LUPINO (2) s.m.

0.1 llupini, lopini, lopino, lopiny, lovim, lovin, lovini, lupin, lupina, lupini, lupino, luvini.

0.2 Lat. lupinus (DELI 2 s.v. lupino).

0.3 Doc. prat., 1293-1306: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1293-1306; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Doc. cort., 1315-27; Stat. sang., 1334; Stat. sen., Addizioni 1295-1361, [1300?]; Stat. collig., 1345; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Doc. castell., 1361-87; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Bot.] Pianta del genere Lupino. [In partic.:] seme di tale pianta, di colore giallo e di forma tondeggiante, che diventa commestibile dopo la cottura o l'immersione in acqua salata (usato anche per preparazioni farmaceutiche). 1.1 [In contesti metaf. in rif. alle piccole dimensioni o al poco pregio del frutto:] la minima cosa. [In partic. in costr. neg.:] niente, un nonnulla. 2 [Dir.] Gettone (bianco o nero) usato per le votazioni. 3 [Med.] Sorta di ulcera (?).

0.8 Elisa Guadagnini 07.03.2016.

1 [Bot.] Pianta del genere Lupino. [In partic.:] seme di tale pianta, di colore giallo e di forma tondeggiante, che diventa commestibile dopo la cottura o l'immersione in acqua salata (usato anche per preparazioni farmaceutiche).

[1] Doc. prat., 1293-1306, pag. 181.10: Anche avemo d' uno staio di lupini d. XLV.

[2] Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.), pag. 24.4: Quando lo sparvieri ha 'l male delle tignuole, togli i lupini, e falli bullire nell' acqua...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 4, pag. 153.13: Lupini sono chaldi e sechi nel primo grado, e di loro natura vagliono meglio per malatia rimuovere che per santà guardare, perciò ch'elli donano grosso e malvagio nodrimento.

[4] Doc. cort., 1315-27, pag. 58.22: It. dea dare s. xv per iij staia de lupini.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 5, pag. 238.2: Agual si semina il lupino, e un poco più avaccio. In ogne suol di terra dove si semina fa prode, se si semina anzi che 'l freddo cominci.

[6] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 290.16: hic lupinus, ni, el lupino.

[7] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 155, pag. 108: Li lupini è un' altra biava / Che poco frutto de lor se ne cava, / E de lor natura com' èn sgharnati / Tosto voleno eser seminati.

[8] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 32.34: La farina de' lupini cho' l'orina de' fanciulli vergini no' lasca i chapelli rinascere.

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 10, pag. 67.16: io ho vedute merendarsi le donne e mangiare lupini e porri...

[10] Doc. castell., 1361-87, pag. 249.39: P(er) li d(i)c(t)i x s. che remane(m)mo a dare a Piero, àvene, a dì xij de sete(n)br(e), Archolano suo figluolo meçça mi(n)a de lopiny.

[11] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 70, pag. 76.6: La farina de li lovini resolve sença mordicatiom.

[12] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 3, cap. 14, vol. 1, pag. 271.17: I lupini fatti dolci, nutrimento grosso generano e duro a smaltire, e però generano umori viscosi.

[13] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 44, pag. 47.2: prende l'acqua, in la quale li lupini vi siano intro cotti, e favi bagnare lo tuo ucello, o tu stesso lo bagna, e fie sano.

[14] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 109, pag. 230.16: a la cu(r)a d(e) la galla ce se adiungne li lupini talgiati et b(e)n pisti co le cose nanti d(ic)te.

1.1 [In contesti metaf. in rif. alle piccole dimensioni o al poco pregio del frutto:] la minima cosa. [In partic. in costr. neg.:] niente, un nonnulla.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.103, pag. 309: Tuto ge va lo parentao, / tuti li amixi e li vexim; / ni gi zoam un lovim, / ché, moirando in gran dolor, / con sbantimento e con crior, / de tute cosse roman nuo.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 72.8, pag. 63: creço che fusti quela che Merlino / chiuse per arte ne la sepultura, / sì ch'y' potrey asay bater le mura / che 'l te curase de mi un lopino.

[3] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 14.5, pag. 434: Con tre lupin del mio faccio ragione, / e senza alcun multiplicar di dita...

[4] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 34, pag. 467.15: Ora dico alla vostra allegazione e argomenti che non vagliono uno lupino a provare i vostri detti...

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 72, terz. 89, vol. 3, pag. 307: Quand' altri va per dubbiosi cammini, / se si dilunga la fida compagna, / tal compagnia val men di tre lupini.

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 97-111, pag. 453.18: e dannosi li quattrocento fiorini et oltre per dote, come se fussono fave o lupini...

[7] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 25.4: Contra Fortuna non si puote andare, / e color ch'àn diversa oppinïone / sonno ynimici del buon Salamone, / e non val un lupino el suo latrare.

2 [Dir.] Gettone (bianco o nero) usato per le votazioni.

[1] Stat. sang., 1334, 30, pag. 98.1: Che ongni proposta e partito si debbia mette(re) a lupini bianchi e neri e non altrimenti.

[2] Stat. sen., Addizioni 1295-1361, cap. 46 [1300?], pag. 36.3: Anco, che ogni scotrinio che si farà ne la detta Compagnia, si faccia a lupini bianchi e neri.

[3] Stat. collig., 1345, cap. 2, pag. 5.30: e nel decto consiglo eleggere e nominare fare a llupini bianchi e neri quactro buoni e sofficienti huomini delli artefici della decta arte...

[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 109.14: E quando el detto chonsigliere ebe detto quello che volse, di subito si pose a sedere; e i signori Nove partiro el chonseglio renduto, e fu ottenuto chome s'era chonsegliato senza alchuno lupino in chontrario, disponente.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 61, vol. 1, pag. 560.17: però che quando il tempo venia di fare i· lloro generali squittini, [[...]] coloro che ggià avieno esurpati li ufici [[...]] promettieno tutti dare a' detti le loro boci co' lupini neri...

[6] Stat. sen., Addizioni c. 1320-75, [1379], pag. 139.8: sopre a la qual proposta fu consegliato, vénto et deliberato per xxx di loro, dando e' loro lupini bianchi del sì, non obstante tre che diero e' lupini neri del no...

3 [Med.] Sorta di ulcera (?). || Lo stesso che lupo 3 (?).

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 43, col. 1.14: Agli lupini delle palpebre. Agli lupini delle palpebre degli occhi: R(ecipe) mirra, oncenso an. d. I, laldano la quarta parte d'una d., ciera, alume, baruac armeno an. d. ½, e incorpora con feccia d'olio di giglio, exprovatum.