0.1 inçanpu, inciampi, inciampo, 'nciampo.
0.2 Da inciampare.
0.3 Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.); Tavola ritonda, XIV pm. (fior.).
In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).
0.5 Locuz. e fras. avere inciampo 1.3; dare inciampo 1.2; dare lo inciampo 1.2; ricevere inciampo 1.3; ricevere malo inciampo 1.3; senza inciampo 1.4; senza malo inciampo 1.4.
0.7 1 Azione o causa che ostacola lo svolgimento di un'altra azione (anche fig.). 1.1 Evento pericoloso. 1.2 Locuz. verb. Dare (lo) inciampo: creare disturbo, ostacolare lo svolgimento di un'azione. 1.3 Locuz. verb. Avere, ricevere (malo) inciampo: essere ostacolato; subire un danno. 1.4 Locuz. avv. Senza (malo) inciampo: in modo agevole, senza difficoltà.
0.8 Luca Morlino 21.05.2015.
1 Azione o causa che ostacola lo svolgimento di un'altra azione (anche fig.).
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 13.66, pag. 464: Poi dopo Iosafat disegno e stampo / Ioram, che de' Giudei il regno tenne, / quando con pace e quando con inciampo.
[1] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 39.45, pag. 239: Ancor niun crudele / non è con simil fiele / che nel subito inciampo / non preghi per iscampo / quella Madre pietosa / che è tutta gratiosa...
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 23.85, pag. 68: Ne la Spagna Amilcar l'ultimo inciampo / de la vita sostenne e sì sconfitta / fu sua gente, che poca ne fe' scampo.
1.2 Locuz. verb. Dare (lo) inciampo: creare disturbo, ostacolare lo svolgimento di un'azione.
[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 243, pag. 333: La vergen Pudicitia exìo for ne lu campu, / de arme tucta reluce; / le vestementa corçase, ke nno li desse inçanpu; / fe'se singnu de cruce.
[2] A. Pucci, Tre sonetti, p. 1378 (fior.), [p. 1384] 229a.14, pag. 271: Tu se' sí caldo che tu meni vampo, / ma tu potresti raffreddar le vene, / pur che fortuna ti desse lo 'nciampo...
1.3 Locuz. verb. Avere, ricevere (malo) inciampo: essere ostacolato; subire un danno.
[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 23, pag. 87.22: Onde io v'addomando il dono promessomi: dico che voi, padre mio, mi doniate questo Tristano, e ch'egli non riceva niuno male inciampo di sua persona -.
[2] Cantare della vendetta, a. 1375 (tosc.), st. 10.4, pag. 75: Se re di fuorj morisse o avesse [in]ciampo, / come faremo sança suo persona? / chi darebe per lui a la terra scampo?
[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 50, terz. 95, vol. 3, pag. 65: Attanto ad Uguccion venne novella, / che la sua scorta avea avuto inciampo, / e la sua vittuaglia siccom' ella.
1.4 Locuz. avv. Senza (malo) inciampo: in modo agevole, senza difficoltà.
[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 109.22: e un altro cavaliere appiè che l'addestrava perché più soavemente cavalcasse e sanza malo inciampo.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 5, terz. 71, vol. 1, pag. 59: e appresso alla Città fermaro il campo, / entrar nel Borgo, e dugento pregioni / ne menaro a Firenze sanza inciampo.
[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 27, terz. 47, vol. 2, pag. 38: Nel detto tempo il dì di Carnasciale / s' apprese in Firenze il fuoco, e 'n vampo / arse un palagio nobile, e reale, / che teneva di vero sanza inciampo, / e non pensar, che quì bugia coperchi, / da Casa i Pazzi a Santa Maria in Campo...