0.1 lamentosa, lamentoso, lamentusi.
0.2 Lat. tardo lamentosus (DELI 2 s.v. lamento).
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che esprime dolore (in partic. con voci e grida). 1.1 Che si lamenta eccessivamente e in modo fastidioso. 2 Che suscita dolore o angoscia.
0.8 Marco Maggiore 21.07.2016.
1 Che esprime dolore (in partic. con voci e grida).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 603, pag. 121: Da po ke li an saiquai in quii flum tormentusi, / De dre sí se i stracinano a moho de can rabiusi: / No 'g fi misericordia dri misri lamentusi...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 33, pag. 304.20: stette tanto che agl' iddii prese pietà della sua miseria, sempre piangendo, e ne' suoi pianti con lamentosa voce le più volte così dicendo...
- [Rif. a un animale].
[3] Esopo tosc., p. 1388, cap. 18, pag. 120.8: E con riverenza salutò il lione, il quale tutto doloroso e lamentoso stava...
1.1 Che si lamenta eccessivamente e in modo fastidioso.
[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 78, pag. 203.12: E perciò il savio scevera l'animo dal corpo, e conversa il più del tempo colla migliore, e divina parte di se medesimo, e coll'altra debole, e lamentosa, tanto quanto necessità il costrigne.
2 Che suscita dolore o angoscia.
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. IX, cap. 8, vol. 4, pag. 27.7: "li uomini risplendono di ragione, sono ornati di orazione, sono d'animi immortali, [[...]] mutabili nel volubile tempo, di tarda sapienzia, di tostana morte, di lamentosa vita, ed abitano in terra". || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.