RICCHIRE v.

0.1 ricchir, ricchire, ricchirmi, ricchito, riccuto.

0.2 Da ricco, prob. sul fr. ant. richir.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Ruggieri d'Amici (ed. Panvini), a. 1246 (tosc.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Piero Alighieri, 1364 (fior.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Dotare in ampia misura di beni e fortune (anche pron.). Anche in contesto fig.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 15.10.2014.

1 Dotare in ampia misura di beni e fortune (anche pron.). Anche in contesto fig.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 2 (5), pag. 233.25: (E) anche l'ord(e)nata carità se (com)me(n)çe dai soe, no de dare lo p(re)lato ai parente p(er) ricchire, ma p(er) succ(ur)ere alla necessità.

[2] Ruggieri d'Amici (ed. Panvini), a. 1246 (tosc.), canz..1, pag. 61: Sovente Amore n'à ricuto manti, / c'a le lor donne non ànno leanza / e non conoscon ciò c'a lor è dato...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 17, pag. 212.31: Ché 'l filòsafo dice, che quando l'uomo è ricchito di nuovo, ei suoi costumi sono orgogliosi e peggiori che di molti altri uomini.

[4] Piero Alighieri, 1364 (fior.), Non si può dir.51, pag. 50: Tu volesti nel tempio / che ssi ponesser genti in virtú accese, / di chastità, non d'avarizia offese, / e or pur vedi 'n la tua chiesa genti / tracti a luxuria e a ricchir parenti.

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 169.11: E con ciò sia cosa che a ogni valente donna s'appartenga d'amare saviamente, sanza ingiuria del vostro marito potete ricevere gli prieghi miei e ricchirmi del vostro amore».