LEALE agg./s.m./avv.

0.1 leà , leagli, leai, leal, leal', lëal, leale, leali, leali', lealissimi, lealissimo, lear, legale, leial, leiale, leiali, lia', lià , liagle, liaglie, lïal, lial, liàl, lïale, liale, liali, lialle, lialli, liallo, lialo, lialy, lleale, lleali, lleiali, lliale.

0.2 Fr. ant. leial o prov. leial (DELI 2 s.v. leale; Cella, I gallicismi, pp. 452-53). || Non è esclusa una derivazione diretta dal lat. legalis, legalem (cfr. Castellani, Gramm. stor., pp. 110-11).

0.3 Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.): 6.

0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.); Stat. fior., a. 1284; Giovanni, 1286 (prat.); Stat. sen., 1280-97; Lett. lucch., 1297; Lotto di ser Dato (ed. Ageno), XIII sm. (pis.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Stat. pist., 1313; Doc. volt., 1322; Stat. collig., 1345.

In testi sett.: Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Poes. an. padov., XIII sm.; Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Doc. venez., 1306; Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Lett. rag., 1330; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. ver., 1356 (2); Lett. mant., 1367; Doc. padov., 1379 (3).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. buono e leale 2.5; dritto e leale 2.5; fedele e leale 2.5.

0.6 A Doc. fior., 1278-79: ser Salvi di ser Leale.

0.7 1 Conforme alle leggi o alle convenzioni. 1.1 Non contraffatto o adulterato, genuino. 2 [Con rif. a un individuo:] che agisce con onestà, correttezza e sincerità, nel rispetto degli accordi e senza danneggiare il prossimo. Estens. Degno di fiducia, affidabile. 2.1 Che agisce o valuta in modo equilibrato, imparziale. 2.2 Che denota onestà. 2.3 Conforme alla verità e privo di infingimenti. 2.4 Che osserva con coerenza un impegno morale o un vincolo di obbedienza. 2.5 [Dir.] Fedele alle istituzioni comunali o a una fazione. 2.6 [Con rif. a un rapporto di amore o di amicizia, e in partic. alla dottrina dell'amor cortese:] che si dimostra costante nei sentimenti senza venire meno al vincolo di fedeltà reciproca. 3 Sost. Chi agisce nel rispetto di un vincolo di fedeltà verso qno. 4 Fig. [Con rif. alle condizioni atmosferiche:] stabilmente sereno. 5 Avv. Con correttezza; in modo onesto o sincero. 6 Signif. non accertato.

0.8 Marco Maggiore 11.05.2016.

1 Conforme alle leggi o alle convenzioni.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 3, rubricario, pag. 134.9: Che ciascheuna bottiga de li conciatori abbia una canna dricta e leale.

[2] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 2, pag. 96.16: p(er) necessità fu ispozata la V(er)gine Maria a Ioseph, [[...]] p(er)ch'ella fue trovata i(n) leale (et) giusto matrimonio.

[3] Lett. lucch., 1300 (5), pag. 104.4: (e) acco(r)diamoci bene co(n) voi che sse Fra(n)cesscho vuol(e) fare buona (e) leial(e) la sua ragione, ched elli vada a mess(er) Gualtieri...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 380, vol. 2, pag. 394.21: Et che ciascuno carnaiuolo sia tenuto et debia vendere con dritto et leale peso, et con dritta et leale stateia, tutta la carne la quale si diè vendere et si vende a peso...

[5] Stat. fior., 1310/13, Rubricario, pag. 9.16: Di fare i candelotti del sevo leali e de la pena a chi no(n) li facesse.

[6] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 18, pag. 133.9: Et tucte macinatrice debbiano tenere statee buone et leale, a ppeso usato in la suprascripta Villa, et a peso ricevere lo grano et rendere la farina...

[7] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 5, par. 1, vol. 1, pag. 361.23: che la scripta sia vera e liale, che quilla scripta del cambiatore e del mercatante e del lanaiuolo aggia força de refiudança e de stromento confessionato piubeco...

[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 87, pag. 334.8: e ancora conosce che per forza d'arme nè per leal battaglia lo cavaliere non gli avea abbattuti...

1.1 Non contraffatto o adulterato, genuino.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 145.10: «buona cosa è verità se con essa non è meschiata alcuna falsità»; ed intendo de la verità semplice cioè leiale.

[2] Doc. fior., 1274-1310, pag. 313.6: MCCLXXXJ Deio del Buono lanaiuolo d'Oltrarnno del populo da San Filici in Piaçça de dare IIIJ chongnia di vino buono e puro e leale per tutto il mese d'ottobre prossimo che viene...

[3] Stat. fior., 1310/13, cap. 53, pag. 45.1: Ma sia licito a ciascheuno de la detta arte e compagnia [[...]] fare vendere e comperare a grosso e a minuto carne seccha [e] [ri]cente p[ura] e leale d'ogni animale [o a vittuaglia] p[ertinente].

[4] Lett. rag., 1330, pag. 102.28: (e) s'eo avi alguna chosa da Galva(n) Chuço, presto son a provar chome pagai p(er) bone (e) p(er) lial prove spiçialme(n)te a s(er) Blasio Çe(n) p(er) lui pp. LX da Venesia i(n) Ragusa (e) a Venesia pp. LXVJ...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 72, vol. 3, pag. 157.7: il nostro fiorino d'oro, ch'è ferma e leale moneta e di fine oro, valea alla buona moneta ch'era prima in Francia soldi X di parigini...

[6] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 465, pag. 469.3: Beriella è una pietra che è di colore d'acqua, quando lo sole la fiede. Si viene della terra d'India. La leale beriella gitta fuoco contra il sole.

[7] Consigli mercatura, XIV (tosc.), pag. 119.26: Praticha per cogniosciere la qualità delle mercatantie, se sono buone o mezane ho triste o false o leale o conservative o quantto tenppo possono durare.

2 [Con rif. a un individuo:] che agisce con onestà, correttezza e sincerità, nel rispetto degli accordi e senza danneggiare il prossimo. Estens. Degno di fiducia, affidabile.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.147, pag. 897: Amo molto uomo k'è leale: / li fraudelenti sieno a tale / ke sentenza i vegna mortale / da la Maestà celestïale...

[2] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 122, pag. 282: Ma l'amico di fatto / è teco a ogne patto, / e persona ed avere / puo' tutto tuo tenere, / ché nel bene e nel male / lo troverai leale...

[3] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 487, pag. 42, col. 1: Ela comença ad ingrossare / Et Josepo forte a dubitare. / El era iusto homo e liale, / Mo ça no la voleva infamare.

[4] Fiore di rett., red. alfa, a. 1292 (fior.>bologn.), cap. 74, pag. 123.8: E comunemente rede l'uno omo la rasone a l'altro per via de verità, per la quale se muove ad eser leale, e dicere altrui vero di quel che promete.

[5] Lotto di ser Dato (ed. Ageno), XIII sm. (pis.), 57, pag. 87: s'alcun l'avesse in cor [[scil. pietà]], mostrar non l'oza, / ma quell'è leal detto, che mantene / suo dire e opra a nostro increscimento.

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 25, pag. 78.9: e nui sì commo liali debitori questo debito de gracie ve pagemo volenteri...

[7] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 10.151, pag. 524: lïal compangni ke ffo bene ad asto / acquistano rickeçe e ttenemento.

[8] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 8, pag. 107.2: Regolo fu uno leale cavalieri e de fermo anemo e pro' d' armi ed amadore de Roma.

[9] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 709, pag. 280: drito ree tu serai, firae tegnudo liale, / lo bon reçemento sì te farà lodare...

[10] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.171, pag. 616: Queli que son lear trovai / in manezar li atrui dinai, / ben li pòi tener per santi / o per robin o diamanti...

[11] Doc. ver., 1356 (2), pag. 318.16: ovra(n)dogi igi ben, lialmentre e solicitamentre, a usança de boni, liali e soliciti mercanti e staçoneri...

[12] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 169, pag. 35: «Dicono che non se parto senza misser Nicola, / Et quilli che l'accusano mentono per la gola; / Ché lui è più legale che fin' oro de cola, / Et de omne gran lianza porrìa tenere scola».

2.1 Che agisce o valuta in modo equilibrato, imparziale.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 20, pag. 263.1: elli conviene avere al giudice quattro cose, acciò ch'elli faccia buono giudicamento e leale, ed in ciascuno piato noi dovemo guardare quattro cose.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 38.28: la ragione de' essere altresì come un leale arbitro in tra lo spirito e la carne, che sono tutto giorno contrarj...

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 36, pag. 78.19: ché 'l buono signore a una volta suo comandamento e volontà à compiuto, insiememente come leale justizia, ch'è ordinata e scripta sempre mai a tucti.

2.2 Che denota onestà. || Spesso in combinazione con buono.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 75, pag. 135.12: Certo - disse Febus - cristiano sono io veramente, ma per ciò ch'io non sia di vostra legge, non rimarrà ch'io non vi faccia leale e buona compagnia in questo viagio...

[2] Doc. volt., 1322, 8, pag. 19.16: et perch'egli trovoe quella buona ragione et leale et bene facta et che Nocto avea messo del suo in loro et non tolto del loro, sì ne fece lo decto Gianni sì come curatore di ser Guasscho...

[3] Doc. fior., 1360 (8), pag. 205.7: E ancora gli promettiamo di mantenergli buona e leale consorteria nelle dette case e le predette cose attendere et osservare...

[4] A. Pucci, Due sonetti, a. 1388 (fior.), 1.1, pag. 7: Topo, la tua non è leale usanza, / Chè per dispetto mi stai 'n sulla trave...

[5] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 2.17, pag. 173.10: li serpenti che frega lo corpo per terra significa li amoglati che àno lial conversatione cum le sue donne e sta i·l comandamento dela santa gesia.

2.3 Conforme alla verità e privo di infingimenti.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 9-2.12, vol. 1, pag. 276: E però dico con detto leale / che dichiate con senno e non con volo, / ch'amor non è s'ambur parti non sallo.

[2] Poes. an. tosc., XIII m., 12, pag. 276: E prego che 'l tuo pregio, che le ale / [ha] miso 'n alti, che, launque volo, / lo 'ntendo da' pregiati che ben sallo, / un consiglio mi d[e]a, che sia leale, / d'una donna c[ui] amo e gran ben volo...

[3] Poes. an. padov., XIII sm., 84, pag. 809: Mai el à sì ferma sperança, / k'el cre' complir la soa entendança / e far sì k'ela l'amerà / e fe lial li porterà.

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 173, pag. 267.7: E sì vi dico che questi bregomanni sono i migliori mercatanti e' più leali del mondo, ché giamai non direbbero bugia per veruna cosa [del mondo]...

2.4 Che osserva con coerenza un impegno morale o un vincolo di obbedienza.

[1] Doc. montier., 1219, pag. 47.24: It. lo signore o co(n)suli [[...]] siano tenuti di kiamare tre omini de la co(m)pa(n)gnia del co(m)mune, boni (e) leali ala lor conoscenzia, cui ellino facciano iurare di riveder lo co(n)stituto (e) d'amendarlo a bona fede...

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 14, pag. 74.26: Catone fu nobilissimo huomo romano e di grande animo e virtuoso, e lealissimo a la Republicha e al suo Comune.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 39, vol. 3, pag. 90.22: messer Pino era stato il più suficiente e valoroso cavaliere di Firenze, e il più leale a parte guelfa, popolo e Comune.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 121.4: Lo re Filippo, avenno promesso de essere allo campo, ben sapeva che suoi baroni non li erano leali. Ben sapeva che soa baronia avea tratti li Englesi e allocatili in mieso de Francia.

- [Rif. a un servitore, anche in contesti fig.].

[5] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 3.39, pag. 184: Co lo dolze riso / conquiso - [voi] m'avete, fin amore: / vostro sono leale servidore, / voi siete la mia donna a tut[t]'ore...

[6] Re Giovanni (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), [disc.].21, pag. 86: ogn'om che ama altamente / si de' aver bon core / di cortese e valente / e le[a]l servitore / inver donna piagente, / cui ama a tut[t]ore.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 8, vol. 2, pag. 92.32: A la perfini non potti suffriri Plantu que cussì boni et cussì liali servi se turmentassiru plù...

[8] Lett. mant., 1367, pag. 215.18: Notifica alla segnoria vostra el vostro fidel e lial servo Corayno da Gonzaga, che in lo dì de zobia, X del meso de desembro luy si fu denanci al conseio vostro...

[9] Doc. padov., 1379 (3), pag. 62.15: et ch(e) verisimel sia che el dito Nicolò d(e) Polafrisana habia dito queste parole falsame(n)te e deslialme(n)te (e) che il dito Nicolò di Becari sea stado semp(re) fidele (e) lial s(er)vidore del dito suo Segno(r) mes(e)r l'Inperadore...

2.5 [Dir.] Fedele alle istituzioni comunali o a una fazione. || Cella, I gallicismi, p. 453.

[1] Stat. fior., a. 1284, I, par. 43, pag. 43.15: et se contra ciò facessero, sia licito et possa uno del consiglio che fie allora di raunare tutto il consiglo e VJ, i megliori et i più leali dela Compagnia, rimossa ogni malitia, et privare questi cotali capitani dal'oficio...

[2] Lett. lucch., 1297, pag. 39.20: Del fatto di Ciuccho ti p(re)ghiamo assai che tue chointi cho· llui: farai bene (e) mercede, che senpre è stato buono (e) leale alla cho(n)pangnia, (e)d io ti nde sapró buono grado...

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 100, par. 1, vol. 1, pag. 331.30: a la quale conperatione da fare se rechiedono de ragione notarie liagle, sperte e êlgle facte esercitate...

[4] Stat. collig., 1345, cap. 3, pag. 6.17: del suo officio adunare fare el consiglo dela decta arte e nel decto consiglo nominare et eleggere fare uno buono et sufficiente e leale huomo delli artefici dela decta arte in camarlingho e per camarlingho dela decta arte per uno anno prossimo che verrà.

- Buono e leale.

[5] Stat. sen., 1280-97, par. 119, pag. 34.1: che 'l signore e 'l camarlengo sieno tenuti di fare chiamare al loro consellio tre buoni omini e leali di Montagutolo, e' quali facciano acconciare e fare fare tutte le vie...

[6] Doc. venez., 1306, pag. 46.10: Miser Michel vardé ço che vui digé. Vui se' bon ho(mo) e lial ho(mo), co(m') podé dir ste parole?

[7] Stat. pist., 1313, cap. 1, pag. 181.22: siano electi due buoni e leiali homini della cittade di Pistoia, li quali tegnano e guardino li beni, possessioni, tesauro et ogn'altra cosa...

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 4, pag. 18.3: e lì a gran torto ghe fo daghio caxon d'adulterio [[scil. a quel sancto Ioseph]] da quella rea femena moglier del so' segnor, perché el no volse consentir al peccao como leale bon, e per l'onestae fo metuo in preson...

- Dritto e leale.

[9] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 9, pag. 97.9: udite, signori cavalieri, leali e dritti cittadini, che non avete arme prese per vostre private bisogne, ma per lo comune profetto andate in queste battalie!

[10] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 79, terz. 82, vol. 4, pag. 53: e Giovanni Villan pe' Mercatanti / compilatore fu dritto, e leale, / di quella porta pagando i contanti.

- Fedele e leale.

[11] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 227, vol. 2, pag. 329.2: sieno eletti tre buoni et leali huomini, cioè uno per Terzo, con uno buono et leale notaio et fedele...

[12] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 31, pag. 209.24: e la bella città di Reggio gli avea data in guardia, credendo che fusse fedele e leale cavaliere.

[13] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 35, vol. 1, pag. 262.17: I baroni vedendo la sua umilità, si rivolsono e promisogli d'essere leali e fedeli a la battaglia.

2.6 [Con rif. a un rapporto di amore o di amicizia, e in partic. alla dottrina dell'amor cortese:] che si dimostra costante nei sentimenti senza venire meno al vincolo di fedeltà reciproca.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 38.1, pag. 371: Quand'om à un bon amico leiale / cortesemente il de' saper tenere...

[2] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 2.23, pag. 100: Sovr'ogn'agua, amorosa - donna, sete / fontana che m'ha tolta ognunqua sete, / per ch'eo son vostro più leale e fino / che non è al suo signore l'assessino.

[3] Giovanni, 1286 (prat.), 26, pag. 23: Et p(re)gola ch'agia coragio / co(n)stante e leale di paragio; / e no paia vano suo visagio / m'è grado.

[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 23.6, pag. 141: Becchin' amore, piacciati provare / sed i' ti son leal o traditore.

[5] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 15.1, pag. 398: Si tu te cerchi amicu o (com)pagno liale, / no demandar(e) s'è ricco ma se i(n) bo(n)tate vale, / ca se liale trovilo è gr(aci)a speciale: / in gran careze tenilo, nullo thesauru è tale.

- [Prov.].

[6] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 95, pag. 299: Donna leale / gran tesoro vale.

- [In partic., rif. all'amante].

[7] Ruggieri d'Amici (ed. Panvini), a. 1246 (tosc.), canz..4, pag. 61: Sovente Amore n'à ricuto manti, / c'a le lor donne non ànno leanza / e non conoscon ciò c'a lor è dato, / e che leali chiamanosi amanti...

[8] Oddo delle Colonne (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 22, pag. 92: e dare confortamento / a lu leali amadori, / sì che li rei parladori / n'agiano sconfortamento.

[9] Poes. an. tosc., XIII, 1.44, pag. 168: tut[t]or son quel ch'io soglio, / leale e fino amante / e senza falligione.

- [Rif. all'amico].

[10] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 1.80, pag. 195: eo non serò giamai / in alcun modo tuo leale amico.

[11] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), son. 7.10, pag. 724: E ssovre tutto i' blasmo forte ancora / chi, per su 'ngegno, di leale amico / fa cche nemico sempre li dimora.

- [Rif. all'amore].

[12] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 151.1, pag. 220: O donne mie, leale e buono amore, / ch'eo port'a vostr'onore, / sovente porge me gioi e gramezza.

[13] Fiore, XIII u.q. (fior.), 4.8, pag. 8: Or guarda che 'l tu' cuor non sia 'mpacciato / Se non di fino e di leal amore.

[14] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 16, pag. 103.13: uomo di grande affare non suol portare leale amore a piccola femmina, ma se l'ama, tosto si ne sazia e per lieve cosa l'abandona...

3 Sost. Chi agisce nel rispetto di un vincolo di fedeltà verso qno.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 225, pag. 532: [Le] [d]one à solaço far corne a lo marito [[...]]. / Li lïal e li savi ben ne son aveçuti: / seto tanto è <l>i cogoci qe no sono li druti.

[2] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 4.19, pag. 35: Torto fece e fallìo ver'me, lasso, / ch'eo trapasso - onne amante e leale, / e ciascun giorno più cresce e sale / l'amor fin c'ho fermato nel casso...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 7, pag. 119.25: a rRoma venne [[scil. san Piero]], e llà ffu vescovo sui leali di Giesù Cristo...

4 Fig. [Con rif. alle condizioni atmosferiche:] stabilmente sereno.

[1] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 116, pag. 566: Arido e sicco si judica lu airo autunnale, / lo giorno spisso mutase, non è fermo, liale; / modo lu trove frido, incontenente cale...

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 197, pag. 175.30: Lo tempo era bello et lial et humelle e lo mar sença yra et sença tormento e lo vento bon tuto a lor volontadhe, lo qual li fexe partir dela terra.

5 Avv. Con correttezza; in modo onesto o sincero.

[1] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 235, pag. 570: Se fave te delectano, consigllote liale / co nepota mandúcalle o con cimino e sale...

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 2, col. 2.18: Se farai bene ciò che io t'insengnio, sempre tu sarai buono maestro. Fa' l'Arte leale et non potrai fallire; et servi li poveri per l'amore di Dio, et li ricchi per li loro danari.

6 Signif. non accertato.

[1] Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.), pag. 22.2: Eo re aparisente Gasi, lo verer de lo mo(n)do et de liale, padre viturial alij, figlo de lo re viturial Iosep, filius Iop, mantignidor de li comandamenti de li credenti... || Se si intende: «de liale padre»; in tal caso potrebbe anche valere 'autentico, legittimo (rif. a parentela)'.

[u.r. 18.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]