0.1 çoevele, çoevole, çuevola, giovevole; f: giovevoli.
0.2 Da giovare.
0.3 Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55.
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Lucidario ver., XIV.
0.6 N L'es. delle Prediche di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (3), passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Che arreca beneficio. 1.1 Che ha effetti benefici sulla salute dell'organismo o delle sue parti.
0.8 Marco Maggiore 29.09.2016.
[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 22.21: Così come ne' princìpi ogni picciola resistenza è giovevole, così nel processo le grandi sogliono essere spesse volte dannose.
[2] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 95, pag. 160.9: È çuevola la penitentia a quelui che se induxia infine ala fino dela sua vita e vene al punto dela morte?
[3] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Queste presenti digiune saranno giovevoli all'anima, e al corpo. || Crusca (3) s.v. giovevole.
1.1 Che ha effetti benefici sulla salute dell'organismo o delle sue parti.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 236, pag. 250.9: La cosa più çoevole de tutta questa pianta [[scil. anexo]] sì è la somença, la quale, segondo Galieno, sì ha el savore aguço, un puocho amaro.