INFRÀNGERE v.

0.1 emfranta, enfrange, enfranto, infragna, infragne, infragnere, infragnevano, infrange, infrangerai, infrangere, infrangesse, infrangevano, infrangi, infrangie, infrangne, infrangnea, infrangnere, infrango, infrangolle, infrangono, infrangonsi, infranse, infransero, infranta, infrante, infranti, infranto, 'nfrange, 'nfrango, 'nfranta, 'nfrante, 'nfranti, 'nfranto, 'nfranzi.

0.2 Lat. parl. *infrangere (DELI 2 s.v. infrangere).

0.3 Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Rompere qsa facendolo a pezzi. [Detto di un osso:] fratturare. Anche pron. 1.1 [Detto del cibo ingerito:] masticare. 1.2 Sfondare (una porta). 1.3 Tess. [Detto del lino e di altri vegetali da cui si ricavano fibre tessili:] lo stesso che battere, maciullare. 1.4 [Detto di cereali, olive ecc.:] macinare, ridurre in poltiglia. 1.5 Frangersi (di un'onda). 2 Fig. Rompere, violare (una legge, un patto, una promessa). 3 Arrecare tormento fisico, ferire. 3.1 Pron. 4 Pron. Scontrarsi (?).

0.8 Valentina Nieri 25.07.2015.

1 Rompere qsa facendolo a pezzi. [Detto di un osso:] fratturare. Anche pron.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 59, pag. 97.11: e fue sì grande lo stoscio per la fossa ch'era cava e profonda e per lo destriere che adosso le cadde [[alla Superbia]], che tutta quanta si lacerò e infranse.

[2] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 22, pag. 69.35: Ed esendo inn una armata di galee per lo comuno di Pisa sopra Porto Venero, la cataratta de la galea dov' elli era li cadde in sul piede e malamente glil' infranse.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 381, pag. 407.4: ellino si feriro per molto gran vertù, sì si fendero e spezzaro loro scudi e s'infransero loro asberghi; sì fanno loro insegne bagnare in loro sangue.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 99.18: Vidi io medesimo due corpi del numero nostro, conciosia cosa che avendoli presi co la mano grande, riverscio in mezzo de la spelonca loro infrangesse al sasso, e la casa dentro notasse del sangue loro...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 11.23, pag. 457: Tornato e visto il peccato loro, / le tavol de la legge infranse e ruppe; / poi arse l'idol fabbricato d'oro.

- Fig.

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 1, pag. 425.7: Nato è Cristo, il quale diede la fede, onde le genti si possono salvare, veragemente pietra in mezzo delle cose posta, ove chi l' offende s' infragne, e chi la crede si salva...

[7] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 9.9, pag. 39: ohimè, ché non m'avidi / del folle senno mio, che m'ha 'nganato / ed allungiato / da lo suo comando: / però è dritto ch'ogni gioia m'infragna, / poi ch'io m'alungo da la sua compagna...

[8] Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.), 321, pag. 320: «Lo smarimento m' à lo core enfranto, / perch' eo non trovo quello ch' eo vorrei.

1.1 [Detto del cibo ingerito:] masticare.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 5, cap. 1, pag. 133.13: sì ke infranto el cibo (et) stando a macero (et) mastecando la seconda fiata la natura non è sì afatigata a paidirlo.

1.2 Sfondare (una porta).

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 24, pag. 38: Sopre isse mandao sì grandi osti, / ki foi sì dura e ssì forti / ke roppe mura e 'nfranzi porti.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 133.12: Ora ionta macine e palle de piommo su nelle porte. Tutte le infragne, tutte le scommove.

1.3 [Tess.] [Detto del lino e di altri vegetali da cui si ricavano fibre tessili:] lo stesso che battere, maciullare.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 155, vol. 2, pag. 299.36: Et neuna femina o vero alcuna altra persona possa o vero debia infragnere lino o vero macellare, infra la città et mura de la città di Siena.

1.4 [Detto di cereali, olive ecc.:] macinare, ridurre in poltiglia.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 167.26: E ivi la gente d'Enea colli fucili delle focaje pietre tragono fuoco, stritolano le biade e infrangolle, e aparecchiano da mangiare.

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Mi 6, vol. 8, pag. 253.10: [15] Tu seminerai, e non mieterai; tu infrangerai le ulive, e non avrai dell' olio; tu pigerai l' uve, e non berai del mosto.

1.5 Frangersi (di un'onda).

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 16-35, pag. 204.26: per la strettezza lo mare da ponente corre verso levante, e quel da levante in verso ponente, e così si scontrano insieme e percuotonsi et infrangonsi, e per tanto v' è pericolo a navicare a chi non sa schifare la corrente...

[2] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXVIII, cap. 13, pag. 1113.34: acciocché l'onde gonfiate del furioso mare sieno infrante e rotte nel lito e nella piaggia della occulta dispensazione di Dio. || Divo; non att. nel corpus da altre ed.

2 Fig. Rompere, violare (una legge, un patto, una promessa).

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 22, pag. 299.42: in quale mainiera ciò che io óe promesso a Dio potrei infrangere?».

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 7, pag. 84v.5: il conoscimento nel mezzo de' fedeli christiani: il quale è primo instrumento ad infrangere la evangelica doctrina, riempiendolo di spirito di divina gustatione e di superno intellecto.

3 Arrecare tormento fisico, ferire.

[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 235, pag. 416: Or foss' io quello olivo che t' enfrange! / le mani chiavate li stam per traverso.

[2] Pianto della Vergine, XIV pm. (tosc.), cap. 1, pag. 11.2: altri il legano a la colonna; atri il battano e flagellano sì forte, che tutto lo infrangono...

3.1 Pron.

[1] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 355, pag. 36: E chi suo padre e chi suo fratel piagne / e chi per la sua madre si dà lagne, / chi pel figliuolo lo viso s' infragne / a mal partito...

[2] A. Pucci, Nuovo lamento, 1342 (fior.), 25, pag. 8: Con tanta pena, ch'ogni dì me 'nfrango, / E sospirando giorno e notte piango...

4 Pron. Scontrarsi (?).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 129.10: Quando li becchi de le navi s'urtaro, allora s'infragnevano li uomini. || Cfr. Fet des Romains, p. 417: «et des autres cui li bec des nes consuivoient al entrevenir et les ocioient enz en l'iaue».

[u.r. 22.11.2018]