LEGITTIMATO agg.

0.1 legitimatu.

0.2 V. legittimare.

0.3 Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (4), passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

Consulenza di Federigo Bambi.

0.7 1 [Dir.] Riconosciuto come legittimo (con rif. a un figlio nato al di fuori del matrimonio).

0.8 Marco Maggiore 08.06.2016.

1 [Dir.] Riconosciuto come legittimo (con rif. a un figlio nato al di fuori del matrimonio).

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 35.9: Comu la gracia imperiali oy papali mi fa a mi burdu legitimatu, et putiri aviri et hereditari et aviri tuctu zo ki avi figlu legitimu...

[2] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Un figliuolo solamente avea di non legittimo matrimonio, ma legittimato secondo gli statuti della patria. || Crusca (4) s.v. legittimato.