PANIA s.f.

0.1 paina, paine, pane, pania, panie.

0.2 Lat. pagina (DELI 2 s.v. pania).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1 [6].

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.5 La forma pane di Dante e delle Rime del Boccaccio è imposta dalla rima.

Locuz. e fras. incappare nelle panie 2; invischiarsi nelle amorose panie 2.1; prendere alla pania 1.

0.7 1 Sostanza appiccicosa estratta dalle bacche e dalle foglie del vischio, usata per catturare uccelli di piccole dimensioni. 1.1 Estens. Bastoncino spalmato con tale sostanza per catturare uccelli di piccole dimensioni. 1.2 Estens. Altra sostanza dotata di caratteristiche simili. [In partic.:] pece. 2 Fras. Incappare nelle panie: rimanere bloccato in una situazione difficile. 2.1 Fras. Invischiarsi nelle amorose panie: essere sedotto; innamorarsi.

0.8 Luca Morlino 21.11.2014.

1 Sostanza appiccicosa estratta dalle bacche e dalle foglie del vischio, usata per catturare uccelli di piccole dimensioni.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 90, pag. 260.11: per li savj fu trovato di prendere con inganno le bestie co' lacci, e gli uccelli colla pania, e cacciare per li boschi...

[2] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 310.17: hic viscus, sci, la pania.

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 10, cap. 24, pag. 232.19: Gli uccelli si prendono col vischio ovvero pania, in molti modi.

[4] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 127.9: Hoc viscarium id est la paina.

- Locuz. verb. Prendere alla pania: catturare.

[5] Esopo tosc., p. 1388, cap. 46, pag. 202.9: E andando lo sparviere sempre ciercando le sue fellonie, fu preso alla pania e terminò la sua malvagia vita con le sue opere.

- [In contesto fig.].

[6] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 35.4: «Come paine, augielli spogliano penne, spogliano tenporali de vertù homo e de santi pensieri, non lassandolo al Cielo volare».

1.1 Estens. Bastoncino spalmato con tale sostanza per catturare uccelli di piccole dimensioni.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 81, vol. 2, pag. 266.5: Anco, statuto et ordinato è, che neuna persona, cittadina o vero forestiere, possa o vero debia ucellare presso a la città di Siena, ad otto millia, con coccovegia o vero paine invescate a li tordi...

[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 365.10: Più lieve studio è, ma ampoi questo [è] studio, o con reti o con sa[m]pogne o con panie, preso l' uccello, seguitare pic[c]oli meriti.

1.2 Estens. Altra sostanza dotata di caratteristiche simili. [In partic.:] pece.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.124, vol. 1, pag. 359: Cercate 'ntorno le boglienti pane; / costor sian salvi infino a l'altro scheggio / che tutto intero va sovra le tane».

2 Fras. Incappare nelle panie: rimanere bloccato in una situazione difficile.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 431-40, pag. 119.4: E se io in questo mento o dico il vero, tu il sai, che parendoti ben mille occhi avere, senza sapertene guardare, nelle panie incappasti.

2.1 Fras. Invischiarsi nelle amorose panie: essere sedotto; innamorarsi.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 6, pag. 664.14: Quivi, tenendo il re la sua affezion nascosa né per grande affare che sopravvenisse potendo dimenticar la bellezza e la piacevolezza di Ginevra la bella, per amor di cui la sorella a lei simigliante ancora amava, sì nell'amorose panie s'invescò, che quasi a altro pensar non poteva:...

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 35.12, pag. 36: Ma perché, come Febo fuggì Dane, / così costei d'ogni parte mi fugge / e niega agli occhi miei il suo bel lume, / troppo invescata in l'amorose pane / la mia vita cognosco che si strugge, / e 'l cor diventa di lagrime fiume.