0.1 entopo, entoppo, imtoppo, intopo, intoppa, intoppi, intoppo.
0.2 Da intoppare.
0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.1.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.
N Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.
0.5 Anche s.f. (intoppa).
Locuz. e fras. avere intoppo 1.1, 2.1; dare male intoppo 2.2; fare intoppo 1.2; prendere l'intoppo 4; senza intoppo 1.3, 2.3; tenere intoppo 1.1; trovare intoppo 1.1, 2.1.
0.7 1 Azione o causa concreta che ostacola lo svolgimento di un'altra azione. 1.1 Locuz. verb. Avere, tenere, trovare intoppo: incontrare un ostacolo, essere ostacolato nello svolgimento di un'azione. 1.2 Locuz. verb. Fare intoppo: ostacolare lo svolgimento di un'azione. 1.3 Locuz. avv. Senza intoppo: in modo spedito; senza difficoltà. 2 Scontro, combattimento militare. 2.1 Avere, trovare intoppo: incontrare resistenza armata. 2.2 Dare male intoppo: affrontare contro qno con violenza; aggredire, attaccare. 2.3 Locuz. avv. Senza intoppo: senza incontrare resistenza armata. 2.4 Fig. Contatto. 2.5 Fig. [Con rif. a concetti astratti personificati o al rapporto amoroso]. 3 Ciò in cui ci si imbatte; ciò che appare alla vista. 4 Fras. Prendere l'intoppo: essere generato; nascere.
0.8 Luca Morlino 03.06.2015.
1 Azione o causa concreta che ostacola lo svolgimento di un'altra azione.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.173, pag. 325: pû un de lor par è tropo / a scampar de tar entopo.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.42, vol. 2, pag. 573: ch'io veggio certamente, e però il narro, / a darne tempo già stelle propinque, / secure d'ogn' intoppo e d'ogne sbarro...
[3] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 31-45, pag. 719, col. 2.7: Secure d'ogni intoppo: çoè che tai coniunzioni èno necessarie.
1.1 Locuz. verb. Avere, tenere, trovare intoppo: incontrare un ostacolo, essere ostacolato nello svolgimento di un'azione.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 14, pag. 300.29: La terza cosa si è, ch'ellino non abbiano né vento che lor gitti polvere, né sole a rincontro, per lo quale lor sia impedito la veduta, ed allora l'uomo può meglio combattere, non avendo alcuno intoppo, che s'elli l'avesse.
[2] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 13.6, pag. 165: Vélla colà, in che tiene intoppo / e dice: «Monte, perché tanto miagola / de question' che nn'è venuto zoppo?»
[3] Poes. an. perug., c. 1350, 276, pag. 23: Vanse segure che non trovano entoppo / schandalo con eror van seminando / sì ch'el mal sopr' al bem chavalcha troppo.
1.2 Locuz. verb. Fare intoppo: ostacolare lo svolgimento di un'azione.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 1.54, pag. 5: Unito et endiviso gola sempre, / sol de disyri se anoda groppo, / che fa entoppo - a chïunca vicia / la leticia - ch'el atende per merto / et en parte ne posede experto.
1.3 Locuz. avv. Senza intoppo: in modo spedito; senza difficoltà.
[1] F Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Sorio-Racheli), a. 1342 (pis.): La notte seguente, siccom'era usato, se ne andò alla porta del monasterio senza nullo intoppo, e aprela... || Sorio-Racheli, Cavalca. Vite, p. 520.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 1.17, pag. 427: «La fede che hai buona, disse allora, / mi piace: ché colui va senza intoppo / che spera in Dio, che 'l crede e che l'adora».
2 Scontro, combattimento militare.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 9.532, vol. 3, pag. 172: Poi che galea è questa, / pon' giù le vele e presta / sia quasi a balestrare / l'armata gente e dare / verso il porto la poppa, / per cessar folle intoppa, / la proda verso il mare, / se bisogna scampare.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 24.96, vol. 2, pag. 417: Qual esce alcuna volta di gualoppo / lo cavalier di schiera che cavalchi, / e va per farsi onor del primo intoppo, / tal si partì da noi con maggior valchi...
[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 94-111, pag. 580.33: E va per farsi onor del primo intoppo; cioè del primo incontro coi nimici...
2.1 Avere, trovare intoppo: incontrare resistenza armata.
[1] F Combattimento di Orlando e Ferraù, a. 1380 (tosc.), II, 24.7: A quella porta Orlando sì li guida, / ucidendo Pagan che contradìa; / ma poco intopo ebbe, perché non sanno / i Lazerini ben quel che si fanno. || Catalano, La Spagna, p. 220.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 27, terz. 80, vol. 2, pag. 42: Messer Guiglielmo Pazzo, e savio troppo, / d' Arezzo uscì con suo gente sovrana, / e 'n guato stette dalla Pieve al Toppo; / dove giugnendo i Bessi con baldanza, / e sprovveduti, n' ebber male intoppo.
[3] F Girone il Cortese, XIV-XV (tosc.): Tanto non potei, risponde il Cavaliere; troppo duro intoppo trovai, per lo quale al primo colpo ne caddi a terra ruinosamente, così malamente || Tassi, Girone il Cortese, p. 259.
2.2 Dare male intoppo: affrontare contro qno con violenza; aggredire, attaccare.
[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 27.91, pag. 185: Da poi cotesto il patron se provide / mandar de gli altri servi assai più troppo / che pria non feo, et color gli divide / come gli primi a dargli male intoppo.
2.3 Locuz. avv. Senza intoppo: senza incontrare resistenza armata.
[1] F Storie pistoresi, a. 1348 (tosc.): e ricolti li triboli della strada, messer Filippo a schiere fatte andò alla piazza senza alcuno intoppo. || S.A. Barbi, Storie pistoresi, p. 117.
[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 10.13, pag. 20: tu se' come el fango sotto neve, / che 'l sol, giugnendo, col suo caldo intoppo / discovre sì che non sta 'scoso troppo.
2.5 Fig. [Con rif. a concetti astratti personificati o al rapporto amoroso].
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 404.6, pag. 245: la Ventura [[...]] tanto cercha intorno che si abbatte / ad un che la recogle al primo intoppo, / cum questi se conserva e st[ri]nge el groppo, / sì che de leve lo mondo trabatte.
[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 88.8, pag. 121: securo omai, ma pur nel viso porto / segni ch'i' ò presi a l'amoroso intoppo.
3 Ciò in cui ci si imbatte; ciò che appare alla vista.
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 4 rubr., pag. 59.1: Delli Scontri ovvero Intoppi. A Dejotaro re apparve il cospetto d' una salutevole aguglia, il quale re ogni cosa quasi facea per agurio...
[2] Gl Chiose a Valerio Massimo (A - FN1), a. 1336 (fior.), chiosa d [I.5.tit.], pag. 3r.6: Scontro, overo intoppo, è qualunche cosa nel principio d'alcuna opera ad alcuno appare e secondo la cosa pigliavano la significatione. || DiVo; non att. nel corpus da altra ed.
4 Fras. Prendere l'intoppo: essere generato; nascere.
[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 2.148, pag. 13: Salatièl, qual pone ben la mente, / de Nerì figlio, et quel dà a Melchì il groppo, / et Melchì da Addì sì se risente, / et Addì da Cosàm prexe l'imtoppo, / Cosàm poi da Helmadàn la scorça trasse...