SCEMPIO (1) s.m.

0.1 iscienpio, scempi, scempio, scempo.

0.2 Lat. exemplum (DELI 2 s.v. scempio).

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Lett. lucch., 1303; Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.).

0.5 Nota scempo in Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 238.11, pag. 280, in rima con empo 'empio'.

Locuz. e fras. fare grande scempio 1.1.1; fare scempio 1.1.1, 3.

0.7 1 Uccisione efferata di una o più persone; massacro. 1.1 [In partic.:] atto di infierire brutalmente sul cadavere di qno dopo averlo ucciso. 2 Fig. Straziante sofferenza emotiva. 3 Atto scellerato che determina la rovina. Estens. Condizione di rovina, distruzione.

0.8 Marco Maggiore 15.02.2018.

1 Uccisione efferata di una o più persone; massacro.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 10.85, vol. 1, pag. 168: Ond' io a lui: «Lo strazio e 'l grande scempio / che fece l'Arbia colorata in rosso, / tal orazion fa far nel nostro tempio».

[2] Maramauro, Canz., p. 1374/78 (napol.>tosc./sett.), 2.36, pag. 196: e 'l doloroso scempio / el qual condusse Roma in tanta noia, / conduce a mormorar Bruto e Tarquinio, / e 'l vergognato cor di Colatino.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 298, pag. 111.33: Infra' quali un dì andando per vettovaglia in quello d'Arezzo la brigata dello 'mperadore fu rotta, e presi circa 200 cavalieri con grande scempio.

1.1 [In partic.:] atto di infierire brutalmente sul cadavere di qno dopo averlo ucciso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 12.55, vol. 2, pag. 198: Mostrava la ruina e 'l crudo scempio / che fé Tamiri, quando disse a Ciro: / «Sangue sitisti, e io di sangue t'empio».

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 197.96, pag. 223: che questi [[scil. Ciro]] ne la fine fu sconfitto / da Tamerìs reina, e per più scempio / la testa gli tagliò in tal delitto, / mettendola in uno otro pien di sangue...

1.1.1 Locuz. verb. Fare (grande) scempio (di qno): uccidere e vilipendere crudelmente (qno).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 5 rubr., pag. 174.24: Come Sceva combattè solo contro l'oste di Pompeo, e ne fece grande scempio; e come fu tutto coperto di dardi e ferito nell'occhio sinistro.

[2] Lett. lucch., 1303, pag. 147.2: (e) lae lo disaminoro chome fussero podesstà (e) chapitanio, (e) dicesi dr. avea adosso li tolsero, (e) possa l'ucisero (e) lo divenbroro (e) de fecero iscienpio...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 67.3: Il popolo di Bologna [[...]] cacciò fuori della terra tutti quelli, li quali si credesse [[...]] che fossero amici del Marchese, e alcuni ne furono iustiziati, e fattone grande scempio per la signoria, e reggimento di Bologna.

[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 38, pag. 68.30: Turno [[...]] li fesse lo capo in fino alle spalle: a uno altro [[...]], a un colpo gli levò la testa con l' elmo e con la barbuta. Facendo questo scempio Turno de' Troiani, li Troiani si strinsero insieme, venendogli addosso.

2 Fig. Straziante sofferenza emotiva.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 23.10, pag. 26: benché 'l mio duro scempio / sia scripto altrove, sì che mille penne / ne son già stanche...

3 Atto scellerato che determina la rovina. Estens. Condizione di rovina, distruzione.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 9.3, pag. 451: Tanto multiplicâr ne' primi tempi / ne gli uomini i peccati, che Dio disse, / veggendo i lor gran mali e gravi scempi, / Penitet enim me eos fecisse.

[2] Landulfo di Lamberto, 1389-99 (napol.>sett.), 11, pag. 211: però (come chi dice: / «Altro non posso») di lacrimar mi satio / per quello scempio e stratio / dove t'à posta [[scil. Napoli]] un tuo picciol barone...

- Fig. Fare scempio (di qsa): vilipendere, disonorare.

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 97-111, pag. 453.16: maritansi oggi di 10 anni et anco di meno, che è fare scempio e strazio de la natura...