FOLTO agg./s.m.

0.1 foita, foite, folta, folte, folti, folto, fulta, fulti.

0.2 Lat. fultus (DELI 2 s.v. folto).

0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Rime Arch. Not. Bologna, 1302-33 (bologn.), [1309]; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Manfredino, a. 1328 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. fare folto 4.1.

0.7 1 Formato da elementi molto fitti, che danno l'apparenza di costituire un insieme compatto (con rif. alla vegetazione, ai peli della barba o del manto degli animali, dei capelli). 2 Che ha una consistenza notevole e ha grande massa in poco volume; denso. 2.1 Che si manifesta con particolare concentrazione; intenso. 3 Radunato fittamente in poco spazio. Estens. Composto da molte persone (un gruppo). 3.1 Sost. La parte più numerosa e fitta di un gruppo di persone. 3.2 Che preme con insistenza; incalzante. Estens. Aggressivo. 3.3 Estens. In grande quantità; numeroso. 4 Fornito in grande quantità di qsa; pieno. [In partic., con rif. a qualità o sentimenti:] pervaso. 4.1 Locuz. verb. Fare folto: fornire in grande quantità; riempire.

0.8 Luca Morlino 04.05.2015.

1 Formato da elementi molto fitti, che danno l'apparenza di costituire un insieme compatto (con rif. alla vegetazione, ai peli della barba o del manto degli animali, dei capelli).

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 10, pag. 107.5: A passare fiumi, a correre per dirupate, andare per spesse e folte selve...

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 296.13: la concupiscenza non si compieo allora sotto l'aere, ma ne li folti boschi e ne le spelunche...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.75, vol. 1, pag. 591: ed el prese di tempo e loco poste, / e quando l'ali fuoro aperte assai, / appigliò sé a le vellute coste; / di vello in vello giù discese poscia / tra 'l folto pelo e le gelate croste.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 74.23: E avendo fatto suo proponimento d'uccidere il fanciullo, eleggie due de' più suo segretari Sergienti, e a loro comanda che nell'aspra e folta selva sia il fanciullo portato per le loro proprie mani, e morto...

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 400.14: Le guide de' carri stanno intorno tutti, e toccano i sonanti petti colle mani, e pettinano i colli loro di chiome folti.

[6] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 28.3, pag. 362: E nella testa appena si vedeano / gli occhi dolenti; e le guance, lanute / di folto pelo e nuovo, non pareano...

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 58.21: Ora ène mutata connizione, che a deletto portano capelletto in capo per granne autoritate, varva foita a muodo de eremitano, scarzella a muodo de pellegrino.

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 113.23: Lo re Menon fo grande e bello de persona, le spalle appe late, la braza grossa, lo piecto duro, li capilli crispi e fulti...

2 Che ha una consistenza notevole e ha grande massa in poco volume; denso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.6, vol. 1, pag. 143: Attento si fermò com' uom ch'ascolta; / ché l'occhio nol potea menare a lunga / per l'aere nero e per la nebbia folta.

[2] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 5.12, pag. 55: Ma po' che 'l mastro levò via 'l coperchio / che li avea facto con le man al volto / per sua utilità, non per soperchio, / mostrolli allora non di lungi molto / venir un messo mandato da Dio, / passando Stige per quel aer folto.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 249.16: allora ch'è sì pregno, che il filo che fa quello circulo si mantiene, e non fia sì folto e sì spesso il vapore, che nne celasse il corpo della Luna.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 16, pag. 84.2: avendo il sole co' suoi aguti raggi cominciato a dissolvere l' oscure nebbie, il re, [[...]] ficcando gli occhi fra la folta nebbia nel fondo della oscura valle...

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 539.22: da poco in qua s'è messa la più folta neve del mondo, e nevica tuttavia...

- [In contesto fig.].

[6] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 748.34: Intanto i Trojani s'appressimano alla città: e Messapo incontro, e' veloci Latini, e Cora col fratello, e la compagnía della vergine Camilla levano il romore, e impazzanti confortano i cavalli, e insiememente d'ogni parte spandono i lancioni folti a modo di neve, e 'l cielo s'oscura per l'ombra.

2.1 Che si manifesta con particolare concentrazione; intenso.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 625.22: tutti i celestiali abitatori fremivano con isvariato consentimento, siccome i primi raccoglimenti de' venti folti fremiscono nelle selve, e i ciechi mormorii gli ravvolgono manifestando ai marinai i futuri venti.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 755.25: Ma Enea no gli perseguita, ma per la folta oscurità va cercando; lui per la battaglia domanda lo forte.

3 Radunato fittamente in poco spazio. Estens. Composto da molte persone (un gruppo).

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 505.42: Allora, accesi per cotali detti, si rattengono, e con folta compagnia si fermano.

[2] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 512.5: Entorno a questo castello de qual parlo volano li spirti maligni folti e spessi come vespe.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 25-27, pag. 143, col. 1.11: E dà exempio a tale movemento, e dixe sí como li stornelli al tempo freddo fanno samme e piena schiera, zoè folta e larga e grande quantitade...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 137, pag. 527.21: e armato con loro insieme [[Dario]] monta a cavallo, e sanza modo ora qua ora là scorrendo fra la folta gente, che a vedere correa, dietro all' armato campione si mettono con le lance in mano...

3.1 Sost. La parte più numerosa e fitta di un gruppo di persone.

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 181.24: E veramente li Troyani nonn avrebbero potuto sostenere, se non fosse Ettor, il quale era nel più folto de' nemici, e lle piue strette schiere apriva...

3.2 Che preme con insistenza; incalzante. Estens. Aggressivo.

[1] Nacchio di Pachio, Amicho mio, XIII/XIV (fior.), 7: Ma, se paghar dovessi una chatena, / quel chan che v'è non vo' trovare sciolto, / ch'enver' di me si mostra tanto folto, / che nella ghanba ne sento anchor pena.

- [Con rif. a uno scontro militare:] serrato.

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 41, vol. 1, pag. 417.32: Innanzi ch'io fossi rinchiuso da' nemici, vidi io il consolo a combattendo e confortando li suoi presso de' gonfaloni, là ove la battaglia era più folta e più pericolosa.

3.3 Estens. In grande quantità; numeroso.

[1] Rime Arch. Not. Bologna, 1302-33 (bologn.), [1309] 30.6, pag. 165: Ch'i bon senblante et le parole molte, / Le qual vuy fati a cui v'è de presente, / Aviti retornà sì a mente / Che son più sparti che no fo may folti...

4 Fornito in grande quantità di qsa; pieno (in partic., con rif. a qualità o sentimenti).

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 76.1, pag. 146: Non ebbe il viso di belleze folto / colei che intorno al polo fa sua corsa / come à d'ogni piacer questa nova orsa, / per cui da ciascuna altra io sum dessolto.

[2] A. Pucci, Nuovo lamento, 1342 (fior.), 21, pag. 8: Oime, Lucca d'ogni vertù folta, / Che per averti meco insieme accolta / Ti comperai, ed altri me t'à tolta!

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 62, comp. 10.4, pag. 78: Iuno, per tema che 'l suo caro frate / non ritornasse sì come protervo - qualche volta / a far com Io cose vituperate, / imaginava, nel conccietto acervo - d'amor folta, / come potesse far ch'altre fiate / Iove non riguardasse a l'amor fervo - dela stolta.

4.1 Locuz. verb. Fare folto: fornire in grande quantità; riempire.

[1] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.4.13, pag. 170: e converrà ormai che tu somerghe / ne le miei' rime, sì ti farò folto, / che non porrai pensar come sia svolto.