Carlo, che erano VIIJ.C, e con quelli de' paesani dattorno venuti, vi si trovarono cavalli MCC al suo comandamento.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 182.18: e lasciate genti sanza numero dattorno e di sotto, ragguarda gli popoli etiopi e' campi cefei.

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 24, pag. 116.20: Quando el fixeva despigliao da quel arbor sancto de la croxe de Cristo quell esser-ghe d'atorno, e beá quella chi 'l poeva meglio tochar e baxar e tençe'-sse de quel sangue...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 100, vol. 3, pag. 211.23: diciamo l'ora di nona; ma pure, come allora avenne, significò in Firenze e d'attorno fame e mortalità grande...

[7] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 54, pag. 161.24: Scalzamolo dalla fonte del Campo co molta divozione e mortificazione, e tutto il mondo vi si racolse dattorno...

[8] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 37, pag. 51.20: E taiase li rami, quando li scomença a butar fura. E li maistri che fa el lavoriero da torno sì li uxa a farlo lucente e molexin.

[9] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 268.2: et, in sulla levata da chanpo, arsono a Sallorenzo alle Chorti et ivi dattorno [molte] chase di cittadini...

[10] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 215, pag. 560.12: ciò che feciono, non feciono perché fosse occulto, ma perché la novella si sapesse d' attorno, riputandosi d' esserne tenuti più piacevoli...

1.2 Estens. [Per indicare gen. spostamento nello spazio:] in direzione indeterminata, in circolazione. Andare dattorno: perlustrare un luogo in tutte le direzioni.

[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 1, cap. 13, vol. 1, pag. 117.19: Quando il padre della famiglia, avrà in pensiero di comperar podere, [[...]] vi si dee affaticar volentieri, e non gli dee bastare andarvi solamente una fiata d'attorno, perocchè quanto più vi andrà dattorno, tanto più quello che fia buono, gli dee essere a piacimento.

1.2.1 Locuz. verb. Andare dattorno: aggirarsi senza una meta determinata, girovagare (in partic. con l'intento di dare sfogo agli istinti).

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 21, par. 4, pag. 380.28: Un' altra fiata perch' ella andava troppo d'attorno, e spezialmente quand' era in villa, disse la madre a llei...

[2] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. XXI: Non contento andare palesemente d'atorno, ma andare bevendo; e non contento d'essere solamente veduto nelle taverne istava tutto il dì nei bordelli... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2.2 Locuz. verb. Mandare dattorno: muovere o mettere in circolazione qsa (anche con valore metaf.).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 30.17: Stette ferma quivi; e poi che, superbia, ebbe mandati datorno gli superbi occhi, disse...

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 9, cap. 25, pag. 421.17: Come tutti nelle navi furono, mandò d' attorno scafe...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 5, pag. 296.19: E in Messina tornatisi dieder voce d'averlo per loro bisogne mandato in alcun luogo; il che leggiermente creduto fu, per ciò che spesse volte eran di mandarlo da torno usati.

1.2.3 [Con idea di moto da luogo:] dattorno attorno: da ogni parte, dalle vicinanze.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 109.29, pag. 105: Altri assai d'atorno atorno / vegnon a la nostra insegna, / come il sir di Valdintorno / e quel de la Ripa-degna...

1.3 [Rif. all'atto di ispezionare un ambiente:] nello spazio circostante (in contesto fig.).

[1] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 29, pag. 57: Or m' entendi per Deo, bel dolç' amigo, / quando me penso e vólçome d' atorno / quanto serà fer e forto lo çorno, / quando Fiol de Deo omnipotento / verà da cel...

2 Prep. [Rif. a un movimento:] con andatura circolare rispetto a qsa o qno che funge da centro.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 41.33: E 'n quello loco li se volgiarà lo cielo d'atorno cum tutte le sue stelle en modo de macina...

2.1 [Con rif. alla disposizione nello spazio:] ai lati o sui margini di qsa (in partic. in modo da circondare). Estens. Nelle immediate vicinanze, nei pressi (di qno o qsa).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 1, pag. 175.28: secondo la cosa odorifera, che tene lo suo odore circularemente d'atorno sé certa quantità de spazio.

[2] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1138, pag. 73: sì ch'io non so là dove omai me torno, / se non al grave planto et al lamento, / vedendome tante doie datorno.

[3] f Bonaventura di Demena (?), Cons. filos., XIV (ven.), Cap. 21, pag. 128.25: E veramente, quando tu ieri in la toa prosperitade, li fintiçi amisi parevano piover datorno casa toa tanti parevi averne... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2.1.1 Locuz. prep. Dattorno a.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 31.6: e trovamo en questo mare d'atorno a la terra isole asai e piciole e grandi, e abetate e disabetate.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 90, pag. 139.22: Egli à ordinato che XL giornate d'atorno a lui tutte genti debbano cacciare e uccellare...

[3] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 238.29: si traspongono in terra ben lavorata, fatto il foro col palo o nelle porche o dattornoa molte porche, le quali sieno nuovamente seminate.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 129.25: E se solamente de nuy, chi simmo chà insarmati mustre de avere tanto dolore, quanto plu dolerray se da tuorno a la toa citate contra de te vederray plu che CC milia huomini a ccavallo...

2.1.2 Locuz. prep. Dattorno di.

[1] Doc. padov., c. 1375 (2), pag. 48.21: De uno cho(r)tivo chomo una tore de muro chomo uno brolo de chanpi V o ci(r)cha, che le fose che g'è dato(r)no del dito co(r)tivo e brulo dal lò del me' maxo là o' sta Voxe d[...] sia e debia eser tute mie...

[2] San Brendano ven., XIV, pag. 156.27: de presente vene uno mal vechio da una barba su lo lido corando, e duseva in man do gran tenaie con una gran maza de fero, [[...]] e gitava da torno de si setele de fuogo, como fa lo fero boiente trato fuora de la fosina.

2.1.3 Locuz. prep. Dattorno attorno di.

[1] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 436, pag. 30: Qual è d'un forte muro over d'un spalto / fato da torno a torno d'un chastelo / per mantegnir che algun non faza arsalto, / chossì stavano quili...

2.1.4 Andare dattorno: accostarsi insistentemente (a qno).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 4, pag. 167.3: li quali animali li andavano d'atorno alegrandose e quasi balando e cantando, ciascheduno secondo lo suo verso...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 4, pag. 522.33: Tanto ora con dolci parole e ora con una piacevolezza e ora con un'altra mi sete andato da torno, che voi m'avete fatto rompere il mio proponimento...

2.1.5 Locuz. verb. Stare dattorno (a qno): frequentare o accompagnare qno (verso cui si è subordinati).

[1] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 231, pag. 63: Tuti li Angeli sì à star d'atorno / a Jesù Cristo redemptor del mundo...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 13.20, pag. 43: E questo dare e riciever, sì danno / A cquelle gienti che stanno d'attorno / Molte fiate mala sospeccione.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XII, pag. 512.30: Le cittadi deserte non sono altro se non le compagnie di coloro che stanno da torno all'uomo iniquo, i quali lo lodano, quando il veggono adoperare iniquamente... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 64.10: a la camera ove era lo re, acompagnato de multi suoy familiari chi li stavano da torno.

3 Agg. Che si trova nelle immediate vicinanze; circostante.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 106, pag. 165.21: per tutta la provincia del Catai non à vino se nno in questa città; e questa ne fornisce tutte le province d'atorno.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 38, pag. 214.36: con costui si confidavano le terre dattorno di parte Nera, e con lui aveano composizioni.

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 13.58, vol. 1, pag. 171: E questa, intendi, è piana, / se non savesse la gente dattorno / chi vostri antichi forno...

[4] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 529.11: parte stectaro ad hoste a Cartaggene e gli altri mandò conquistando li paesi da torno...

[5] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 7, pag. 507.35: e portano-li e vendeno-li per le contrate d'atorno in grande abundancia.

[6] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 207.6: Il paese dattorno è sterile quasi come diserto...

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 28, 7-21, pag. 714.14: Turno fece suo sforzo d'ogni gente da turno, e perch'elli signoreggiava Ardea, cittade posta in verso Napoli, ebbe molti Pugliesi in aiuto...

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 67, pag. 149.1: Il piacere che quelli dattorno ebbono di ciò, non è da domandare...

4 Locuz. prep. Dattorno di: all'incirca, pressappoco (con rif. a una quantità o a una misura).

[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 77, vol. 3, pag. 126.3: Conviensi fare il porcile alto dattorno di tre piedi, e poco più ampio di quell'altezza da terra...

5 In maniera relativa o attinente (a una data questione).

[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 259.16: noi crediamo essere savi nell'arte d'amore e sapere bene li rimedi che bisognano dattorno, appena potemmo ischifare li suoi lacci di pestilenzia pieni...

5.1 Fig. Da ogni punto di vista.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 25, pag. 330.8: E d' attorno guardando tutti i consigli, niuna cosa avevano di rimanente, se non non sicurissimo ricetto a' malvagi consigli... || Cfr. Liv., XXVIII, 25, 13: «omnia circumspectantes <consilia> nihil reliqui habebant praeter unum tutissimum a malis consiliis receptum...».