INTROITO s.m.

0.1 entroito, entroyte, introiti, introito, introitu, introyto, introytu, 'ntroito.

0.2 Lat. introitus (DELI 2 s.v. introito).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 3.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. pis., 1321; Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Doc. padov., c. 1375; f Frontino volg., a. 1381 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Stat. perug., 1342; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Atto o facoltà di entrare in un luogo. 2 Spazio attraverso il quale si entra in un luogo; ingresso, varco. 2.1 Diritto di entrare. 3 Fase iniziale di un periodo di tempo o di un'attività. 3.1 [Eccles.] Fase iniziale della Messa, in cui il sacerdote entra nell'altare. 3.2 Fig. Impulso a compiere o a proseguire un'azione. 4 Utile economico, incasso.

0.8 Luca Morlino 07.01.2015.

1 Atto o facoltà di entrare in un luogo.

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 493, pag. 343: Ma ne lu primu introytu ke fe' ne lu castellu / la compangnia preiata, / sì venne la Iustitia cum soy sanctu troppellu, / cum tucti s'è adbracçata.

[2] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 70.8: da poy sacza ad isso essere nagatu om(n)e i(n)troytu de lu monastero si tornasse plu allu monastero.

2 Spazio attraverso il quale si entra in un luogo; ingresso, varco.

[1] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 14, pag. 65.16: Et foru cussì territi subitamenti, chi non ricurdaru di mittiri manu a li armi, ma, vulendu fugiri lu periculu di la morti, si fugiru et muntaru supra di unu monti; chì di omni parti chi era grandi precipitiu, oy dirrupu, eceptu di lu introitu, dundi si salia a killu monti.

[2] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. III, [cap. 3], pag. 59v.4: Phylippo, essendo messo fuori della terra de' Samiti, fé con Apolonio, loro prefetto coropto a tradimento, che esso mettesse uno caro carecato d'una pietra quadrata nel'introitu della porta... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 37, pag. 310.12: A cquello loco andò Thelagone incontenente et applicando ibi uno lunedy matino, allo introyto dello ponte trovò le guardie de Ulixe, li quali multo affectosamente pregao che lo lassassero intrare.

2.1 Diritto di entrare.

[1] Doc. padov., c. 1375, pag. 42.13: da mo ena(n)ço ol dicto Andrea e y so erey o a chi l'avesse dò raxon e acion en la dicta peza de t(er)ra o alguna p(ar)te de q(ue)la, debia av(er)la, tegnirla, posêrla e de q(ue)la ognu(n)chana soa utilitè e volu(n)tè fare sença (con)tradicion e repeticion del dicto Zuane, co(n) acesso, i(n)g(re)sso, i(n)troyto et exito con ognu(n)chana adiace(n)cia (e) p(er)tinencia...

3 Fase iniziale di un periodo di tempo o di un'attività.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 5, pag. 120.18: E specialemente lo grande fiume, lo quale fo chiamato da li savi Nilo, lo quale cresce una volta l'anno stando lo sole en cancro, e poi vene demenemando quasi per fine a l'entroito de la libra, passando per le parti d'Egitto, spargendo e alagando le contrade là ond'elli passa.

[2] Stat. pis., 1334, cap. 8, pag. 1029.3: E ch' e consuli de la dicta arte per saramento siano tenuti, e debbiano, cercare et investigare in ogni sei mesi, nello introito del loro officio del consulato, infra lo mese, di tucti quelli de la dicta arte che non abbiano bocteghe, e non paghino la cabella al Comune di Pisa per l' arte predicta...

3.1 [Eccles.] Fase iniziale della Messa, in cui il sacerdote entra nell'altare.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 46, pag. 241.16: Egli fece e ordinò i canti nell' Officio, e 'l Gregoriale, ordinò tutti i Vangelii per l'anno, e fece l'Entroito de la messa e i Prefazii, e tutto quasi l'Officio che cantiamo.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 13, Circonc. G. Cristo, vol. 1, pag. 159.4: Onde eziandio ne la Messa s'usò, e di qua adietro, cantare a lo Introito: "Il volto tuo, messere, pregheranno".

3.2 Fig. Impulso a compiere o a proseguire un'azione.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 486.5: Etiandio li convivii dà introito, mettude le tavole: alguna cosa è che tu domandi sença li vini. || Cfr. Ov., Ars. am. I, 229: «Dant etiam positis aditum convivia mensis...».

[2] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 17.7, pag. 43: son desïoso de gustar alquanto / del suo lepore, per lo qual mi fia / ne l'opra del bel dir introito et via / a seguitar a l'ombra del tuo manto.

4 Utile economico, incasso.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 16, pag. 210.9: Et dello predicto introyto none expenderò nè expendere farò malitiosamente, u in fraude, se non per lo facto comune, et salvamento della nostra Mercatantia et corte.

[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 197, par. 9, vol. 2, pag. 274.3: Volemo ancoraké nullo possa d'entroito alcuno acusare, se non el segnore de la cosa tanto, sì che per procuratore overo sindeche uno overo più non se possa, né degga alcuno acusare.