LEONCELLO s.m.

0.1 leoncegli, leoncel, leoncelli, leoncello, leoncielli, lïoncel, lioncelli, lioncello, lïoncello, liuncelli; f: lionçelli.

0.2 Lat. mediev. leoncellus (DEI s.v. leoncello).

0.3 Bestiario toscano, XIII ex. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Cucciolo del leone. 1.1 In contesto fig. Ragazzo giovane. 2 [Arald.] Estens. Elemento decorativo di uno stemma o di un'insegna che raffigura un piccolo leone. 2.1 Estens. Nobiluomo appartenente a un casato il cui stemma raffigura un piccolo leone. 2.2 Estens. Insegna raffigurante un piccolo leone. 3 [Arch.] Estens. Elemento costruttivo che raffigura un piccolo leone.

0.8 Luca Morlino 23.09.2015.

1 Cucciolo del leone.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 13, pag. 33.30: e lo padre viene e grida sopra loro fortemente sì che lli leoncielli si fanno vivi.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 3, pag. 126.9: Appresso questo, egli temendo non il leoncello volesse mangiar la cerbia, la lontanava da sé...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 117, pag. 461.8: E mirando Prezzivalle, sì vide che uno grande serpente ne portava un piccolo lioncello, e uno grande lione gli andava dietro latrando e mugghiando...

[4] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. II, [vv. 373-76], pag. 69v.16: Né anche la lionessa, quando ella dà li uveri, çò è le mammelle, ai lionçelli che lacta la mare, se algun andasse da ella o per tuor li fioli o per altra cason, non è così crudel... || DiVo; non att. da altre ed. nel corpus.

[5] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 31, pag. 23.6: Li lioncelli nascono morti, et al terzo giorno vien il padre a lloro, e urla e grida tanto che lli risuscita...

- [Come termine di paragone].

[6] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 42.1, pag. 267: E come leoncel cui fame punge, / il qual più fier diventa e più ardito / come la preda conosce da lunge...

1.1 [Per metaf.]. || Att. solo come volg. di «catulos leoninos» di Val. Max., IX.3.ext.2.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 632.19: Amilcare [[...]] guatando quattro suoi figliuoli di puerile etade, dicea, che in morte et in disfacimento del nostro imperio elli nutricava quattro leoncelli.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 208.19: Ca issu, videndusi quatru filgi di puerili etati, dichia que issu nutricava quatru liuncelli in destruciuni di lu nostru imperiu.

2 [Arald.] Estens. Elemento decorativo di uno stemma o di un'insegna che raffigura un piccolo leone.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 135, pag. 196.12: uno scudo pendea a suo collo, ch'avea lo campo azurro e leoncelli ad oro, molto ricchamente lavorato.

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 27, pag. 131.22: El mastin vecchio e nuovo sono e Malatesti: la loro naçione fu da Verrucchio e ànno ell' arme a leoncelli.

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 94, pag. 367.2: E Tristano, per racconsolarlo, sì prende l'elmo di Dinadano e sì gli dona il suo, lo quale avea uno lioncello d'oro per cimiero...

2.1 Estens. Nobiluomo appartenente a un casato il cui stemma raffigura un piccolo leone.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 27.50, vol. 1, pag. 459: Le città di Lamone e di Santerno / conduce il lïoncel dal nido bianco, / che muta parte da la state al verno.

[2] Gl Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 27, pag. 194.17: di Faenza e d'Imola per loro fiumi qui cosí nominate, che, simigliantemente da[l] leoncello azzurro nel campo bianco, cioè di Maghinardo antico da Susinana, reggendo fosser guidate...

[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 27, 31-54, pag. 695.35: Conduce il leoncel del nido bianco; questo dice, perché queste due città signoreggiava Maghinardo da Susinana, lo quale avea per arme uno leone vermiglio nel campo bianco...

2.2 Estens. Insegna raffigurante un piccolo leone.

[1] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 27, pag. 406.10: Queste doe citate conduceno lo lioncello al nido bianco, idest l'armatura d'un leone in campo bianco...

3 [Arch.] Estens. Elemento costruttivo che raffigura un piccolo leone.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 67, pag. 302.9: Poi fece lo popolo fare una piramide, cioè una gran colonna quadrata di pietra numidiena, sopra quattro leoncelli di metallo, d'altezza di venti passi...

[2] Doc. sen., 1306-75 (2), [1369], pag. 133.15: Maestro Antonio Brunacci die dare per uno lioncello di marmo biancho che si mise a la fonte in chasa de' Signiori Difensori...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 10, 130-139, pag. 242.12: Per mensola; questo vocabulo significa lo piumacciuolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche trave...