GIACIMENTO s.m.

0.1 giacimenti, giacimento.

0.2 Da giacere 1 (DELI 2 s.v. giacere).

0.3 Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).

0.5 Locuz. e fras. giacimento carnale 1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Atto sessuale, coito.

0.8 Marco Maggiore 12.05.2016.

1 Atto sessuale, coito.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 300.17: Io Ovidio odiai li giacimenti i quali non menano all'ultimo diletto l'uomo e la femina insieme...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 10, vol. 4, pag. 19.17: Finalmente Cinira, disideroso di conoscere quella che l'amava, dopo tanti giacimenti, recato il lume, vide il suo peccato, e la sua figliuola...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, proemio, pag. 282.23: E Levit[ic]o, capitolo XVIIJ dice: con maschio non userai giacimento di femmina, tu maschio, però ch'è abominazione.

[4] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VIII [Phars., VIII, 331-455], pag. 150.17: Tra mille femine la magione del re, impaçata per li cibi e per lo vino, non teme i giacimenti fatti sança alcune leggi, e tutta la notte non lascia uno maschio con tanti abbraciamenti di femine.

- Giacimento carnale.

[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 284.8: ogni pace è in uno carnale giacimento.

[6] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 103.1: e lo figliuolo e la figliuola compensarono loro maladetto giacimentocarnale colla morte, che di loro propria volontade fecero.