0.1 lamentabile; x: lamentabili.
0.2 Lat. lamentabilis (DEI s.v. lamentare).
0.3 F Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 2; Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Marco Maggiore 14.07.2016.
1 Che suscita dolore e tristezza.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 17, pag. 146.16: Ora seguita una lamentabile e dolorosa visione, che egli ebbe.
[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 51, col. 1.33: Imperciocchè quanto il diletto mondano entra più ne' secreti dello spirito, tanto la lamentabile anima si empie di mortale veleno.
- [Rif. al regno troiano, per trad. di Aen., II, 4: «lamentabile regnum»].
[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 13, pag. 23.14: come e in che modo la grandezza di Troia e lo lamentabile regno delli Troiani li Greci gittassero a terra.
[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 35.5: O Reina, tu comandi che io rinnovi dolori da non dire, come li Greci abbiano destrutto le ricchezze trojane, e 'l lamentabile regno...
2 Che esprime dolore o angoscia.
[1] F Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), Giunte: Udita è la novella rapportante doloroso e lamentabile pianto... || Nannucci, Bart., p. 658.
[2] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 16, pag. 193: Ma Achille, il quale non si poteva consolare della morte di Patroclo, lungamente si lamentoe della sua morte, piangendolo co(n) voci triste, e lamentabili, con grande fiume di lagrime.