TRAMAZZO s.m.

0.1 tramazzi, tramazzo; f: tramazi.

0.2 Da tramazzare.

0.3 Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.): 1.1 [3].

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.).

N Att. nel corpus solo fior.

0.5 Locuz. e fras. avere tramazzo 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Movimento disordinato e rumoroso di cose o persone. 1.1 Situazione intricata e complessa. 1.2 Turbamento dell'ordine politico; sommossa.

0.8 Luca Morlino 26.11.2014.

1 Movimento disordinato e rumoroso di cose o persone.

[1] Novellino, p. 1315 (fior.), 65b, pag. 280.19: Valletti vanno di sù e di gi[u]so, e chi aportava freni e chi selle: lo tramazzo era grande.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 206, pag. 531.5: e trovando Chiodio disse come la sua donna parea che sapesse il tramazzo di quella notte, e che per Dio il tenesse segreto, però che, s' e' parenti di donna Collagia il sapessono, serebbono amendue a gran pericolo.

1.1 Situazione intricata e complessa.

[1] F Giordano da Pisa, Prediche sulla Genesi, 1305 (pis.>fior.): Tutto questo tramazzo non pare che stea se non nella vita del corpo. || Moreni, Genesi, p. 143.

[2] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 338.29: si sogneranno cose rimescolate e confuse sanza niuno ordine, o più insieme o l' una dopo l' altra, e tali tramazzi che 'l sognatore medesimo non saprà raccontare.

- Locuz. verb. Avere tramazzo: essere in una situazione intricata e complessa.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 46.1, pag. 176: Ai come, lasso, assai brig'ò e tramaz[z]o / i[n] loco e 'm parte e 'n cos', e[h] , che m'affanna!

1.2 Turbamento dell'ordine politico; sommossa.

[1] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 316.1: Allora in questi tramazzi i Sei detti, huomini valorosi, feciono mettere il ceppo e la mannaia nella piazza e due barattieri che guardavano.

[2] F Bartolomeo di Gorello, Cronica di Arezzo, p. 1385 (tosc.), cap. 2.228: Seguitan poi ei valorosi Pazi / de' quai non so ch'io possa dir vergognia, / o contro me facesser mai tramazi. || Bini-Grazzini, p. 19.