STORIARE (1) v.

0.1 storia, storio.

0.2 Da storia.

0.3 Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.); Boccaccio, Rime, a. 1375.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Narrare in forma di storia; raccontare. 1.1 Andare macchinando. 2 Signif. non accertato.

0.8 Luca Morlino 04.05.2015.

1 Narrare in forma di storia; raccontare.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 15.42, pag. 380: Similemente, dopo la vittoria / ch'ebbe di Dario, come si ragiona, / tra' Persi dico un'altra ello ne storia.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 52, terz. 65, vol. 3, pag. 84: E Messer Adoardo, di que' d' Oria, / prese Saona, e fella rubellare / da' Genovesi, come quì si storia.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 302.415, pag. 363: e che mi vaglia alquanto questo scrivere, / che io ho fatto col tuo aiutorio, / nel qual de' Bianchi fedelmente storio...

1.1 Andare macchinando. || (Branca).

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 41.151, pag. 226: Vergine eccelsa [[...]] sempre la faccia tua 'nante mi stia. / La qual discacci quel ch'inferno storia, / e me conservi così fermamente, / come bisogna ad acquistar la gloria / del tuo Figliuolo e Padre onnipotente». || Se non va piuttosto con storiare 2.

2 Signif. non accertato.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 21.72, pag. 62: Camillo è degno qui d'alta memoria, / perch'allor mi soccorse e saper dèi / che fu il secondo Romul che mi storia.