0.1 a: giovante; f: giovanti.
0.2 V. giovare.
0.3 f Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.): 1.1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.8 Marco Maggiore 29.09.2016.
[1] f Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328: Questa è quella grazia che è giovante, / la qual descrive in nome di Lucia /che i fe' colla ragion veder sì avante. || GDLI s.v. giovante. L'ed. inclusa nel corpus legge coaiuvante: cfr. Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 79, pag. 379: «Et quest' è quella gratia coaiuvante».
[2] f Consolazione a Marcia, XIV/XV (fior.), pag. 2v.8: indarno sì s'è affatichato il parlare degli amici, indarno l'auctorità degli huomini excellenti e tuo' parenti; gli studi, ereditario et paterno bene, col sollaçço vano et appena giovante, brieve tempo passano gli orecchi sordi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[1] f Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), Ep. XX (Aconzio a Cidippe), pag. 639.1: Deh, perché dubiti tu di porgere insieme a noi una salute? La quale quando tu m'averai conceduta, saràe allegra del dolce suono de' giovanti stormenti... || DiVo; l'ed. Bernardoni, inclusa nel corpus, legge «dilettevoli strumenti».
[2] a Ceffi, De amicitia volg. 1325/35 (fior.), cap. 33, pag. 86.14: però che la natura humana, naturalmente schifa vita solitaria e sempre desidera d'essere congiunta a compagnia giovante, la quale si truova dolcissima nell'amistà de' veri amici.