PUSILLÀNIME agg./s.m.

0.1 posilanimo, pusilamine, pusilanimi, pusilanimo, pusillanima, pusillanime, pusillanimi, pusillanimo; f: piusillanime.

0.2 Lat. eccl. pusillanimis (Nocentini s.v. pusillanime).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1 [6].

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376/77].

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>.

0.5 Nota pusillanimo.

0.7 1 Di animo vile e meschino, che non si assume responsabilità per codardia, inerzia e assenza di volontà. 1.1 Sost.

0.8 Diego Dotto 02.07.2017.

1 Di animo vile e meschino, che non si assume responsabilità per codardia, inerzia e assenza di volontà.

[1] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 20 (b), vol. 3, pag. 77.11: Pusillanimo si è quegli, ch'è degno delle grandi cose, e di grande onore, e ha paura di riceverlo, ed ascondesi da lui.

[2] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 15, 55-78, pag. 406, col. 2.22: 'avaro', çoè pusillanimo, che sempre ha paura che la terra e 'l cielo non vegna meno... || Commenta Inf. 15.68: «gent' è avara, invidiosa e superba».

[3] Gl Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 8, pag. 59.18: Onde questi cotali sono detti pusillanimi, cioè di poco cuore, che leggermente spaventano ne' pericoli, e pare che credano, che Iddio non gli voglia, o possa aiutare.

[4] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 2.31, pag. 42: Or prego te che non sii pusillanimo / né che cosí, come tu fai, disperiti: / ché onor, servigi e meriti / s' acquistan per virtú e non per vizio.

[5] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376/77] lett. 88, pag. 355.23: la quale sensualità li tolle questa costantia e fallo pusilamine, con piccolo e debile cuore.

- [In opp. a magnanimo].

[6] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 14, vol. 3, pag. 44.16: Magnanimo si è quegli che vuole lo troppo, e quello che non vuole è detto pusillanimo.

[7] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 9, pag. 39.17: Al magnanimo ancora s' appartiene per fortezza d' amore sostenere fortemente cose terribili e grandi: operare e incominciare cose difficili, e sempre essere in fervore e in alto come il fuoco. Tutto il contrario è degli uomini pusillanimi; perocchè hanno il cuore tanto basso e vile, che hanno paura dell' ombra; e ogni piccola cosa pare loro un gran fatto...

[8] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 209.26: Però che 'l detto Carlo disse, che la natura del re Ruberto discese dal re Carlo, il quale fu magnanimo e largo, ed elli è pusillanimo e scarso...

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 6, pag. 664.35: Questo non è atto di re magnanimo anzi d'un pusillanimo giovinetto.

[10] Gl f Etica di Aristotele volg., XIV t.q. (tosc.>sett.), L. II, cap. 16, pag. 193.18: E colui che troppo ne disidera è apellato mangnianimo, ciò è a dire di grande coraggio; e colui che poco ne disidera è apellato piusillanime, ciò è a dire di poco chuore e di povero. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Sost.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 49.10: Sempre lo magnanimo si magnifica in suo cuore, e così lo pusillanimo per contrario sempre si tiene meno che non è.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 307.13: Santa Maria, soccorri alli miseri, ajuta li pusillanimi, consola li afflitti...