0.1 choreguolo, coreggiuoli, coreggiuolo, coregiuoli.
0.2 Etimo non accertato. || La parentela con crogiolo (non att. nel corpus) pare certa, ma la trafila non è chiara: cfr. groxolo, dove è cit. una forma metatetica lat. corzolus.
0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Vaso di materiale refrattario usato come recipiente per fondere i metalli.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 20.05.2015.
1 Vaso di materiale refrattario usato come recipiente per fondere i metalli.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 334.24: E però lo prenderai e conceralo in questo modo: che tu prenderai uno coreggiuolo di terra picciolo e faralo rovente; quando lo detto coreggiuolo sarà bene caldo e bene rovente al fuoco e tu vi metti entro quello cotale oro e ariento vivo mischiato e amassato che rimase nella borsa, e quando l'avrai messo nel detto coreggiuolo caldo cuoprilo con un carbone caldo di fuoco, e quando l'ariento vivo sentirà il caldo del fuoco se n'andrà in fummo e l'oro rimarrà nel detto coreggiuolo amassato e sodo, e tu lo trai del coreggiuolo e fondilo e fanne che ti piace.
[2] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 27.24: Se vòli partire l'oro da l'ariento, tolgli l'ariento che vòli partire e fondilo in uno choreguolo, e açolfalo bene chol çolfo, e fallo anche ischaldare tanto quanto ti pare.