0.1 tonante.
0.2 V. tuonare.
0.3 Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.): 1 [2].
0.4 In testi tosc.: Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).
In testi sett.: f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.); f Niccolò degli Scacchi, O specchio (ed. Manetti), a. 1389 (ver.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Luca Morlino 14.01.2015.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 174.16: E susseggono l'onde, e il mare tumido e gonfiato per l'acque sotto 'l cielo tonante, e avallate e quietate, e le nuvole fuggono per lo grande cielo.
- [In partic., con rif. a una divinità].
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 162, pag. 222.22: sì vi dicho che allo 'ncontrare v'ebbe molto gran grido e maraviglioso: tale era c'altri non avrebbe udito Dio tonante.
[3] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 560.14: Trombe e trombette e cemamelle sonando fanno sì grande stridolenza e il romore e le strida delle genti, che appena s' udirebbe idio tonante.
[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Degianira, pag. 83.15: Di ciò si rallegra Euristeo, esecutore di Giuno; e alla detta Giuno, la quale è serocchia del tonante Dio, molto aggrada, siccome a tua nemica matrigna, la tua vilissima vita.
1.1 Sost. [Come epiteto rif. a una divinità].
[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. I [Phars., I, 183-212], pag. 6.13: «O grande Tonante, lo quale raguardi le mura di Roma del monte della vergine Tarpeia, e o iddiei Troiani della gente di Iulio...
[2] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. IV, cap. 6 [metro], pag. 64v.29: Se tu vòi cognosere cum pura mente le raxoni del'alto Tonante, guarda lo cholmo del sovrano cello... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[3] f Niccolò degli Scacchi, O specchio (ed. Manetti), a. 1389 (ver.), 71a.9: se vero sia che dal sumo Tonante / siam creati et inde l'alma inpensa... || LirIO, non att. nel corpus da altre ed.
[4] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 5, par. 20, comp. 49.1, pag. 136: O Melibeo, l'altissimo tonante / mi tratta per tal modo / ch'io mi riposo tra sue are sante.
[5] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.), XIX.18: «O magnanimo duca, / Ceres son io, che del sommo Tonante / generai quilla per cui alla buca / orribil[e] d'abisso sei venuto / affin ch'ella nel mondo se reduca». || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[6] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 31.6, pag. 23: Perhò che più non c'è ferma vertude / che stare nel dover senpre chonstante, / apesa le fortune qualle e quante / ongnor t'aviene, né desperar salude; / e se tenpeste o venti l'aier clude, / non creder fine dal somo tonante.
[1] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 31.7, pag. 23: Nota la levor nel bosco tonante / ch'en speranza vestì lor mente crude.