0.1 soperbiosa, superbiose, superbioso.
0.2 Da superbia.
0.3 Andrea da Grosseto, 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto, 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che dimostra o che manifesta superbia.
0.8 Silvia Corelli 30.09.2016.
1 Che dimostra o che manifesta superbia.
[1] Andrea da Grosseto, 1268 (tosc.), L. 3, cap. 13, pag. 224.20: la superbia fa gli uomini [servi] e tolle la libertade a la mente. Onde disse un savio: nonn è libero cului ch'è infiamato del superbioso animo.
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: [35] Nono, richiere che tu no(n) dichi uvero facci cosa ingiuliosa uvero sop(er)biosa, imp(er)ò ch'è scripto: multi minaccia chi a uno fa ingiulia.
[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 26.19: però che per l'umiltà si sale a Dio, così per la superbia si cade, e però dee essere dipinta questa figura, che caggia col capo di sotto, e perocchè le femmine sono superbiose, impertanto le concediamo a questa figura d'abito di femmina.
[4] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 12, pag. 353.15: de' quali vorrà qui parlare, di molti superbi antichi e ch'egli vedesse intagliate le loro imagine e lle loro opere superbiose, a simile chome è intagliato nelle lapide de' sepolcri le imagine di colui che dentro vi giacie...