0.1 enfiamado, enfiambato, enfiammato, enflamà , enflamai, enflamato, enflammà , infiamà , infiamada, infiamadi, infiamado, infiamae, infiamai, infiamata, infiamati, infiamato, infiamè, infiammata, infiammate, infiammati, infiammatj, infiammato, infianmato, inflamata, inflamato, inflamatu, inflammata, inflammato, 'mfiammati, 'nfiamatä, 'nfiammati, 'nfiammato.
0.2 V. infiammare.
0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 3.
0.4 In testi tosc.: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Lett. sen., XIII u.v.; Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.); Metaura volg., XIV m. (fior.).
In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300 (1287); Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.5 Per aere infiammato > aria.
0.7 1 Avvolto dalle fiamme (anche in contesto fig.). 2 Che raggiunge alte temperature per surriscaldamento o combustione. 2.1 [Astr.] [Rif. alla regione dell'atmosfera più vicina alla sfera del fuoco]. 2.2 [Med.] [Rif. ad un organo interno:] surriscaldato per un'alterazione patologica. 2.3 Che trasmette intenso calore. 3 Fig. Fortemenente coinvolto e ispirato da un sentimento o da una passione. Estens. Innamorato. 3.1 Mosso da una forte motivazione o dalla smania di fare qsa. 3.2 Che prova e manifesta tormento, contrarietà o ira. 3.3 [Rif. ad un sentimento, una passione o un'attitudine:] estremamente intenso. 4 Che emana o riceve intensa luce e la irradia. 4.1 Astr.] Sost. Costellazione dell'emisfero boreale, nota anche come Cefeo. 4.2 Estens. Di un colore che va dal giallo al rosso (anche in contesto fig.).
0.8 Mariafrancesca Giuliani 16.01.2015.
1 Avvolto dalle fiamme (anche in contesto fig.).
[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 12.3, pag. 133: Lasso me! Ch'io non veg[g]io mai difesa / potesse avere, 'n esto mondo stando; / così 'nfiamatä ò l'arma ed ac[c]esa, / d'un doloroso foco consumando.
[2] Dante, Rime, a. 1321, 22.6, pag. 72: De gli occhi suoi gittava una lumera, / la qual parëa un spirito infiammato...
[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 307, pag. 217.1: la punta de la coda era altresì aguta com'una spada e altresì infiamata come saieta folgore quand'ella discende.
[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 58-69, pag. 618, col. 1.3: Gienti vid'io allor. Questi erano patriarchi e sancti omini che seguíano e portavano quisti candelabri quasi infiamadi e sorpresi dalli VIJ doni dello Spirito Santo.
[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 392.11: per la distantia non discerné altro che una fiama a modo de una nuvola infiamata.
[6] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 24.4, pag. 168: La setema porta si è de cadene / grande e forte e de fogo ardente, / e a questa porta setema sì èno / demonie infiamadi de fogo ardente.
[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 18, pag. 178.22: e la face soa, ben che fosse semele de la face dell'omo, era perzò assay rossa che parea quase inflammata de fuoco...
[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 112, S. Lorenzo, vol. 2, pag. 954.9: chi è gittato entro una fornace infiammata, in una sospinta è liberato...
2 Che raggiunge alte temperature per surriscaldamento o combustione.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 5, pag. 191.1: E la casione de questa flamba pò èssare secondo questa via, che stando l'aere sciutto e secco, per lo calore s'enfiamba lo vapore e·l'aere, e corre lo vapore enfiambato entro per l'aere...
[2] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 12, pag. 259.15: Car enanz eren frigidi per la flevolisia de la carn, pois deveneren ardì e enflamai, si cum lo fer eis enflammà del fo...
[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 81, col. 2.32: Et lo quarto colore si è igneo, cioè di colore di fuoco, significa superfluo calore et infiamato.
- [Rif. a parti del corpo].
[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 1, pag. 109.14: La seconda ragione si è, che i giovani sono caldi ed ànno il cuore e le membra molto infiammate del calore naturale ched ellino ànno...
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 399.23: Lavinia udì la voce della madre, e piangeva forte sì che rigava di lagrime l'ardente sua faccia: nella quale molto rossore misse fuoco e corse per l'infiammate guancie. || Cfr. Aen., 12,64: «accepit vocem lacrimis Lavinia matris / flagrantis perfusa genas, cui plurimus ignem / subiecit rubor et calefacta per ora cucurrit.»
2.1 [Astr.] [Rif. alla regione dell'atmosfera più vicina alla sfera del fuoco].
[1] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 14, pag. 167.8: la quale cometa non è altro che uno vapore terrestro e grosso le cui parti sono molto congiunte insieme ed a poco a poco sale in suso da la parte di sotto dell'aiere infiamato e vanne infino dalla parte di sopra de l'aiere infiamato...
[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 15, ch., pag. 187.5: Dico che la cometa non è altro che un vapore terreste e grosso, le cui parti sono molto congiunte insieme, e a poco a poco sale da la parte disotto dell'aiere infiammato e vanne infino alla parte disopra dell'aiere infiammato...
2.2 [Med.] [Rif. ad un organo interno:] surriscaldato per un'alterazione patologica.
[1] F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.), L. III, cap. 6: e 'l gorgozule redde e fa pulito e piano, e giova a lo stomaco infiato o infiammato, e riprieme e spegne la febbre aguta se ssi bee colla neve. || Piro, Almansore, p. 183.
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [227.1], pag. 240.31: Etiandio el fa çoamento a chi avesse el magom infiamà , e sì remuove la se'.
2.3 Che trasmette intenso calore.
[1] Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 2, pag. 4r.3: Onde el lavoratore non cessando or l'infiamati raggi del sole or la brina e 'l ghiaccio, sença fatiga fende la terra... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
3 Fig. Fortemenente coinvolto e ispirato da un sentimento o da una passione. Estens. Innamorato.
[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 2.3, pag. 123: und'eo d'amore sentomi infiammato...
[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 35.23, pag. 542: Rilevomi inflammato, / ch'al sonno fui tentato / d'amor che mi soduce...
[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. D. 11.7, pag. 395: piango, sospiro, doglio e sto infiammato / del vostro amor...
[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 33.74, vol. 1, pag. 223: Calor, sì fai l'anima languire / et struggere lo cor di te inflammato...
[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 64.38, pag. 263: Canto d'amore - ce trova a dottore / a chi ce sa entrare; / con Deo se conforma - e prende la norma / del bel disiare; / co serafino - deventa divino, / d'amor enfiammato.
[6] Lett. sen., XIII u.v., pag. 51.7: Sia la mente nostra di lacrime piena, di so[s]piri dolorosa et di desideri infiammata...
[7] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 19 (beta).85, pag. 285: Transisco innamorato, / Cristo amor rimembrando; / tuttor vivo infiammato, / lui sempre contemplando...
[8] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 18, pag. 291.12:. Riguardati a mme, e abbi mercé di mei, che la mia anima est fortemente infiammata in del desiderio del tuo amore...
[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 4, pag. 616.7: E pensa quanta guardia n'aveva tutta la Deitade di questa Vergine [[...]] Ma pensa quanto fue umile, casta, infiammata d'amore...
[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 67.1: Et in tal modu Anna confortava l' animu di Dido inflamatu d' amuri et cunsiglavali ki usassi matrimoniu...
[11] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 7, pag. 59.22: Veggo che incominci, monachetta, a sentire la dolcessa isprituale e sollevansi li spiriti in contemplassione a parlare con Iddio, e so che alcuna volta non ti potrai ritenere: perciò, quando ti vedrò infiammata, ti lasrò sfogare, e poi seguitrò il mio parlare.
3.1 Mosso da una forte motivazione o dalla smania di fare qsa.
[1] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 12, pag. 259.14: Car enanz eren frigidi per la flevolisia de la carn, pois deveneren ardì e enflamai, si cum lo fer eis enflammà del fo...
[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 94.16: E così bell' e savie e virtuose parole de conforto loro disse, che ciascuno enfiambato e desideroso venne de combattere più.
[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 1, pag. 98.35: Non considerava, come sogliono fare i negligenti, li suoi pari o quelli che in virtù minori di lui fossero, ma infiammato di mirabile fervore e d'una santa superbia, studiava che nullo l'avanzasse né eccedesse in qualunque cosa...
[4] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 3.42, pag. 19: Di squama pien, furioso costui / venia, da' can d'ogni parte addentato / ed infiammato di nuocere altrui...
[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 302.22: Da piacevole e leno amore a igualmente onesto, ma alquanto più ardente e più infiammato verroe, e metteroe sotto a gli occhi del lettore quasi alcune imagini di legitimo amore.
3.2 Che prova e manifesta tormento, contrarietà o ira.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 137.12, pag. 207: ed altra volta mi tien sì infiammato / del vostro orgoglio e la doglia e la pena, / ched eo despero in quella volontate.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 29, pag. 38.20: corrucciato di mal talento, sì serrò li denti e li occhi, infiammò di corruccio, e lassossi corrare così infiammato di corruccio contra Preteio.
[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 133.1, pag. 56: E Cesare parlò molto 'nfiammato, / altamente chiamò Metello e disse: / «Donqua se' solo a la difension dato?
[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 37, vol. 2, pag. 51.20: Intanto avendo inteso i Galli che li Romani spontaneamente avevano fatto onore a quelli che aveano oltraggiata la ragione delle genti, e aveansi fatto beffe della loro ambasceria, infiammati e pieni d'ira, della quale elli sono mali sofferitori, levaro incontenente le insegne e di botto si misero alla via.
[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 181.10, pag. 122: Sì tosto che l'orgoiosa la vette, / inflamata la quardò cum tant' ira / che quella tramortita en terra chette...
[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 71.1: Ma poy ki la regina Dido sintiu li inganni, li quali putianu ingannari la sua menti, quasi pacha e tucta inflammata, smaniandu andava per la chitati et plangendu amaramenti pervinni a lu locu undi era Eneas...
[7] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 10.10, pag. 53: Coriolan, che lo 'nfiammato petto / ebbe contra' Romani, e giustamente, / quando leal cacciar lui per sospetto, / come vedendo quella umilemente, / che 'l generò, piegando la sua ira / a' preghi suoi, era quivi presente.
[8] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 34, pag. 59.4: voglio che, come tu se' duca de' Troiani, così sie duca di questa gente italiana, che è così infiammata addosso a Messenzio e a chiunque lo difende...
[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 23, pag. 215.20: Allora se torna a casa lo legato. Omo pomposo che cercava gloria vedeva che non era reputato. Crepava de dolore. Staieva infiammato. Non trovava posa.
3.2.1 Eccitato da pensieri negativi.
[1] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 19.12: Dopo questo l'imperadore, irado e infiamado del so vicario, tignando male in core, subitamente a forore cum tuta la soa gente muntò a cavalo e tuti armadi a fero, metando çascuno, piçoli e grandi, maschi e femene, al taio de le spade, ardando a fogo e a fiama tuta la cità de Bologna.
- Sost.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.68, vol. 1, pag. 215: La meretrice che mai da l'ospizio / di Cesare non torse li occhi putti, / morte comune e de le corti vizio, / infiammò contra me li animi tutti; / e li 'nfiammati infiammar sì Augusto, / che ' lieti onor tornaro in tristi lutti.
3.3 [Rif. ad un sentimento, una passione o un'attitudine:] estremamente intenso.
[1] Muscia da Siena, XIII ex. (sen.), D. 1.13, pag. 94: ma sì mmi stringe l'amor infiammato / che verso lui ho sparto per la mente.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.143, vol. 3, pag. 204: Ad inveggiar cotanto paladino / mi mosse l'infiammata cortesia / di fra Tommaso e 'l discreto latino; / e mosse meco questa compagnia».
[3] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 14, pag. 141.14: aridissimo e secco sito, sopra il quale fiammelle di fuoco continue piovendo [cadono], a dimostrare l'asciutta caldezza dell'animo e di loro imprensione, e le infiammate lor voglie.
[4] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. V, cap. 7, pag. 92r.10: [V.7.3] Ma non so io se Ottavio Balbo fu di più infiamata e ardente benivolenza verso il figliuolo, il quale [[...]] poi che per falso romore della vicinanza intese che il suo figliuolo dentro da quella casa s'uccidea, a quella morte, della quale era campato, sé oferse || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 61.14: Commossa adunque la santa dea per le costui opere, propose di ridurcelo a niente, abbattendo la infiammata sua superbia, come quella degli antecessori avea altra volta abbattuta con degno mezzo.
[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 119.40, pag. 156: Madonna - dissi - già gran tempo in voi / posi 'l mio amor, ch'i' sento or sì infiammato, / ond'a me in questo stato / altro volere o disvoler m'è tolto.
3.3.1 Sost. Acceso risentimento.
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 497.15: Oi nato della gente delli dii, il quale ci rapporti la trojana città da' nimici [[...]] qui è a te certa casa; non ti spaventare per minaccie: tutti l'infiammati e tutte l'ire delli dii si sono partite... || Cfr. Aen., 8,40: «neu belli terrere minis: tumor omnis et irae concessere deum».
4 Che emana o riceve intensa luce e la irradia.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 25.130, vol. 3, pag. 423: A questa voce l'infiammato giro / si quïetò con esso il dolce mischio / che si facea nel suon del trino spiro...
[2] Bartolomeo di Capua, c. 1360 (napol.>sett.), 5.4, pag. 92: Deviandomi Amor di strada in strada, / ove lasso fugir già non pensai, / subito vidi allor ben mille rai / c'una parte del ciel tucta infiammata.
[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 9.3, pag. 11: Quando 'l pianeta che distingue l'ore / ad albergar col Tauro si ritorna, / cade vertù da l'infiammate corna / che veste il mondo di novel colore...
4.1 Astr.] Sost. Costellazione dell'emisfero boreale, nota anche come Cefeo.
[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 33.1: Ruota delle stelle del infiammato, con accrescimento di XVIJ gradi e VIIJ minuti sopra quelle del [Almageste] in longura, con le pianete di chui natura sono. E questa figura che sta qui in mezzo di questa ruota si è la forma del infiammato, così come appare in nella spera. E chiamasi questa figura in latino inflammatus, e in arabico almultahib, e in greco cayfeos.
4.2 Estens. Di un colore che va dal giallo al rosso (anche in contesto fig.).
[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) 19.4, pag. 37: Viso che d'one flore se' formato, / scolpito et incarnato - per rasone, / e del sole uno razo te fo dato / lucente et inflamato - per colore...
[2] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.), p. 9: cap. XII, A fare colore infiammato in piastre. R(ecipe) vena di ferro la più grave che puoi avere lib. 4, e lib. 8 di marcassita, e mettila nel fornello a cuocere tanto ch'ella venga rossa come fuoco...
[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 1, vol. 6, pag. 386.19: se li vostri peccati saranno infiammati come fuoco, li farò bianchi come neve (cioè, ch' io li perdonerò a voi); e se saranno rossi come lo vermicolo, io li farò come lana bianca.
4.2.1 [Rif. ad un qualsiasi colore:] di tonalità intensa.
[1] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 165.8: la brighata de' notai di Pisa, si vestirono d'infiammato bruno, ghonnella et ghuarnaccha; la brighata de' vinaiuoli, si vestirono d'achole, chotta et ghonnella...
4.2.2 [Rif. agli occhi:] iniettato di sangue. Estens. Che porta i segni di uno stato di irritazione.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 15.2972, pag. 304: La scimmia, e, quand'è mezza, si fa trista / Che par che sopra lei li pensier piova. / Se il cacciator la trova co' suoi nati, / Presto è smarrita e volta la sua vista, / Fugge stridendo con gli occhi infiammati.
[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 34, pag. 295.26: [8] Insomma tutti li falconi che ànno più grosse le ginocchie et nodorose sì come † ferens, † salvatico riguardo, li occhi infiamati et coloriti...
[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. V, cap. 37, pag. 204.22: che l'uomo adirato non cognosce sé medesimo, tutto si muta dentro e di fuori [[...]] la faccia diventa affocata, gli occhi diventano infiammati e turbidi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.