0.1 intrecciata, intrecciate, intrecciati, intrecciato, intrizatu. cfr. (0.6 N) intrizatus.
0.2 V. intrecciare.
0.3 F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): 4.1; Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 4.
0.4 In testi tosc.: Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).
0.6 N Si esclude dalla doc. la forma con desinenza latina intrizatus di Senisio, Declarus, 1348 (sic.).
L'es. del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (4) e passato a TB e a GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Con rif. a un elemento flessibile:] avvolto e unito ad altri elementi affini in modo da formare una treccia. 1.1 Estens. Aggrovigliato perché intriso (di sangue). 2 [Metall.] Composto da fili attorcigliati su se stessi; ritorto. 2.1 Legato intorno, avvolto con una treccia di materiali flessibili. 3 Estens. [Con rif. a una parte del corpo:] attraversato da più vasi sanguigni. 3.1 Estens. Intriso di un liquido. 4 Fig. Connesso reciprocamente con qsa altro. 4.1 Fig. Coinvolto totalmente in qsa.
0.8 Luca Morlino 07.01.2015.
1 [Con rif. a un elemento flessibile:] avvolto e unito ad altri elementi affini in modo da formare una treccia.
[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 7, pag. 20.34: dice appresso ch'ella era «aspra», a dimostrare la qualità degli alberi e de' virgulti di quella, li quali doveano essere antichi, con rami lunghi e ravolti, contessuti e intrecciati intra se stessi...
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 19, 10-30, pag. 497.20: le funi che fossono torte che sono più forti che le strambe: però che le strambe non sono torte, anzi sono intrecciate...
1.1 Estens. Aggrovigliato perché intriso (di sangue).
[1] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 15.13, pag. 73: Capo bello et dilicato, / come ti vegio stare 'nkinato! / li tuoi capelli di sangue intrecciati / infin a la barba ne va i' rrigore.
2 [Metall.] Composto da fili attorcigliati su se stessi; ritorto.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 307a, pag. 329.22: L'altra ymagine tenea in sua mano uno oncensiero ch'era d'uno molto riccho topatio, del quale le catenelle erano di fino oro intrecciato...
2.1 Legato intorno, avvolto con una treccia di materiali flessibili.
[1] f Libro della cura delle malattie: Lodavano le corone intrecciate delle foglie dell'edera. || Crusca (4) s.v. intrecciato.
3 Estens. [Con rif. a una parte del corpo:] attraversato da più vasi sanguigni.
[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 38, pag. 598.44: e cussì li predicti curi eranu multu rei e periculusi, inpirzò ki lu locu di li iuncturi di li gambi, e forti intrizatu e plinu di nervi e di vini, atrai dintru.
4 Fig. Connesso reciprocamente con qsa altro.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 53, pag. 274.9: Grande male è questo: vedi come i peccati sono tutti intrecciati insieme!
4.1 Fig. Coinvolto totalmente in qsa.
[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): noi siamo sì inviluppati e sì intrecciati in queste cose del mondo, che de' beni spirituali non potemo sentire neente... || Manni, p. 112.
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 52, pag. 272.21: Or vedete se la cittade è bene tutta intrecciata in queste malaventure!