GROSSEZZA s.f.

0.1 glossezza, groseça, grosecça, grosença, groseza, grosezza, grosseça, grosseçça, grosseçe, grossecza, grossesa, grossessa, grosseza, grosseze, grossezza, grossezze, grossicia, grossiza, groxxezza, grussicza, grussiza, grussizza.

0.2 Da grosso 1.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Palamedés pis., c. 1300; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Stat. pis., 1321; Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Doc. pist., 1339.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. venez., 1366; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Doc. perug., 1326; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.5 Nota la rara variante morfologica grossezze, tipo che continua la quinta declinazione lat. (cfr. Rohlfs § 355), in Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 7, pag. 30.25: «uno [[...]] trave de mirabile grossezze».

0.7 1 Distanza tra due superfici opposte che delimitano esternamente un corpo, spessore. 1.1 Massa o consistenza materiale di un corpo. 1.2 Estens. Carattere di ciò che è denso, fitto, compatto. 1.3 Carattere di ciò che è torbido. 1.4 Componente più densa e pesante di qsa; parte più grossa. 1.5 [Con rif. alla voce:] di timbro cupo. 2 Carattere di ciò che ha dimensioni notevoli o maggiori del consueto. 2.1 [Med.] Gonfiore o ispessimento patologico del corpo. 2.2 Lo stesso che gravidanza. 3 Dimensione di qsa percepibile con i sensi; misura, taglia. 3.1 [Astr.] [Geogr.] Misura delle dimensioni di un corpo celeste. 4 Fig. Scarsa finezza intellettiva o culturale; mancanza di acume. 4.1 Fig. Rozzezza di modi; cattiva educazione. 4.2 Fig. Conoscenza nulla o inadeguata di qsa; ignoranza. 4.3 Fig. Carattere di ciò che è imperfetto, difettoso o manchevole.

0.8 Marco Maggiore 14.11.2016.

1 Distanza tra due superfici opposte che delimitano esternamente un corpo, spessore.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 23, pag. 267.14: Cartagine [[...]] era di giro ventidue miglia, cinta tutta quasi di mare, e di mura di buone pietre quadrate, le quali erano trenta piedi per grossezza, e per altezza gomiti quaranta...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 101, vol. 2, pag. 51.31: lo camarlèngo et IIIJ precisamente sieno tenuti [[...]] far fare due archi, e' quali rimasero a compire in fonte Branda [[...]]; et facciansi, di quella medesma alteza et grosseza, secondo che li altri archi de la detta fonte.

[3] Doc. perug., 1326, pag. 22.4: e dentro da quiste IIII pieie vuole essere un muro continuato dal' un capo al' altro de grosezza de IIII pieie e d' altezza de XXXV pieie colgle fondamenta...

[4] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 449.13: lo labro di sopra decentemente formato, chè non era troppo alto, nè di troppa grossezza, ma era di larghezza convenevole...

[5] Doc. pist., 1339, 10, pag. 72.17: Trovaro mura di grossezza d'uno braccio, kane LXXXX, quarti III di kana quadre.

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 41, vol. 2, pag. 43.18: perchè gustasse, gli desti la qualità delli sapori: e perchè toccasse, gli desti la grossezza delli corpi...

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 161, pag. 166.9: La raìxe de questa pestenèga è de grosseça de un déo e de longeça de un palmo, de bon odore.

[8] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XV, cap. 26, vol. 6, pag. 105.5: la lunghezza del corpo umano dal capo in fino a' piedi è sei cotanti che la larghezza, che è dall'un lato all'altro; e dieci tanti che la grossezza, cioè dalla schiena insino al ventre... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 7, pag. 30.25: Quanno lo tetto viecchio se posava, fonce trovato uno esmesuratissimo trave de mirabile grossezze. Io lo viddi. Dieci piedi era gruosso. Tutto era affasciato de funi per la moita antiquitate. Per la granne grossezza era tanto durato questo trave.

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 80.31: la mura intuorno [[...]] erano in alteze D cubita e de grosseze era lo muro de quillo palazo XX cubiti, et intorno de la mura cossì alta erano diverse altre turri...

- [In calcoli aritmetici].

[11] a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. V, pag. 25.27: E peroe ch'egli [[scil. il muro]] è alto 7 braccia et è ampio 12 braccia, sì multiplica 7 via 12, fanno 84. E per la grosseçça multiplica 84 via uno e quarto, fanno 105.

[12] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 30.2: Fa'-me questa raxion: una tore vollçe de fora intorno braça 50 e sé grosso lo muro braça 2 1/4. Adomandote quanto die vollçere sta tore de intorno intorno. Questa sì è la soa dreta riegolla como se die far, che nui devemo molltipllichar la groseça del muro per 4...

1.1 Massa o consistenza materiale di un corpo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 7, pag. 190.4: Così la bontà di Dio è ricevuta altrimenti dalle sustanze separate, cioè dalli Angeli, che sono sanza grossezza di materia, quasi diafani per la purità della loro forma; e altrimenti dall'anima umana...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 19, 10-30, pag. 475, col. 1.10: si fenno li Fiorentini una pilla de preda viva grande cum VIIJ cantuni, et era et è sí massiça, che nella sua grosseza si è forami, in li quai s'entra per di sovra...

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 7, pag. 239.12: E quantunque la natura discretissima, sentendo maturo il feto [[...]], vivamente aoperi, faccendo [[...]] la creatura [[...]] atta a distendere in lunghezza la sua grossezza, non dubio che quello stendersi sia sanza greve doglia della creatura e della madre.

[4] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XXII, cap. 11, vol. 9, pag. 176.15: Or che fa adunque nel corpo terreno? Or che fa in questa corporale grossezza, essendo più sottile di tutti? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Estens. Carattere di ciò che è denso, fitto, compatto.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 1, pag. 176.5: e perché la terra è de più grossa sustanzia che nulla altra, tanto la rescalda più lo sole e mantene più lo caldo; e trovase la terra calda per la sua grossezza più che l'aere e l'acqua.

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 14, pag. 169.2: alcuna volta il fuoco si spegne in quello vapore per la troppa grossez[z]a di quella matera e rimane fumicoso...

[3] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), l. 2, cap. 28, pag. 285.27: chi tollesse molto sale, e struggesselo bene nell'acqua dolce, e poi vi gittasse dentro uno uovo: quello uovo noterebbe per la grossezza di quell'acqua, ma non noterebbe ne l'acqua dolce.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 11, pag. 173.2: pur dunque alcuna cosa vi vedea, ma quello che fosse non discerneva, per la grosseza delle tenebre e della nebbia.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 21, 19-36, pag. 547.16: la pegola che tutta insieme s'inalzava e ritornava giuso, come fa la pece quando bolle per la sua grossezza: imperò che l'umido vapor che v'è non può esalare come fa nell'acqua che è rara...

1.3 Carattere di ciò che è torbido.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 17, pag. 25.22: e nutrichinsi anguille e pesci nelle cisterne, acciocchè l'acqua si muova al loro movimento, e non colga vizio di grossezza per stare in riposo.

1.4 Componente più densa e pesante di qsa; parte più grossa.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 2b, pag. 59.9: se questa ombra fossi sparsa per tutto 'l corpo de la luna non recevaria lume: naturale cosa ène ke la grosseçça vane al meçço, e però la macola e l'ombra se vede in lo meçço.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 12, pag. 101.16: Cesare [[...]] comandò a talliare grandi quercie e grandi arbori ne l'alpi, e poneva capopiede la grossezza e le cime, e facevale legare con catene di ferro...

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 84, col. 1.3: Et la orina turbida che tosto si divide e la grosseçça che v'è dentro tosto discende al fondo, significa che ella è presso a matureçça...

1.5 [Con rif. alla voce:] di timbro cupo.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 177.5: E colui la qui bocie è di mezano suono, dichinando più a ssotiglieza che a grosezza, de esere per ragione discreto veracie e giusto.

2 Carattere di ciò che ha dimensioni notevoli o maggiori del consueto.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 4, pag. 45.38: tutto così com'elli giace morto e apicciulato in tutte guisse, sì à elli anco sì grosse ossa e sì fornite, che ll'omo non troverebbe in vita cavalieri sì ben fornito, che questi non sia anco meglio, a riguardo della grossesa che aviano anco le suoie ossa.

2.1 [Med.] Gonfiore o ispessimento patologico del corpo.

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. IX] (R) 75, pag. 496.32: Apreso si sparse il veleno per tutto il corpo e enfioe sìe che lla grosezza sopramontava tutte le membra. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 82, col. 2.5: nella fine delle infermitadi della collera nera, sì come della febre quartana o grosseçça di milça, o nella malinconia o simiglianti a queste...

[3] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 3, pag. 579.31: Sunu ancora altri glanduli ki stannu in lu cavallu, et alcuna di kisti si fa in supra la gula di lu cavallu, la quali infla et acrixi [[...]]; pir la quali grussiza et inflaciuni tutta la gula si infla...

2.2 Lo stesso che gravidanza.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 18, pag. 114.22: Tutto altresì dovete voi intendere della femina incinta, che nel primo mese e nel secondo e nel terzo puote aneentire sua grossezza, s'ella non si ssa guardare.

3 Dimensione di qsa percepibile con i sensi; misura, taglia.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 41, vol. 1, pag. 340.6: E sappiate che da terra infino al firmamento sono diecimila e sessantasei fiate tanti, come la terra ha di grossezza per diametro.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 129.16: mise una palla di piombo di grossezza d'una mela di bosco ne la fonda e trasse...

[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 187, pag. 289.13: La gente [[scil. a Zaghibar]] è grande e grossa, ma dovrebbero essere più lunghi, a la grossezza che elli ànno, ché sono sì grossi e sì vembruti che paiono gioganti...

[4] Stat. pis., 1321, cap. 49, pag. 229.12: Et che nullo possa u debbia fare, u alla botega sua tenere alcuno candelo grosso, u alcuno candelo lo quale si venda a vista in alcuna grossessa, se quello cotale candelo non fusse in peso d'una libra tanto...

[5] Stat. venez., 1338, cap. 54, pag. 448.26: Item, che algun de la dita Arte olse nè debia conprare nè far conprare nì avere nì tegnire doge de rovre da bigonço in suso nè de quelle far bote da bigonço in suso s' ele no serà de la grosença che sè la doga la qual sè a la camara de la Çustisia...

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 9, pag. 20.25: E puossi fare [[palco]] di mattone pesto, e carboni pesti, e sabbione insieme con calcina mischiati buono smalto [[...]]: e questo sia a grossezza di VI uncie...

[7] Stat. venez., 1366, cap. 167, pag. 80.35: et se alcuno vorà caregare legne de II sorte overo de plu in uno medesmo navilio, [[...]] siano tegnudi de fare diversi colti de legne, [[...]] intentando quelle che seranno segondo la mesura del Comun dada ali Caradori de grosseçça over da là in su...

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 516.13: Disse Calandrino: «Di che grossezza è questa pietra? o che colore è il suo?» Rispose Maso: «Ella è di varie grossezze, ché alcuna n'è più, alcuna meno, ma tutte son di colore quasi come nero.»

[9] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 62, pag. 178.17: Cura subito ch(e) li vivoli pare ch(e) i(n)fle, sì cce apparo in alcuna grosseçça, como ova più oi minu, con ferro acuto b(e)n focate sia cocte b(e)n in fundo...

3.1 [Astr.] [Geogr.] Misura delle dimensioni di un corpo celeste.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap.40, vol. 1, pag. 338.5: Poi ch'elli seppero la grandezza del cerchio della terra, allora fu così provato che 'l suo diametro, cioè la sua grossezza, è la terza parte della grandezza sua ed uno settimo.

[2] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 116.13: Narrase etiamdeo in questo loco che la grosseza de la terra è de VI milia miglia et septecento X più. Et lo circuito intorno alla terra è de XX milia miglia et CCCCXXVIIII miglia più.

4 Fig. Scarsa finezza intellettiva o culturale; mancanza di acume.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 3, pag. 72.10: Aristotile credette, seguitando solamente l'antica grossezza delli astrologi, che fossero pur otto cieli...

[2] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 35, pag. 73.17: Eu canuscu bene chi avanti eu non ti avia intisu pir la mia tarditati e grussicza; ma poy ki tu mi ày expostu lu dictu toy, eu ti aiu intisu.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. IV, prologo, pag. 116.27: Ieremia guardando la predicazione sua essere impedita per la grossezza degli uditori, diede maledizione... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

4.1 Fig. Rozzezza di modi; cattiva educazione.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 4.36, pag. 29: E quando [[la donna]] siede a tavola, non giaccia, / Né vi tengnia le braccia / Suso, però che questo / È sengnio di grossezza.

[2] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XI, cap. 8, pag. 515.2: el quale Pan cantava solennemente con la sampogna, la quale avea sette cannoni, nondimeno aveva in sé assai grossezza, perciò che era matto e stolto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

4.2 Fig. Conoscenza nulla o inadeguata di qsa; ignoranza.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 4, cap. 5.63, pag. 109: Ancor ti parti dal parlar d' amore; / Fingi di ciò una simpla grossezza....

4.3 Fig. Carattere di ciò che è imperfetto, difettoso o manchevole.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. III, cap. 7, pag. 48r.1: la mente nostra, non essendo contaminata d'alcuna grosseçça di carne, ma limata saviamente da ogni affectione et qualità terrena per continua meditatione dele divine cose, per le spirituali scientie trapassarà infino a quelle cose ke sono invisibili... || DiVo; non att. nel corpus da altra ed.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 191.12: considerate le cose dette per Oderigo, [èlli] entrato nel cuore una umiltate, ed èlli tolto e appianato giù la grossezza della superbia...

[3] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), De l'aere, pag. 17.26: l'uoglo no ve', ma l'anema ve' p(er) l'oglo, unde aven che algum per la grosseça e torbolentia deli spirti no posson veder la cosa ch'è apresso, ma ben vegono de longe.

[u.r. 02.12.2020]