0.1 lamentevel, lamentevile, lamentevole, lamentevoli; f: llamentevole.
0.2 Da lamentare.
0.3 f Bono Giamboni, Orosio volg. (ed. Matasci), a. 1292 (fior.): 1.1; Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: f Bono Giamboni, Orosio volg. (ed. Matasci), a. 1292 (fior.); Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Dante, Convivio, 1304-7; Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).
0.7 1 Che esprime dolore o insoddisfazione. 1.1 Che si lamenta in modo eccessivo. 1.2 Accompagnato da lamenti. 2 Che suscita sofferenza o compianto.
0.8 Marco Maggiore 21.07.2016.
1 Che esprime dolore o insoddisfazione.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 177.5: La pietoza e lamentevile vocie del perigliozo vostro e grave infermo per tutta terra corre lamentando la malisia sua grande, unde onni core benignio fiede e ffa languire di pietà...
[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 9, pag. 107.13: E prima brievemente manifesto la cagione del suo lamentevole parlare...
[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 457.3: Ma poi che Cassandra, figliuola del re Priamo, seppe che Paris avea presa per moglie Elena, gridò ad alte voci e con pianti lamentevoli.
[4] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 30, pag. 11: E poi le vidde insime ingienochiare, / [[...]] denance a qual che triunpha nel trono / dei vintequatro e dei quatro animali, / con umel vista e lamentevel sono.
[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 8, pag. 226.35: e per questo rimanendo Flegias cruccioso e lamentevole, Virgilio scese nella barca prima, et appresso Dante...
1.1 Che si lamenta in modo eccessivo.
[1] f Bono Giamboni, Orosio volg. (ed. Matasci), a. 1292 (fior.), Prologo [Gennadius, De viris illustribus, cap. 40], pag. 1r.4: Prete Orosio spangnuolo [[...]] fecie sette libri, ne' quali tutto questo volume di libro si divide, contra i lamentevoli Cristiani ke diceano l'abassamento dela grandeza di Roma per la fede cristiana essere venuto... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 6, pag. 157.5: Ène tristo [[scil. l'avaro]], lamentevole, clamoso, sollecito, sospecto, dubio, de l'altrui largo, del proprio scarso.
[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25, cap. 1, par. 3, pag. 391.5: amore di femmina [[...]] fa gli uomini lamentevoli, adirosi, di matto ardire, di vili lusingherie, di duro imperio, e in tutto inutili...
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 33, pag. 303.22: E continuando i lamentevoli passi, si trovò a Perugia, dalla quale partitosi, de' cammini ignorante, pervenne alle vene ad Onci...
2 Che suscita sofferenza o compianto.
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. II, cap. 5, pag. 28r.10: Questi adunque con quale pacto o con quale ragione doppo cotante fadighe ischernito dalo 'nsidiatore diavolo, ruinando di grandissima caduta, percosse di lamentevole dolore tucti quegli ch'abitavano in questo diserto? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Penelope, pag. 3.22: io saprei dove tu combattessi, ed il mio lamentevole pensiero sarebbe accompagnato col pensiero di molte altre donne.
[3] f Esopo volg., XIV (tosc.), Cap. 21, pag. 84.7: Mess(e)re lo dottore Isopo ripre(n)de q(ue)sta ciptà, la quale porta il tristo dilecto co· llame(n)tevole stato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[u.r. 29.07.2019]