0.1 istidicho, istipitico, istitica, istitiche, stipitico, stiptica, stiptice, stipticha, stiptiche, stipticho, stiptici, stiptico, stitica, stitichi, stiticho, stitico; a: stitiche.
0.2 Lat. stypticus (Nocentini s.v. stipsi).
0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi sett.: Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Med.] Che ha proprietà astringenti; che provoca la stipsi. 1.1 Che ha il sapore aspro tipico delle sostanze astringenti. 2 [Med.] Che evacua con difficoltà; affetto da stipsi. 2.1 [Med.] Sost. Chi soffre di stipsi. 2.2 [Med.] Sost. Lo stesso che stitichezza?
0.8 Marco Maggiore 22.02.2018.
1 [Med.] Che ha proprietà astringenti; che provoca la stipsi.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 43.13: Ma sopra tutte maniere d'acqua si è quella che novellamente è colta di piova, [[...]] per ciò che ella ha meno d'umidore che tutte le altre, ed è un poco istitica, ma non tanto che ella noccia allo stomaco, anzi il conforta.
[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 41, pag. 301.22: Et imperciò che quella tela ène freda et secca, [[...]] perciò quella tela per ragione ène istitica et ristrettiva del sangue.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 14, pag. 260.5: il vin bianco è stitico, che si conviene allo stomaco scorso, e fa color trasmarino, e non genera tanto sangue.
[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 21, pag. 26.2: E questa somença è meça tra laxativa e stiptica e ha un pucho de vertù de provoca(re) la urina.
- [In partic. come rimedio contro la diarrea].
[5] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 97, pag. 39.11: Pillule stitiche contra ogne flusso di ventre, maximamente agl'interiaci e disenterici.
1.1 Che ha il sapore aspro tipico delle sostanze astringenti.
[1] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Deli cibi, pag. 12.10: li dicti fructi sì è da mangiare ana(n)ti ongna cibo, 'cepto fructi stiptici e po(n)tici, çoè agri sì co' è pere, codo(n)gne, castengne, nespole, li quali per la soa greveça fracca ço lo cibo al fondamento delo stomego.
[2] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 31.6: et secondo che dice Ysaach, sono da mangiarli dinançi a ogni altro cibo sciettati fructi stitichi et afri; sicome sono: pere non mature, mele cotongnie, nespole, sorbe...
[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 74, col. 2.30: et altre sono resolitive, sì come la sercocolla e aqua di finocchi; et altre sono istitiche, sì come sugo di pome, mandragola, papavero e oppio e ssimili cose...
[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [5.1], pag. 7.6: E quanto quelo ulio se truva stiptico al gusto, tanto è fredo.
[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 128, pag. 133.7: perché dey pumi se truova alguni dolce, alguni puntici, alguni stiptici, alguni acetoxi, alguni insipidi e aquoxi.
[6] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 39, pag. 406.8: [16] L'allume scagliuolo fa i vini stitici e quegli che aguzano o inagriscono cessa.
2 [Med.] Che evacua con difficoltà; affetto da stipsi.
[1] Libro Drittafede, 1337-61 (fior.), pag. 191.15: A chi no[n] potesse uscire e fosse istidicho, sì è medicina provata.
[2] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 191.13: e se tu béi dell'acqua che tu hai negli otri, è più che tepida, e non è corpo sì stitico che non si smuova.
[3] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 94.1: E quest'acque fanno troppo grande desiderio di manicare, e fanno sete, e 'l ventre stitico e malagevolezza di vomito, ed alcuna volta caggiono in idropisia...
2.1 [Med.] Sost. Chi soffre di stipsi.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 42, pag. 131.22: il qual vino è medicinevole, ed è da usare agli stitichi, ed è buono allo stomaco debile, e dubitante, e rigittante, e ristrigne 'l flusso del ventre...
2.2 [Med.] Sost. Lo stesso che stitichezza?
[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 261.5: Arrostito più nutrisce, e fa meno ventosità e fa stitico: ed in acqua cotto è gravissimo, enfiatico, a digestir duro e ruggito muove...