INSALARE v.

0.1 ensalare, ensalate, ensalato, insala, insalano, insalar, insalarassi, insalare, insalarla, insalarono, insalasse, insalata, insalate, insalatelo, insalati, insalato, insalé, insalerà , insali, insallare, insalò, insaloronla, inzalata, 'nsala, 'nsalare, 'nsalarle, 'nsalata, 'nsalatelo.

0.2 Lat. tardo insalare (DEI s.v. insalare).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Doc. pist., 1300-1; San Brendano pis., XIII/XIV; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Doc. cort., 1315-27; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: San Brendano ven., XIV.

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Doc. perug., 1363-65; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Trattare con il sale ai fini della conservazione (un cibo). 1.1 Porre sotto sale per evitare la corruzione (un corpo o una sua parte). 2 Rendere salato (un cibo, un liquido). Anche pron. Diventare salato. 2.1 Fig. Conferire intelligenza, acutezza.

0.8 Valentina Nieri 23.07.2015.

1 Trattare con il sale ai fini della conservazione (un cibo).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 20, pag. 308.32: ellino debbono uccidare le bestie che dentro vi sono, delle quali ellino non abbiano pro, e mangiarle o 'nsalarle, siccome a loro pare di farne il meglio.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 46, pag. 157.15: gli Arabi che li tengono [[i cammelli]], fendono la pelle per mezzo la schiena, e scorticanlo infino al terzo delle coste, e cavano quello scrigno, ch'è tutto grasso, e quello insalano, e serbanlo molto, e condiscono loro vivande.

[3] Doc. pist., 1300-1, pag. 193.24: Diedi a mess(er) Nuvo, p(er) lui a Sinnioretto tavernaio, p(er) carne di porcho da '(n)salare, dì xij di ge(n)naio, lb. j s. vj d. viij.

[4] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 50.3: Et quando sancto Blandano ebbe cantato, e i frati cominciono a rrecare fur di nave carne cruda per insalarla, et etiandio pesci, le quale cose seco aveano recate dell'altra yzola.

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 143.18: E se la charne èe insalata d'un dì o di due sì è più sana, perciò che -l sale amenda sua malizia...

[6] Doc. cort., 1315-27, pag. 38.18: Avemo ensalato una troia ch'aveia Pavolo da Casale: costò lj. v...

[7] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 308.31: sallio, llis, per insallare e per saltare...

[8] Doc. perug., 1363-65, pag. 373.7: Item espese a dì xi de gienaio en uno lato de porco e farlo ensalare cosstò esso e 'l sale quatro livere e traddecie s.

1.1 Porre sotto sale per evitare la corruzione (un corpo o una sua parte).

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Paolo, cap. 2, pag. 90.4: uno simigliante uomo vivo in Alessandria fu menato, e poi lo suo corpo, essendo già morto, fu insalato perché il caldo non lo guastasse...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 6, pag. 518.24: Et a ciò che l' armata giovanaglia più lungamente nutricasse le sue interiora colle sue medesime interiora, non dubitaro d' insalare le disaventurate reliquie de' corpi morti.

[3] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XV, cap. 3, pag. 189.4: i corpi de' morti s' insalano, o vero, s' ungono d' unguenti e ripongonsi in celle acconce a ciò. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 80.23: Questa donna de commannamento dello re fu operta. Puoi fu inzalata e messa in una cassa piena de aloè e fu posta per dignitate in una aita torre.

[5] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), App. 10, pag. 182.21: Il padre prende questo presente [[scil. il membro virile]] e fallo insalare e acconciare che no si corompa, e fane una corona alla figliuola e dàlla per moglie a questo giovane che àe fatto questo omicidio.

1.1.1 Fig. [Rif. al fuoco infernale, che conserva le anime dei dannati].

[1] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 96, pag. 274.13: E inperciò ciascuno vi sarà insalato col fuoco, e ogni sacrificio sarà insalato col sale. || Cfr. Mc 9, 48: «omnis enim igne sallietur et omnis victima sallietur».

2 Rendere salato (un cibo, un liquido). Anche pron. Diventare salato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.101, vol. 2, pag. 32: Ond' io, ch'era ora a la marina vòlto / dove l'acqua di Tevero s'insala, / benignamente fu' da lui ricolto.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 41, pag. 317.34: Sanza alcuno indugio cercate i nostri porti là dove il Po s' insala: quivi n' è detto che una ricchissima nave è venuta...

[3] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 2, pag. 6.12: Togli la farina, e intridi con acqua fredda, insalata con un poco di salina, e menala quanto puoi...

[4] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 16.4, pag. 732: El mondo vile è oggi a tal condotto, / che senno non ci vale o gentilezza, / sed e' non v' è misticata ricchezza, / la qual condisce e 'nsala ogni buon cotto.

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 27, ch., pag. 284.33: dicono che la terra ch'è intorno al mare è arsa, e quella insala l'acqua del mare.

[6] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 2, 91-105, pag. 48.32: Dove l'acqua di Tevero; questo è lo fiume che va per Roma, s'insala; cioè entra nel mare nell'acqua salata...

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 192, pag. 485.35: Buonamico con dolci parole il fece molto più certo per lo caso che tanto tempo era stato che, non vegliando la donna, la pentola sempre era stata insalata a ragione...

2.1 Fig. Conferire intelligenza, acutezza.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 118, S. Bartolomeo, vol. 3, pag. 1037.12: va allegro sì come luce del mondo per alluminare gl'intenebrati, sì come sale di terra per insalare gli scipidi uomini e femmine, sì come lavoratore per compiere lo spirituale lavorìo.