VÉRGOLA s.f.

0.1 vergogli,vergola, vergole, vergoli, vergolle, vergula, vergule, virgogle,virgole, virgolle, virgula, virgule, virgulla.

0.2 Lat. virgula (DELI 2 s.v. virgola).

0.3 Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1360/70; Stat. sang., 1334.

In testi sett.: f Frontino volg., a. 1381 (bologn.); Serapiomvolg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Doc. assis., 1332-59.

0.5 Si considera femm. l'es. vergoli del Doc. orviet.-umbr.merid., 1312 (cit. in 1 [2]) per confronto con altri casi di terminazione ‑i femm. plur. nello stesso testo: carti 'carte' (26.15), favi 'fave'(34.16), cunelli crudi (28.21), cunelli lavorati (28.22; cfr. cunella 'origano').

Anche s.m. (vergogli, virgogle).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ramo di piccole dimensioni; frasca. 1.1 Gambo o fusto (di una pianta). 2 Piccolo bastone, bacchetta. 2.1 Piccola trave. 2.2 Fig. Sottile colonna (di fumo). 3 Piccola riga in un tessuto (nell'es. eseguita per errore). 3 [Tess.] Piccola riga in un tessuto o tessuto filiforme. 4 [Con rif. a una pagina di testo:] rigo di scrittura. 4.1 Estens. Tratto che si sviluppa in lunghezza, linea

0.8 Marco Maggiore 05.10.2022.

1 Ramo di piccole dimensioni; frasca.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 171, pag. 34: Enclinase la vergula, lassa l'acqua passare; / La plema carpe l'arvore ke sse non pò 'nclinare.

[2] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 23.15: Per ciascuna soma de vergoli, Dui s.

[3] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. 4, [cap. 6-7], pag. 91v.9: Camillo mise foco in tutte le cose che potevano portare incendio nel vallo deli Volsi, abiando loro il suo campo appresso una selva de vergole, e per questo modo dispoliò li nimici del campo. || Corpus OVI.

1.1 Gambo o fusto (di una pianta).

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 274, pag. 290.2: E sì è una pianta, la quale fa el fusto longo circha un palmo, el quale ese da una radixe sotille, da la qualle esse multi fusti over virgole.

2 Piccolo bastone, bacchetta.

[1] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XI, cap. 18, pag. 522.27: ma Mercurio non volse aspettare più tempo, ma andò a llei per pigliare de lei amore; ma, come fu gionto, sì la toccò con la vergola e fu subito contenta la donna, ed usando con lei la ingravidò. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f De officiis volg., XIV/XV (tosc.), L. I, cap. 67, pag. 128.20: e che se tutte le cose, le quali s'appartengono al vivere e governo nostro, a noi fossino amministrate, com'essi dicono, quasi da una vergola divina... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2.1 Piccola trave.

[1] Doc. assis., 1332-59, pag. 39.17: Anchy me dieo .vii. u(n)ce et meça d'auti da vergogli.

[2] Doc. assis., 1361-95, pag. 181.15: Item de(m)mo a fFrancessco de Andruccio, per gle virgogle della Mastade, 18 sol. et 6 den.

2.2 Fig. Sottile colonna (di fumo).

[1] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 5, pag. 276.18: Allora frate Giovanni con grande reverenza e timore tocca quello chiovo, e subitamente in quello toccare tanto odore n'uscì, come una vergola di fumo a modo che d'incenso...

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 3, vol. 6, pag. 61.3: [6] Chi è costei che sale per lo deserto, sì come virgula di fumo delli odori della mirra, e dello incenso, e di ciascuna polvere di confezioni?

3 [Tess.] Piccola riga in un tessuto o tessuto filiforme.

[1] Stat. sang., 1334, 30, pag. 116.15: Ancho ordiniamo che ciaschuno tessitore di panni lo quale farà alcuna vergola o vero verga in alcuno panno li quali averà facto o vero tessuto, sia a llui tolto per nome di pena per ciaschuna verga e ciaschuna volta denari dodici...

[2] Doc. fior., 1360/70, Entrata 4, pag. 36.2: Bottoni di seta o reffe e vergole da fare i detti bottoni, la libra s. 4.

4 [Con rif. a una pagina di testo:] rigo di scrittura.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 9, pag. 554.29: la quale carta o foglio debia contenere almeno L linee o vergule, e ciascuna linea debia almeno contenere XVJ dictione...

4.1 Estens. Tratto che si sviluppa in lunghezza, linea.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388-89] 1.148: iustitia prima per la luce bella / dei raggi soi che tocan tutta gente / più ponderatamente / che mai con sesto vergole stendute...

- [Come decorazione].

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 1, vol. 6, pag. 55.13: [10] Noi ti faremo catenelle d'oro, lavorate con virgule d'ariento. || Cfr. Ct 1, 10: Murenulas aureas faciemus tibi, vermiculatas argento».

[u.r. 10.06.2023]