0.1 fortetude, fortetute, fortetuden, fortitudene, fortitudine.
0.2 Lat. tardo fortitudo, fortitudinem (DELI 2 s.v. forte).
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.5 Prob. l'influenza del modello morfologico dei sost. in -TUS/‑TUTEM nelle forme fortetude e fortetute.
0.7 1 [Classificata tra le virtù cardinali della teologia cristina:] forza morale, perseveranza (spesso personificata). 2 [Rif. ad un fenomento fisico:] potenza e intensità. 2.1 [Rif. ad un rimedio risolutivo:] lo stesso che efficacia. 3 [Rif. ad un edificio:] struttura solida e ben fortificata.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 29.09.2015.
1 [Classificata tra le virtù cardinali della teologia cristiana:] forza morale, perseveranza (spesso personificata).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 351, pag. 208: No gh'è amaritudene ni mal ni turpitudine, / Flevreza ni lastudine, no gh'è rëa ventura, / Ma gh'è bëatitudine, belleza e fortitudine, / Dolzor in multitudine e grand bonaventura.
[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 49.2: E 'l Philoçofo dicie: «Fortitudine è animo sopra periculi operare, nulla cosa temere altra che laida, e prospera e aversa sostenere forte».
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 36.28, pag. 129: Anema, tu se' debele per far sì gran salita: / de fortetuden àrmate contra l'avversa ardita: / non te metta paura questa vita finita...
[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 14, vol. 3, pag. 43.14: Verbigrazia, temperanza e fortitudine non hanno estremitade, però che 'l mezzo non ha estremitade in fra sè. La fortezza è mezzo tra la paura e l'ardimento; e la castità è mezzo tra 'l seguire l'uomo le sue volontadi, e al tutto lasciarle.
[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 9, pag. 94.12: Anco si prendono per li quattro doni dello Spirito Santo principali, cioè prudenzia, giustizia, fortitudine e temperansa.
[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 2, 58-75, pag. 65, col. 2.8: e per opposito chi vol contrastare conven ch'abia virtú de fortitudine.
[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, proemio, pag. 343.32: Fortitudine così è discritta da Agustino nel libro de' costumi della Chiesa: «Fortitudine è amore che lieve comporta ogni cosa per quello ch'è amato». Fortitudine è forza d'animo contra le ingiurie secolari. Tulio, nel primo della Rettorica, diffinisce fortitudine così: «Fortitudine è uno considerato ricevimento di pericoli, e sostenimento di fatiche».
2 [Rif. ad un fenomento fisico:] potenza e intensità.
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 584.20: Dice nella Apocalypsis, poi che hae trattato della meretrice sedente in sulla bestia: «E dopo questo io viddi uno Agnolo discendente di Cielo, che aveva grande podestade; e la terra è inluminata della gloria sua; e gridòe nella fortitudine della voce sua: Cadde la grande Babilonia ec.».
[2] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 156, pag. 130.7: E averà posanza grandissima, unde Daniel disse d'elo ch'el devegnerà en grande possanza d'enfin al zielo e della fortitudene del zielo e de le stelle zetterà per terra e meterassele soto li pedi e deverà grande de chi apresso de Dio...
2.1 [Rif. ad un rimedio risolutivo:] lo stesso che efficacia.
[1] f Mesue volg., XIV: Confezione delle pillole almerereon che vagliono a cacciare l'acqua con fortitudine senza paura. || GDLI s.v. fortitudine.
3 [Rif. ad un edificio:] struttura solida e ben fortificata.
[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), l. 11, p. 134: Et era al detto Porto di Tenedoj uno Castello in grande fortitudine formato...