0.1 leggiadramente, lizadramente.
0.2 Da leggiadro.
0.3 Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Con grazia ed eleganza; in modo armonioso. 1.1 [In partic., con i verba dicendi:] in modo sottile e ricercato. 1.2 Con piacere e allegria. 2 Con armamento leggero. 2.1 Senza tensione; in modo allentato, non stretto.
0.8 Luca Morlino 20.11.2014.
1 Con grazia ed eleganza; in modo armonioso.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 43-60, pag. 676.22: la ditta donna prestamente e leggiadramente si volse in verso lui di po' lo suo prego, a similitudine d'una donna che balli, che si volge a pena levando li piè di terra, et a pena movendosi del luogo, E piede inanti piede a pena mette; cioè la donna, quando leggiadramente balla...
[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice, madr. 13.3, pag. 337: Levandome 'l maitin vidi la bella / che in una fontanella - se mirava: / molto lizadramente se spechiava.
1.1 [In partic., con i verba dicendi:] in modo sottile e ricercato.
[1] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 12.1, pag. 379: Giovane, che così leggiadramente / mi fai di te sì ragionar d' amore, / tanto mi piace 'l tu' gentil valore / quant' e' mi par d' ogn' altro più possente.
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 484.7: Questi fue Bolognese, ornato parlatore, e disse leggiadramente in rima nel tempo della più fiorita vita dell' Autore.
[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 18.22: argomento a ciò prendendo dalle cose leggiadramente nel fiorentino idioma e in rima, in laude della donna amata...
[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 2, pag. 595.13: una giovane monaca, aiutandola la fortuna, sé da un soprastante pericolo leggiadramente parlando diliberò.
[5] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 24.4, pag. 26: Quello spirto vezzoso, che nel core / mi misero i begli occhi di costei, / parla sovente con meco di lei / leggiadramente, e simile d'Amore.
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 250.10: Il più del tempo stette in Brettinoro, e con larghezza vinse gli altri, amòe per amore, e leggiadramente vivette.
[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, rubricario, vol. 2, pag. 364.28: Della grande vittoria che Papirio ebbe degli Etrurii al lago di Vadimone; e poi de' Sanniti, i quali furo armati leggiadramente.
2.1 Senza tensione; in modo allentato, non stretto.
[1] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa b [I.1.5], pag. 2r.17: Suplitio era prete e avea in capo una berriuola: teneala sì legiadramente che li cadde in sul sacrificio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.