LEGÌTTIMA s.f.

0.1 legitima, legittima, legittime.

0.2 Lat. (pars) legitima (DELI 2 s.v. legittimo).

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., a. 1327; Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).

0.6 N Consulenza di Federigo Bambi.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Dir.] Quota di eredità riservata per legge ai parenti più stretti. 2 Plur. Comandi o disposizioni emessi da un'autorità (per trad. del lat. legitima 'procedure, leggi'). 2.1 [Dir.] Imposta stabilita da un'autorità?

0.8 Marco Maggiore 10.06.2016.

1 [Dir.] Quota di eredità riservata per legge ai parenti più stretti.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 103, vol. 2, pag. 278.14: Et sia tenuto la podestà per lo maleficio, o vero maleficî, commesso et commessi dal filliuolo, neuno danno dare al padre, nè ne le sue cose se non infino a la legittima ad esso filliuolo dovuta per la ragione de la natura.

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 64, pag. 166.25: Ordiniamo, che ad ogni persona, mascho et femina, sia licito di fare et ordinari per notajo testamento in quello modo che li piace; sì veramente, che non possa fraudare li suoi descendenti et collaterali della loro legitima...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 9, pag. 630.29: E per lo figliolo per lo quale un seme sia pagata la legitima più no possa fire demandata, nì esso figliolo etiamdeo doppo la morte del patre la possa demandare.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 42, vol. 1, pag. 762.1: E non essendovi reda maschio, il conte dimandò di volere parte della duchea di Brabante per la legittima della moglie... || Diversamente Porta interpreta 'legittimazione'.

[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 52.18: essendo morto [[...]] Neruccio, e dopo lui il fanciullo, il detto Sandro per la detta monna Tessa domandava tutto il retaggio, dicendo che 'l testamento non valea, [[...]], e pure dove valesse, dovea avere la metà, cioè il terzo per la legittima, e 'l quarto per la trebellianica.

2 Plur. Comandi o disposizioni emessi da un'autorità (per trad. del lat. legitima 'procedure, leggi').

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XVI, cap. 36, vol. 6, pag. 218.25: saranno benedette nel seme tuo tutte le genti della terra, però che ubbidì Abraam padre tuo la voce mia e servò li miei comandamenti, giustificazioni, e legittime. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr Agostino, De civitate Dei, XVI, 36: «custodiuit praecepta mea et mandata mea et iustificationes meas et legitima mea».

2.1 [Dir.] Imposta stabilita da un'autorità? || Prob. per errore di trad. dal lat. legitima 'procedure, leggi'.

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Mc 3, vol. 8, pag. 409.9: [29] Ma avvenne ch' egli s' avvidde che la pecunia gli era mancata de' suoi tesori, e che gli tributi delle regioni erano rari per le discordie, e per le divisioni e per le gravezze che loro aveano avute pagando le legittime, per le usanze ch' erano state fatte per li antichi tempi. || Cfr. 1 Mc 3, 29: «ut tolleret legitima quae erant a primis diebus».