ROSMARINO s.m.

0.1 'osmarin, osmerin, osmerino, rosmarin, rosmarino, smarrino; a: rosmarini. cfr. (0.6 N) marino.

0.2 Lat. rosmarinus (DELI 2 s.v. rosmarino).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.; Boccaccio, Rime, a. 1375.

In testi sett.: Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Va qui considerata anche l'occ. di marino in Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 64, col. 2.26: «R(ecipe) fiori di marino e empine una grande ampolla».

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Bot.] Pianta arbustiva della famiglia delle Lamiacee (Rosmarinus officinalis), utilizzata soprattutto per le sue proprietà aromatiche.

0.8 Valentina Nieri 25.08.2015.

1 [Bot.] Pianta arbustiva della famiglia delle Lamiacee (Rosmarinus officinalis), utilizzata soprattutto per le sue proprietà aromatiche.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 1, pag. 146.13: e tale è chiamata cedro, e tale pino, e tale frasseno, e tale pero, e tale melo, e tale smarrino, e tale salvia, e tale ha uno nome e tale un altro...

[2] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 107, pag. 40.28: salvie, maiorane, rosmarini, rose, croci, corticis citri, ambre, musci, balsami, ana dr. iii. || Potrebbe trattarsi di un gen. lat.

[3] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 173, pag. 51: en lo qual è plantà l' osmerin / l' ysopo, la menta e 'l comin / le viole, le rose e le flor, / le quale rendo a l' om sì grand' odor...

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 95.10: Queste sono le vertude de lo rosmarin, le qualle sono mollto bone per tute infirmitade per lo qual rosmarin sì à vertude 25 e tute bone.

[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 132.18: quine aulisceno rosmarino e loro e la nera mortella, e lo busso con non ispesse foglie e le fraire mirice e li sottili citici e l'ornato pino.

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 28, pag. 171.21: Ancora rosmarino cotto in acqua molsa, raffreddato; e isprazzato vi si pone il suo sugo.

[7] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 294.28: hic rosmerinus, ni, lo rosmarino.

[8] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 86.3, pag. 103: Ippocrate, Avicenna o Galïeno, / dïamante, zafir, perla o rubino, / brettonica, marrobio o rosmarino, / psalmo, evangelio ed orazion vien meno...

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 310, pag. 343.21: Ma quello, el qualle uxa li Romani, etiandio nu chiamemo rosmarino.

[10] San Brendano ven., XIV, pag. 244.11: e parevane sì como (de) inzenso e aloe e muscio e balsemo e de anbra e de 'osmarin e de savina e de ruose e como oldor de ziasemin...

[u.r. 21.10.2021]