RILUTTARE v.

0.1 reluctante, reluctare, reluttau, riluttanti; f: riluctante.

0.2 Lat. reluctari (DELI 2 s.v. riluttare).

0.3 Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: f Consolazione a Polibio, XIV/XV (fior.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Combattere (contro qsa), essere poco propenso o addirittura contrario (nei confronti di qsa o qno).

0.8 Elisa Guadagnini 22.01.2016.

1 Combattere (contro qsa), essere poco propenso o addirittura contrario (nei confronti di qsa o qno).

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 25.7, pag. 37: ame meglo glorïa atrovare / che contra traditore reluctare; / repentença çascuna n'averia.

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 122.21: Li monachi et lu abati non vulianu perdiri cussì bonu homu, et ipsu midemmi reluttau et contradichia et non vulia prindiri episcopatu.

[3] f Consolazione a Polibio, XIV/XV (fior.), pag. 231.11: Imperò che in quegli l'austerità di quelle cose le quali egli ritractava rimosse lui, benché infermo et ancora sé riluctante; questi, e' quali sono da essere imparati con la fronte aperta, non sopporterà, se none quando già da ogni parte egli sarà costante. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Cons. Pol., 8, 4: «...et secum reluctantem...».