TASSARE v.

0.1 tanso, tassa, tassado, tassar, tassarà , tassaranno, tassare, tassarli, tassaro, tassata, tassati, tassato, tassiamo, tassino, tassinsi, tassisi, tasso, taxade, taxado, taxarà , taxare, taxata, taxate, taxato, taxemmo, taxemo; a: tansar, tassà , taxino.

0.2 Lat. taxare (DELI 2 s.v. tassare).

0.3 Stat. sen., 1298: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1318]; Doc. amiat., 1360; a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Stat. venez., 1366; a Doc. ver., c. 1371.

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 [Dir.] Stabilire il valore economico del tributo imposto ai sudditi o ai cittadini. 1.1 [Dir.] Imporre un tributo ai sudditi o ai cittadini. 2 Estens. Stabilire preventivamente.

0.8 Luca Morlino 24.11.2014.

1 [Dir.] Stabilire il valore economico del tributo imposto ai sudditi o ai cittadini.

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, dist. 2, 1, pag. 222.9: Et lo camarlingo de la decta Arte che serà per innanzi, sie tenuto e debia la decta gabella ricogliere e ricevere secondo che imposta e tassata serà per li decti tre uomini a ciò electi.

[2] Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1318], pag. 28.34: I· risedio del Bardellone de essere l'uno t(er)ço mio (e) l'altro de le rede di m(esser) Berna(r)do (e) l'altro di Berna(r)dino, p(er)ò ch'io paghai p(er) la sua te(r)za p(ar)te fior. CC, sì chome fue tassato p(er) m(esser) Betto.

[3] Stat. assis., 1329, cap. 1, pag. 164.29: e, se alcuno altramente se receverà de fore del modo e della forma qui de sopra taxata, tale receptione sia vana; el priore, en tal modo recevendo, paghe per onne volta x s..

[4] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 12, par. 2, vol. 1, pag. 371.7: e, se determenato non fosse, sia tenuto e degga esso salario termenare e tassare secondo cho' ad esso parrà; a la taxatione del quale le parte stare siano tenute, sotto la dicta pena, a uno mese compito, a pena de .XXV. livere de denare.

[5] Doc. amiat., 1360, pag. 86.1: Ancho adimando io Tura la mia pa(r)te de' frutti di q(u)ello che la bottigha à guadagnato da X anni in q(u)a; la q(u)ale tasso i(n) mia parte p(er) anno XX fior. d'or(o), mo(n)tano CC fior. d'oro.

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 539, pag. 122: Così similemente tassaro dello vino: / Chi dui some, chi una, chi un barile allo mino...

[7] Stat. venez., 1366, cap. 167, pag. 82.5: Et in tanto quanto quelli, over la maçor parte d'essi, tassarà o averà tassado le dicte legne valer meno, sia tegnudo lo vendeore al compraore reffare per so danno, e nientemeno toia le legne...

[8] a Doc. ver., c. 1371, pag. 334.12: e po' devesso firo axaminà p(er) uno noaro la scritura del libro e quello che ge 'n fiseva tassà el dito maistro Viviano ge 'n devesso daro.

[9] a Stat. lucch., 1376, L. II, cap. 17, pag. 103.29: la taxagione delle quali spese et dichiaragione delli dicti danni et interesse avuto prima lo juramento dal domandatore si taxino et taxare si debiano per lo dicto judice et consoli ad petitione dell'actore.

[10] a Doc. ven., 1380 (5), pag. 358.16: volemo ch(e) lor debié mostrar la litera d(e) B(er)nardo Morisin (e) tute le altre litere le qual tute so' fate simulada (e) fiticiam(en)te p(er) voler tansar (e) sotrar le m(er)cadantie (e) cosse d(e) Veneciani inimisi delo n(ost)ro signor...

1.1 [Dir.] Imporre un tributo ai sudditi o ai cittadini.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 14, pag. 151.26: che i consoli debbiano chiamare tre uomini, cioè uno per terzo, li quali sieno secreti, e farli tassare a quelli tre...

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 12, pag. 13.17: Sieno tassati e' facitori de' detti vaselli sì come parrà.

2 Estens. Stabilire preventivamente.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 16, pag. 128.3: Lo tempo è dato ad ciascuno, secondo che diceno li phylosofi et li santi, per alcuno vasello et receptaculo dei beni temporali, acciò che quine sia ricevuto, et ad ciascuno è lo tempo taxato da Dio.

[2] Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.), canz. XVII.47: ma s'è di corso tardo, spesso avene / ch'anzi che 'l passi l'uom la vita lassa, / e 'l come e 'l quanto tassa / chi ha d'astrologia vero ricorso. || LirIO; non att. da altre ed. nel corpus.