LÀMPADA s.f.

0.1 lampad, lampada, lampade, lampana, làmpana, lampane, lampeda, lampede, lampea, lampee, lanpada, lanpadi, lanpana, lanpane, lanpede, lapana.

0.2 Lat. tardo lampada (DELI 2 s.v. lampada).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1277-82; Stat. fior., a. 1284; Doc. pist., 1285; Stat. prat., 1295; a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.); Stat. volt., 1336; Stat. cort., a. 1345; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Stat. moden., 1335; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. venez., 1344; Doc. imol., 1350-67 [1363].

In testi mediani e merid.: Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1348]; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Nota l'anomalo plur. in -i in 2.1 [1], prob. dovuto ad una interferenza con lampo.

Locuz. e fras. lampada ardente 3; lampada dispregiata 3; lampada del sole 2.2; lampada di Febo 2.2; lampada del vetro di Diana 2.3; lampada sprezzata 3.1.

0.7 1 Sorgente luminosa artificiale a combustione d'olio o di altre sostanze. 2 Estens. Fiamma di fuoco. 2.1 Estens. Bagliore improvviso; lampo. 2.2 Fig. Lampada del sole, lampada di Febo: il Sole. 2.3 Fig. Lampada del vetro di Diana: la Luna. 3 Fig. Modello esemplare; guida morale. 3.1 Fig. Disposizione d'animo da assumere come modello esemplare.

0.8 Luca Morlino 05.12.2014.

1 Sorgente luminosa artificiale a combustione d'olio o di altre sostanze.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 310, pag. 302: Eufimïan va inanze, l'alberg sí vol orná / E lampad e incenso el fa aparegiá...

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 252.36: Ancho III sol. mezedima diecie dì di giungno ch' avemmo d' una lanpana et d' uno chatino et d' aguti che vendemmo.

[3] Stat. fior., a. 1284, II, par. 2, pag. 45.20: Et facciano ardere continuamente una lampada per la Compagnia ad honore dela Donna, nela chiesa di San Gilio.

[4] Doc. pist., 1285, pag. 125.27: (et) libre v d' olio per fare ardare una lampana dina(n)chi all' alta(r)e di Madonna S<c>anta Maria...

[5] Stat. prat., 1295, pag. 446.8: Anco che ciascheduno debbia pagare in mano del camarlingho della detta Compagnia IIJ dr. lo dì che ssi fa la vicitatione, o in prima <di> chi volesse, p(er) ma(n)tene(re) acesa la la(m)pana nel' oratorio...

[6] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 4, pag. 112.7: la beata V(er)gine vide tutti li apostuli i(n)sieme, puosesi a sede(re) co(n) loro; e le lanpane e le lucierne erano acese, (et) lodavano lo n(ost)ro Singnore.

[7] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 1, pag. 56.1: Di poi l' altra mattina comandò l' imperatore che fusse fatta una lampada a modo di sole, la quale fusse tirata per [artificio] nascoso, acciò rendessi lume al popolo che stava sotto quel cielo...

[8] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 339, pag. 30: Tucte queste lampade faite allumenare, / che Deo nella soa gloria ve degia renovare».

[9] Stat. moden., 1335, cap. 6 rubr., pag. 375.12: De una lampada che debia continuamente [ ardere] denanço de la verzene Maria.

[10] Stat. volt., 1336, cap. 9, pag. 13.8: Item fu ordinato che i consoli e 'l camarlingo che sono et saranno per li tempi, possino et debbano fare stare nella maggior chiesa di Volterra innanzi la sepoltura del beato sancto Ugho una lampana sufficiente col cappello.

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 60.6: inter gli ordin d'i monexi e d'i frai sta una lampea apresa in lo dormitorio chi arde tuta nochie per molte utilitae...

[12] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 48, par. 37, vol. 1, pag. 186.5: Sia tenuto anco el dicto masaio, a pena de cento livre de denare, fare ardere continuamente de nocte una lanpana êlla volta la quale è socto el palaço de la podestade...

[13] Stat. venez., 1344, cap. 3, pag. 368.7: Ancora volemo et ordenemo che sempre dì e note debia ardere una lanpada in Senta Sofia, avanti lo 'ltare de miser Sen Çane, a spexe de la scuola et al so honor santissimo...

[14] Stat. cort., a. 1345, Rubricario, pag. 126.12: Che pagamento se faccia, et co[m]e el Camarlengo renda ragione, et come elli sia tenuto de fare ardare una lampana.

[15] Doc. orviet., 1339-68, [1348], pag. 125.3: Anq(ue) la fune dela lanpane di sacristia, V s..

[16] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 303.7: hec lampax, dis, la lanpana.

[17] Doc. imol., 1350-67, Debitori 1.10.1363, pag. 358.1: Cuntino che fa miogli in Forlì de' avere per 2200 miogli e per 207 anpolette da pipio e per 150 cornesegli da oxelino e per 190 anpolette lunge e per 21 lampeda da chorda e per 43 lanpede da chadenelle...

[18] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 5, pag. 24.8: La lampana cerchiata d'aoro, la quale ardeva nello coro dello legato, àbbero li frati menori.

- [In contesto fig.].

[19] F Giamboni, Della miseria dell'uomo, a. 1292 (fior.): La vergogna è sirocchia della castità, segno di santa e colombina semplicità, testimonianza d'innocenzia, lampana della casta mente, che continuamente risplende... || Tassi, Giamboni, p. 212.

[20] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 59.28: l'olio di misericordia de' essere nella lampana del suo cuore.

[21] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 8, vol. 2, pag. 196.11: Per le lampade s' intendono li corpi puri, e l' opera di fuori, ma per l' olio la divozione dentro.

[22] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 1, pag. 4.16: lavate le lampane, cioè mondate e cuori vostri, et empitele dell'oglio dell'umiltà e di tutte le virtù, e poi v'accendete dentro el fuoco della carità...

- [Nella paretimologia fig. del nome Filippo].

[23] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 12, vol. 1, pag. 258.9: Filippo tanto vale a dire, come bocca di lampana.

[24] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Fedra, prol., pag. 30.17: io il quale sono chiamato in lingua ebrea Bocca di lanpana e nella lingua greca Guardia d' Amore e che questo libro recai di gramatica in volgare fiorentino a vostra stanza e per vostro amore...

2 Estens. Fiamma di fuoco.

[1] f San Giovanni Crisostomo volg., XIV (tosc.): Faceva a loro lume una lampana, ovvero colonna di fuoco, accesa per la parola e virtù di Dio, la quale lor faceva servigio nel diserto, non solamente di fare loro lume, ma eziandio di dimostrarli il cammino. || GDLI s.v. lampana.

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 41, vol. 5, pag. 138.3: Della sua bocca procederanno le lampade, sì come le tede accese di fuoco. || Cfr. Gb 41.10: «De ore ejus lampades procedunt...».

2.1 Estens. Bagliore improvviso; lampo.

[1] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 7, pag. 61.16: E fatta l' oratione, incontenente l' angelo di Dio venne co molti nuvili e con tuoni e lanpadi a ruvinare lo detto cielo e quatro de le colunne che 'l sosteneano...

2.2 Fig. Lampada del sole, lampada di Febo: il Sole.

[1] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 1, pag. 56.13: Et allora il nostro Signore Iddio, non volendo più soffrire tanta iniquità, mandò un grandissimo vento, per il qual vento la ditta lanpanadel sole e la ditta spera de la luna e la ditta c[ar]retta gittoe nel fiume delgli Osari, in tal maniera che già mai non si ne vidde pió nulla.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 100.8: e caviamo a lui il lume grande il quale solo stava ascosto sotto la fronte terribile, simile al greco scudo o vero a la lampade di Febo... || Cfr. Aen. III, 637: «Phoebeae lampadis instar...».

2.3 Fig. Lampada del vetro di Diana: la Luna.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 21, vol. 1, pag. 187.31: dagli antichi savj è chiamata la Luna reina della celestial milizia, e la lampana di vetro di Diana. [[...]] ed imperciò è detta la lampana del vetro di Diana, accesa dalla luce fredda...

3 Fig. Modello esemplare; guida morale.

[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. X, cap. 29, pag. 451.29: Ben vediamo noi in questo come David era veramente lampada per la sua innocenzia.... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Lampada ardente.

[2] F S. Girolamo volg., XIV (tosc.): E in un altro luogo disse Santo Gregorio, che quegli, che buona vita mena, e buono essempro mostra agli altri, per ragione lo dee l'uomo chiamare lampanaardente. || Gradi S. Girolamo, p. 62.

- Lampada dispregiata.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. X, cap. 29, pag. 451.30: David [[...]] era lampadadispregiata: però che non rendea splendore a coloro che guardavano solamente di fuori. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. X, cap. 29, pag. 452.8: E che altro diremo noi che fusse l'Apostolo Paolo, se non lampada dispregiata apresso delli pensieri de' ricchi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3.1 Fig. Disposizione d'animo da assumere come modello esemplare.

[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. X, cap. 29, pag. 451.16: Bene è adunque la simplicità del giusto appellata lampada, e apresso dispregiata? È appellata lampada: però che dà splendore dentro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Lampada sprezzata.

[2] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 30, pag. 105.16: «Imperò che la semplicitá del giusto è isbeffata»; è una lampanaisprezzata appresso alle cogitazioni de' ricchi.