LARVA s.f.

0.1 larva, larve.

0.2 Lat. larva (DELI 2 s.v. larva).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.5 Locuz. e fras. sotto larva 2.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Nell'antica Roma:] spirito di un defunto che ha condotto una vita malvagia; demone maligno. 2 Raffigurazione plastica che copre il volto di chi non vuole farsi riconoscere; maschera. 2.1 Locuz. agg. Sotto larva: in maschera. 2.2 [Con uso agg.:] coperto da una maschera. 2.3 Estens. Veste che indossa chi non vuole farsi riconoscere. 2.4 Estens. Aspetto esteriore. 3 [Arch.] Scaglia di pietra usata per coprire i tetti.

0.8 Luca Morlino 01.09.2015.

1 [Nell'antica Roma:] spirito di un defunto che ha condotto una vita malvagia; demone maligno.

[1] Gl f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. IX, cap. 11, vol. 4, pag. 33.8: Dice certo anche l'anime delli uomini essere demoni, e d'uomini diventare iddii casalinghi, se sono trovati essere buoni; e diventano fantastiche e terribili apparizioni e Larve, se sono rei [[...]] Quando quantunque maligni uomini si sieno stati, si credono diventare Larve ovvero Manes, iddii tanto piggiori, quanto sono più cupidi di nuocere [[...]] le Larve sono demoni nocevoli fatti dalli uomini. || DiVo; non att. nel corpus da altra ed.

2 Raffigurazione plastica che copre il volto di chi non vuole farsi riconoscere; maschera.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.127, vol. 2, pag. 258: Ed ei: «Se tu avessi cento larve / sovra la faccia, non mi sarian chiuse / le tue cogitazion, quantunque parve.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 15, 127-138, pag. 359.19: Se tu avessi cento larve; cioè mascare, che si metteno a la faccia quelli che si volliono camuffare, o vero contraffare...

2.1 Locuz. agg. Sotto larva: in maschera.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.91, vol. 3, pag. 502: Poi, come gente stata sotto larve, / che pare altro che prima, se si sveste / la sembianza non süa in che disparve...

2.2 [Con uso agg.:] coperto da una maschera.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.41: Per esser visti - e tenuti potenti, / con bisse e con serpenti / mostrando de legarve, / sète venuti larve - e ognun ve fugge...

2.3 Estens. Veste che indossa chi non vuole farsi riconoscere.

[1] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 82-96, pag. 675, col. 1.13: Larve. Si è una generatione de vestimente, le quae covreno lo vestido in tal modo che non se decerne che animal se sia, che non ha né colarina, né maneghe, né altre parte conforme alle membre del vestido.

[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 30, 82-96, pag. 795.33: larva è vocabulo grammaticale, che significa vesta contrafatta, come si vestono li omini, che non vogliono essere cognosciuti...

2.4 Estens. Aspetto esteriore.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 89.7, pag. 122: Diceami il cor che per sé non saprebbe / viver un giorno; et poi tra via m'apparve / quel traditore in sì mentite larve / che più saggio di me inganato avrebbe.

3 [Arch.] Scaglia di pietra usata per coprire i tetti.

[1] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 115-138, pag. 301, col. 2.9: Larve sono masegole delle quae in certi paisi se ne covere le case, tutto a simele come se covreno de cuppi...

[u.r. 07.06.2018]