0.1 toni, tono, tonu, tuono.
0.2 Lat. tonus (DELI 2 s.v. tono).
0.3 Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.): 4.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Stat. Montecassino, XIV (luc.).
0.5 Locuz. e fras. senza tono 4.
0.6 N L'occ. in Par. XXXI, 142 (cit. in 3.1.1) viene ricondotta dai commentatori a tuono 1: cfr. ED s.v. tuono (vol. V, p. 756).
0.7 1 [Mus.] L'intervallo che intercorre fra due suoni contigui di una scala, gen. corrispondente a un rapporto di nove ottavi secondo la scala pitagorica. 2 [Mus.] Successione ordinata di suoni che definisce un ambito modale; modo ecclesiastico. 3 [Mus.] Melodia o esecuzione della stessa; canto. 3.1 [Generic.:] suono prodotto da una voce o da uno strumento. 4 [Mus.] [Nel canto liturgico:] sezione responsoriale. Locuz. avv. Senza tono: senza responsorio o senza antifona.
0.8 Luca Morlino 21.05.2015.
1 [Mus.] L'intervallo che intercorre fra due suoni contigui di una scala, gen. corrispondente a un rapporto di nove ottavi secondo la scala pitagorica.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 20, 16-30, pag. 448, col. 1.11: come lo sono prende forma e destintione de' suni di tono e semitono aguto o grave...
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 453.9: il suono prende forma e distinzione di tuono e semituono, acuto o grave, al collo di quello strumento che con le dita si suona, siccome è cetera, chitarra, o leuto.
2 [Mus.] Successione ordinata di suoni che definisce un ambito modale; modo ecclesiastico.
[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 205, pag. 36: Multi pon omo 'n septimu, ke sso de primu tonu; / Multi ne lauda l' omini, ke Deu sa quali sonu.
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 36, S. Ignazio, vol. 1, pag. 307.7: Leggesi ne la Storia Tripertita che Ignazio un dì udì gli angeli cantare antefane sopra alcuno monte, e quindi ordinò che l'antefane si cantassero ne la chiesa, e a i salmi si desse il tuono del canto secondo l'antefana.
3 [Mus.] Melodia o esecuzione della stessa; canto.
[1] a Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s. e t.q. (tosc.-pad.), 2.117: Vinto ch'egli ebbe la mondana guerra / e fu salito nel celico trono, / dov'E' contenta que' che là s'afferra, / te volse predotar del suo gran dono / e farte Donna de quel santo coro, / ch'a la tua laude sempre move tono. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 46.10: un labbro a l'altro s'è ragiunto / per quel soave metro e dolce tono / de l'usitato a le minerve torme...
[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 47, vol. 6, pag. 358.5: E fece stare li cantori contro all' altare, e fece dolci toni nel suono di coloro.
3.1 [Generic.:] suono prodotto da una voce o da uno strumento.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.139, vol. 2, pag. 153: Io mi rivolsi attento al primo tuono, / e 'Te Deum laudamus' mi parea / udire in voce mista al dolce suono.
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 370.1: in questo canto alcuno di noi parla con boce piccola, alcuno leva a cCielo il tuono della sua nota, e ciascuno secondo il disiderio suo.
[3] Ventura Monachi (ed. Mabellini), a. 1348 (fior.), Vostra responsïon, 12, pag. 96: Ma perchè non far l'altre parti equali, / Ove piantasti l'organo del suono / Per spelunche de pic[c]ioli animali? / Chi della lingua non udisse el tuono / Cessariano per certo molti mali...
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.142, vol. 3, pag. 356: Dintorno a questa vennero e fermarsi, / e fero un grido di sì alto suono, / che non potrebbe qui assomigliarsi; / né io lo 'ntesi, sì mi vinse il tuono.
4 [Mus.] [Nel canto liturgico:] sezione responsoriale. Locuz. avv. Senza tono: senza responsorio o senza antifona.
[1] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 47.22: Si <la (con)gregacione> s(er)ay maiore la (con)gregacione, con antiphone; s(et) si minore cantase indirectu, idest sencze tono.